DONNA ALLO SPECCHIO - Paul Delvaux, 1936 - Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza

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view post Posted on 12/11/2022, 14:00     +5   +1   -1
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Paul Delvaux
Donna allo specchio
(Woman in the Mirror)
1936
Olio su tela
71 x 91,5 cm
Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza


La "Donna allo specchio" di Paul Delvaux, che secondo Suzanne Houbart-Wilkin fu dipinta alla fine del 1936, ripete una composizione frequente nella produzione del pittore: una figura femminile nuda davanti a uno specchio. Il simbolismo dello specchio è un espediente allegorico comune nella storia della pittura occidentale e per Delvaux, come affermava Konrad Schreumann:

"Lo specchio è la fonte della conoscenza,
lo strumento che ci rivela la nostra coscienza
".






Jean Auguste Dominique Ingres
Edipo e la sfinge
(Oedipus and the Sphinx)
1808
Olio su tela
189 x 144 cm
Parigi, Musée du Louvre


Inoltre, come ha notato Barbara Emerson, la giovane donna nel dipinto non guarda lo specchio, eppure l'immagine del proprio viso riflessa nello specchio, con una striscia di pizzo drappeggiata intorno, fissa la donna. Cioè, entrambe le donne sono esseri reali, poiché ognuna ha uno sguardo proprio. Per Delvaux lo specchio è quindi un modo per aprire l'immaginazione a un mondo più realistico della realtà stessa.


La misteriosa pittura di questo surrealista belga, che si avvicina al realismo magico, si basa su quella manierista e barocca e sul simbolismo letterario di Gustave Moreau. A ciò si aggiunge il segno che gli hanno lasciato la pittura metafisica di De Chirico e l'enigmatico Surrealismo del suo connazionale René Magritte, con il quale condivide l'associazione volutamente incongruente di diversi oggetti e persone nel quadro per provocare determinati effetti psicologici. Le donne enigmatiche che compaiono nelle opere di Delvaux, infuse di metafore a volte di difficile interpretazione, hanno generalmente le sembianze di sfingi, ninfe o silfidi, in composizioni dal velato erotismo. Christopher Green collega questa rappresentazione della Donna allo specchio al mito di Edipo e della sfinge, in particolare al trattamento del tema da parte di Ingres nel suo dipinto al Louvre, anch'esso ambientato in una grotta buia. Nel presente dipinto sono state interpretate anche eroticamente la prospettiva esagerata e la forma fallica dell'apertura della grotta. (Mar L8v)



Edited by Lottovolante - 30/9/2023, 21:32
 
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