Addio a Elizabeth Taylor

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Lottovolante
view post Posted on 23/3/2011, 22:17 by: Lottovolante     +1   +1   -1
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Franco Zeffirelli:
''Come se fosse morta mia sorella''.






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Il regista ricorda l'attrice, diretta in due film: La bisbetica domata, insieme con Richard Burton, nel 1967 e Il giovane Toscanini, nel 1988.

Era un'amica, ma per me è come fosse morta una sorella. Sa, per me quando sono amico di qualcuno a quel modo è come essere dello stesso sangue, della stessa famiglia umana. Sa quante volte con lei, chiudendo gli occhi, ho avuto la sensazione di un déjà vù, di aver vissuto lo stesso momento, la stessa intimità, la stessa vicinanza. Era una donna dal carattere forte, certo: impetuosa, diceva le cose con spavalderia, forza, franchezza. In totale libertà, senza filtri, senza ipocrisie, faceva violenza al buon senso comune, e faceva benissimo. Brillantissima, spiritosa, acuta, coglieva ogni sfumatura delle persone. Critica, certamente, ma sempre in modo positivo, mai distruttiva - con le persone a cui voleva bene -. Molto generosa, bellissima, le litigate che faceva erano temporali che le illuminavano quello sguardo meraviglioso. Una vera donna, una grande attrice e una vera diva, ovviamente, come oggi non è neanche pensabile essere: faceva delle sfuriate.... non so, le avevano portato delle rose bianche e lei le voleva rosse? Andava in convulsione! Ma che c'è di male? Se lo poteva permettere. Era già nel mio "paradiso privato", avevo già visto tutti i suoi film, quando incontrai Richard (Burton) per La Bisbetica domata. Avevo pensato a lui, ovviamente, un grande attore shakespeariano, non speravo che lei accettasse: invece quando andai a trovare lui, lei sapeva tutto, di questa possibilità, ed entrò nel circo rendendomi l'uomo - e il regista - più felice del mondo. Si presentò lei e, tanto per cominciare, fu una grande sorpresa: arrivò uscendo dalla sala da bagno mentre parlavo con Burton, mezza discinta, come appena uscita dalla doccia: urlando. Perché c'era un animaletto, nel bagno, che non voleva farsi prendere. Richard fece una scenata gridandole "pazza, stupida, non vedi che sto parlando con un grande regista e tu mi parli di un dannato animaletto?!". Lei si infuriò, gli disse "Tu pensa a leggere i classici". Io forse feci la cosa giusta: andai nel bagno con lei e vidi questo animaletto, una specie di orsacchiotto, abbarbicato ai tubi dell'acqua calda. Mi accorsi che era assetato, forse affamato: mi procurai una scaletta e un piattino con del latte, quello si lasciò prendere . E fu l'inizio di un'amicizia. "Allora piacciono anche a te gli animali!". Sì, li adoravo e li adoro, si sa. Scattò la molla, iniziammo a parlare di bestiacce...
L'ho sentita pochi giorni fa, che vuole, era molto malata, da tanto tempo. Mi chiede se fosse una persona felice. Non si è mai felici, soprattutto al tramonto della vita.
 
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4 replies since 23/3/2011, 17:05   668 views
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