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Edvard Munch
Notte stellata
1922-1924
Olio su tela
139,5X119
Munch museet - Oslo
Negli anni Venti Munch dipinse più volte il soggetto della "Notte stellata" che aveva un celebre precedente in Van Gogh.
Per entrambi gli artisti, la visione notturna assumeva una valenza poetica, ma costituiva anche uno scenario simbolico, la cassa di risonanza di una vita tormentata...
In primo piano Munch raffigura una scalinata, che scende verso un prato coperto di neve. La curva della distesa bianca viene riprese nelle linee del paesaggio, dove, in una veduta a volo d'uccello, si susseguono siepi, alberi, campi, le luci di una città e il mare che si perde all'orizzonte.
Su tutto si stende il cielo blu e verde, punteggiato dalle luci brillanti delel stelle.
Il dipinto è realizzato con un accordo cromatico di toni violenti, intervallati dai tratti gialli e bianchi degli astri, delle case, della neve e dalle masse scure di vegetazione e della scala.
Ne risulta un insieme evocativo, potente e allo stesso tempo velato di un senso di attesa.
Tra i due pomelli della balaustra si allunga infatti una sagoma arrotondata. Dal confronto con un'altra versione dell'opera si capisce che si tratta dell'ombra di un uomo, che sta scendendo i gradini.
Il dipinto era infatti ispirato alla scena finale di un dramma di Ibsen, "John Gabriel Borkman", per cui Munch aveva realizzato alcuni bozzetti e illustrato un programma in scena.
L'opera teatrale racconta la vita del protagonista, il quale dopo aver trascorso anni di prigione volontaria, si suicida al momento di rientrare nel mondo. La trama conteneva numerosi punti di tangenza con la biografia del pittore, tanto che se ne era ispirato anche in diverse opere grafiche.
"Notte stellata" rappresenta così una sorta di testamento spirituale, in cui Munch dichiara quanto, anche nella relativa pace raggiunta con l'isolamento di Ekely, i suoi giorni trascorrano come una lunga notte dell'anima, su cui incombe sempre il presagio della morte. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 29/8/2021, 19:37 |
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