Il miracolo nell'arte, L'impossibile raccontato dai grandi maestri

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Gridò ad alta voce: ''Lazzaro,
vieni fuori !''. Il morto uscì, con
i piedi e le mani avvolti da fasce,
e il viso coperto da un sudario.
Gesù disse loro: ''Scioglietelo e
lasciatelo andare''.


Giovanni 11, 1-44






Peter Paul Rubens e bottega
La resurrezione di Lazzaro
1604-1620 Galleria Sabauda - Torino





Il ritorno alla vita del giovane di Betania ha ispirato artisti di tutte le epoche.
Rubens rappresenta la parte finale del racconto di Giovanni, quando lazzaro viene liberato dal lenzuolo e torna alla vita.
La sua mano si avvicina a quella del maestro, che ha ancora l'indice rivolto verso di lui e i loro sguardi si incrociano, creando un movimento diagonale.
La figura del Cristo, avvolto nel mantello color rosso sangue, attrae gli occhi e i volti delle sorelle di Lazzaro e della donna inginocchiata in secondo piano.
Rubens, tra i principali pittori fiamminghi dell'epoca, viene influenzato dal colorismo di Tiziano, Tintoretto e Veronese...è durante il suo soggiorno a Venezia, nel 1600 che ha la possibilità di vedere le loro opere. ( Mar L8v )


Edited by Milea - 26/4/2014, 18:36
 
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Una folla di cinquemila persone
segue il Signore in un luogo deserto.
Quando arriva la sera, non c'è abbastanza cibo
per tutti e il Messia si fa portare
la cesta con cinque pani e due pesci.
Li spezza e li fa distribuire.
''Tutti mangiarono e furona sazi''.


Matteo 14, 14-21





moltilplicazione_pani

Giovanni Lanfranco
Moltiplicazione dei pani e dei pesci
1624-1625 National Gallery of Ireland - Dublino





L'artista barocco, nato in provincia di Parma, subisce l'influenza del suo maestro bolognese Annibale Carracci, e del Correggio, in particolare degli affreschi che vede nella cattedrale della città emiliana.
La sua elaborazione dello stile dei due pittori è evidente in quest'opera: Lanfranco colloca in primo piano figure monumentali, a cui fanno da contrasto quelle seminascoste e più arretrate.
Ne deriva una composizione tesa, vivace e movimentata. La scena si apre quando il miracolo è già compiuto e i discepoli distribuiscono il pane e i pesci: intorno a Gesù, che occupa la parte centrale del dipinto, è tutto un gesticolare. Chi si stupisce per il prodigio, chi protende la mano per avere cibo. Da notare la bocca spalancata del bambino in primo piano, che prende il pane dalla madre e la figura maschile di spalle, che torce il busto per guardare il Messia.
L'artista gioca con gli effetti illusori della prospettiva: la cesta traboccante di pane sembra uscire dalle mani di Gesù, mentre è sue spalle del discepolo che si sta allontanando e si trova in posizione più arretrata. Il giovane col mantello rosso, sulla destra, parla con un altro personaggio e punta l'indice verso l'alto, a indicare la presenza del divino.
( Mar L8v )


Edited by Milea - 30/7/2014, 20:24
 
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La donna che perde sangue
non ha dubbi: sarà sufficiente
sfiorare il lembo della veste
del Nazareno e tutto passerà.
Gesù se ne accorge e fa in
modo che anche la folla
venga informata
dell'accaduto. Chiede chi
l'ha toccato e si rivolge
con dolcezza all'ammalata:
''Coraggio figliola,
la tua fede ti ha guarita.


Matteo 9, 20-22




Jacques Joseph Tissot
Guarigione dell'emorragica
1886-1896 Brooklyn Museum - New York




Tra il 1870 e il 1880 il francese Tissot è molto richiesto come ritrattista dell'alta società parigina e londinese. Nel 1885, durante una visita nella chiesa di San Sulpice a Parigi, ha una crisi religiosa e da quel momento la sua pittura cambia.
Al posto di temi e soggetti frivoli si dedica a illustrare il Nuovo Testamento.
Il dipinto fa parte dei 350 acquerelli della "Vita di Gesù". Tissot si documenta con puntiglio sui costumi, la storia e l'architettura della Terra Santa e compie numerosi viaggi in Palestina per scattare foto e prendere appunti. Una precisione che si nota nella resa degli abiti e degli edifici del vicolo dove Gesù è quasi sommerso dalla folla. Lui e l'ammalata sono gli unici personaggi rappresentati di spalle. La donna è seminascosta da un'altra figura.( Mar L8v )


Edited by Milea - 4/7/2021, 21:07
 
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Quando Gesù dice che la giovinetta
non è morta ma sta dormendo tutti ridono di lui.
Allora la prende per mano e lei si alza,
come se davvero si fosse svegliata da un sonno profondo


Matteo 9, 23-26







Albert Von Keller
La resurrezione della figlia di Giairo
1866 Neue Pinakothek - Monaco





La pittura dell'artista, nato in Svizzera e vissuto in Germania, è fatta di visioni, profumi, sogni.
Von Keller, tra i fondatori nel 1892 del movimento artistico chiamato Secessione di Monaco, è affascinato dalla figura femminile in tutte le sue sfaccettature e fortemente attratto dai fenomeni paranormali, dall'ipnosi e dal sonnambulismo.
Non sembra in trance il Gesù di quest'opera ? E la ragazzina che prende per mano riportandola alla vita non ha lo sguardo di chi dorme, ma non completamente ?
E' come se l'artista esplorasse i diversi livelli della coscienza, anticipando il clima che porta agli studi psicanalitici di Sigmund Freud.
Von Keller affronta l'evento del miracolo con atteggiamento equidistante tra il pensiero religioso tradizionale e il desiderio laico di conoscenza.
A interessargli è l'eccezionalità dell'evento, che amplifica attraverso i gesti dei testimoni del prodigio.
Occhi spalancati e pieni di terrore si rivolgono verso la giovane e la figura di Cristo. Una donna si mette le mani nei capelii, Giairo e la moglie si abbracciano impietriti. Solo due personaggi non guardano la morta che morta non è più. Una è la donna con il capo appoggiato ai piedi del letto, l'altra è quella che tenta di scuoterla prendendola per un braccio. ( Mar L8v )


Edited by Milea - 26/4/2014, 18:40
 
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Il Salvatore si trasfigura
davanti a Pietro, Giacomo
e Giovanni. ''La sua faccia
risplendente come il sole e i
suoi vestiti divennero candidi
come la luce. E apparvero loro
Mosè ed Elia. Da una nuvola
luminosa una voce diceva:
'Questo è il mio Figlio diletto.
Ascoltatelo'. I discepoli
caddero con la faccia a terra e
furono presi da un gran timore''


Matteo 17, 1-19





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Raffaello Sanzio
Trasfigurazione
1518-1520 Musei Vaticani - Roma





L'opera è rimasta incompiuta per la morte di Raffaello, che aveva scelto di rappresentare nello stesso dipinto due episodi che nel Vangelo di Matteo vengono narrati di seguito.
La parte alta del quadro, luminosa e serena è dedicata alla Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. Bianchissima la sua veste, piena di luce la sua figura, sormontata dalla nuvola e affiancata da Elia e Mosè.
I discepoli sono a terra, sopraffatti dal manifestarsi del divino.
La parte inferiore del quadro, dove è rappresentata la guarigione del giovane indemoniat, è invece scura e concitata. I due miracoli sono in relazione, perchè Gesù libera il ragazzo dal demonio quando scende dal monte. L'apostolo Giacomo, nel mantello rosso, punta l'indice verso Cristo a indicare l'autore della guarigione. ( Mar L8v )


Edited by Milea - 26/4/2014, 18:43
 
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''Maestro, sulla tua parola getterò le reti'',
dice Pietro. E il prodigio si compie:
all'improvviso abbocca una quantità
immensa di pesci. ''D'ora in poi sarai
pescatore di uomini'', gli promise Gesù.


Luca 5, 1-11

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Konrad Witz
La pesca miracolosa
1444 Musèe d'Art et d'Historie - Ginevra





Witz, artista svizzero, è tra i primi ad inserire paesaggi realistici in opere a tema religioso.
Lo sfondo di quest'opera, che è uno dei suoi capolavori, corrisponde infatti ai dintorni di Ginevra. Il miracolo si sta compiendo sotto lo sguardo imperturbabile di Gesù e Simon Pietro gli sta correndo incontro. Giovanni e Giacomo sono ancora sulla barca, intenti a sollevare la rete piaena di pesci.
Witz non utilizza simboli mistici, cari agli artisti dell'Europa del Nord, ma mette in scena un racconto immediato e convincente, basato su un realismo puntuale e un uso lineare della prospettiva.
Da notare la maestria con cui sa rendere la luce riflessa della superficie dell'acqua e dai sassi che stanno sotto, in profondità. ( Mar L8v )


Edited by Eda Stone - 23/4/2021, 09:03
 
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Un uomo chiede pietà per il figlio posseduto.
Il Salvatore minaccia il demonio e in quel
medesimo istante il fanciullo guarisce.


Luca 9, 37-42

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Mattia Preti
Guarigione dell'indemoniato
1642 Galleria degli Uffizi - Firenze



Quando dipinge questo quadro, l'artista ha bene in mente la celeberrima Trasfigurazione di Raffaello. Lo si nota soprattutto nelle espressioni dei personaggi.
Preti inquadra però la scena da vicino e crea un dialogo intenso, fortemente drammatico, tra Gesù, il ragazzo con gli occhi sbarrati, il padre che li circonda.
L'artista è considerato uno degli ultimi esponenti del caravaggismo. E in quest'opera dimostra l'influenza del maestro attraverso i movimenti diagonali accentuati dalla luce obliqua. ( Mar L8v )


Edited by Milea - 4/7/2021, 21:08
 
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Andò verso di loro, camminando sul mare e i discepoli
si turbarono. Ma Gesù disse: ''Coraggio, sono io. Non abbiate paura''.
Pietro gli chiede di fare lo stesso, ma si spaventa per il vento e affonda.
Il Messia lo salva rimproverandolo per aver dubitato.
Allora tutti capiscono che è davvero Figlio di Dio.


Marco 6, 45-56



Charles Francois Jalabert
Le Christ marchant sur la mer
1860 Collezione privata





Esposta al Salone di Parigi, nel 1863, l'opera ebbe un gran successo. I critici si entusiasmarono per questa visione fantasmagorica di Cristo che illumina il mare e la notte mentre si trova sulla superficie dell'acqua. L'artista colloca in posizione orizzontale la barca dove gli apostoli, di spalle, guardano terrorizzati la figura che cammina sulle onde. Il mare è reso scuro e minaccioso da tonalità di blu intenso.
Lo scrittore e poeta Theophile Gautier elogia la forza, la poesia e la suggestione dell'opera inusuale rispetto ai soggetti eleganti e graziosi di Jalabert.
Allievo di Paul Delaroche, l'artista intraprende la carriera di pittore contro il volere del padre gioiellere e diventa celebre per la delicatezza delle sue figure femminili. L'audacia e l'originalità della composizione risultano dunque sorprendenti. L'opera viene acquistata dall'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, e viene in seguito ceduta alla duchessa d'Albany, nuora della regina Vittoria. ( Mar L8v )



Edited by Milea - 4/7/2021, 21:11
 
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Gesù e la Madonna sono
invitati a un banchetto di nozze.
Quando finisce il vino,
Maria chiede al figlio di
intervenire. ''L'ora mia non
è ancora venuta'', è la sua
risposta. Ma il Salvatore
accontenta la Madre e compie
il suo primo prodigio.


Giovanni 2, 1-12



Paolo Veronese
Le nozze di Cana
1563 Musèe du Louvre - Parigi



La tela, imponente per le dimensioni e per il numero di personaggi (centotredici), è lodata dai contemporanei per la sua magnificienza e complessità.
Paolo Caliari, detto il Veronese trasforma la scena sacra in un avvenimento mondano, simile ai banchetti fastosi organizzati a Venezia nel Cinquecento.
Gesù è l'unica figura immobile e occupa la parte centrale del dipinto. Sopra di lui, dietro la balaustra, il macellaio sta preparando l'agnello, simbolo dell'Eucarestia e del sacrificio del Figlio di Dio.
In primo piano, davanti al tavolo, suonano quattro musicisti, nei quali la tradizione riconosce i pittori Tiziano, Tintoretto, Bassano e lo stesso Veronese.
L'acqua è già stata trasformata in vino e i discepoli manifestano il proprio stupore volgendosi verso Gesù.( Mar L8v )




Edited by Milea - 16/5/2023, 08:37
 
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Grazie all'apparizione dell'uomo dal manto rosso,
gli occhi del bambino nato cieco cominceranno a vedere.
L'impressione esercitata dalla vicenda,
che ha contribuito alla canonizzazione del cardinale,
è ancora viva nella memoria popolare e in quella dell'artista.
La guarigione avviene accanto al focolare,
in un'atmosfera calda e serena...


Guercino_Miracolo_dii_san_Carlo_Borromeo

Guercino
Un miracolo di San Carlo Borromeo
1616 Chiesa di San Sebastiano - Renazzo di Cento ( Ferrara )




Giovan Francesco Barbieri, detto Guercino a causa di uno strabismo accentuato, mette in scena la guarigione di cui ha sempre sperato. L'opera diventa dunque un grande personale ex voto per una grazia non ancora ricevuta. La vicenda dell'artista si intreccia a quella del bambino risanato: si narra che il piccolissimo Barbieri divenne strabico in seguito a un forte spavento.
A causarlo fu l'arrivo rumoroso, sulla soglia di casa, di uno sconosciuto. Qui accade proprio l'opposto.
E' la bambina in primo piano ad accorgersi, senza alcuna paura dell'apparizione. La madre e l'altra figura femminile non si sono accorte di nulla e sono tranquille, intente nelle loro occupazioni abituali: una culla, il bambino, l'altra accende il fuoco.( Mar L8v )


Edited by Eda Stone - 23/4/2021, 09:10
 
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Il servo salvato grazie alla sua fede...
La ''Legenda aurea'' riferisce che un uomo
sta per essere accecato e reso storpio.
La sua colpa è quella di essere andato a venerare le reliquie
del santo contro il volere del suo padrone...




Tintoretto
Il miracolo di San Marco
1547 Gallerie dell'Accademia - Venezia




La tela, di grande dimensioni, suscita fin dall'inizio l'ammirazione dei contemporanei. Pietro Aretino, per esempio elogia il realismo delle figure e delle vesti, concludendo che ''lo spettacolo pare più tosto vero che finto''. L'artista rappresenta il momento in cui la tensione è all'apice. Gli strumenti di tortura sono sparsi accanto al servo condannato, uno degli aguzzini sta per accecarlo, l'altro per fracassargi le gambe. La folla si accalca per assistere al supplizio e tutti gli sguardi sono rivolti verso la vittima in attesa che l'orrore si compia.
Nessuno si accorge della figura che dal cielo, corre in soccorso del servo. Tintoretto dimostra la sua maestria nel creare scorci arditi: il santo è a testa in giù e viene visto dal basso. L'osservatore ha l'impressione che stia scendendo in picchiata sulla scena dopo essergli passato sopra la testa. ( Mar L8v )


Edited by Eda Stone - 23/4/2021, 09:11
 
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L'artista ripercorre alcuni eventi che testimoniano
la grandezza del santo: il dono degli astucci d'oro
alle tre giovani che non hanno la dote;
la resurrezione di un piccolo posseduto dal demonio;
la consacrazione a vescovo di Mira:
infine, il recupero e la moltiplicazione
del grano caduto in mare,
con cui salva la città da una terribile carestia.







Ambrogio Lorenzetti
Storie di San Nicola
1327-1332 Galleria degli Uffizi - Firenze




L'artista rivela in quest'opera tutta la sua abilità narrativa e la grande capacità di raffigurare architetture complesse. Nei riquadri superiori, per esempio, riesce a mostrare gli interni delle abitazioni utilizzando porticati e logge, evitando di "aprire" le pareti secondo la consuetudine del tempo.
Nel riquadro in alto a sinistra vediamo San Nicola mentre fa entrare dalla finestra il regalo per le tre vergini senza dote. Accanto, resuscita il bambino strozzato dal demonio.
Il pittore riesce a raccontare tutte le fasi della vicenda, ritraendo il santo per ben quattro volte all'interno dell'opera. Grandiosa e solenne è la cerimonia della consacrazione vescovile, dove vediamo il santo inginocchiato, di spalle. L'unica rappresentazione all'esterno è quella del miracolo del grano, dove l'artista dipinge un paesaggio marino insolito, dalla prospettiva in verticale.
L'occhio di chi guarda il dipinto corre verso l'alto fino all'orizzonte, evidenziato dal contrasto tra la luce chiara del cielo e le vele delle barche gonfiate dal vento.


Edited by Milea - 26/4/2014, 19:10
 
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Napoleone Orsini, nipote del cardinale di Fossanova,
è morto per una caduta da cavallo.
Domenico di Guzman, fondatore dell'ordine
dei Frati predicatori accorre alla notizia...
Trova ad attenderlo l'importante zio della vittima,
i monaci riuniti in preghiera e i cortigiani.
Sotto i loro occhi riporta in vita il nobiluomo.






Lorenzo Lotto
Miracolo di San Domenico (San Domenico resuscita Napoleone Orsini)
1513-1516 Accademia Carrara - Bergamo


Lorenzo Lotto costruisce un doppio racconto; sulla destra in lontananza vediamo Napoleone Orsini a terra, mentre il cavallo infierisce su di lui. E' l'antefatto di quanto avviene nella scena in primo piano.
Qui il nobiluomo è steso, ormai morto. Da notare la posizione di scorcio, in diagonale, con la testa verso l'osservatore. Alla sua sinistra lo zio cardinale vestito di rosso, indica il cadavere di San Domenico, sul lato opposto. I presenti sono divisi in gruppetti. Dietro il cardinale, composti nei mantelli vediamo i cortigiani, poi i frati domenicani. I loro volti esprimono dolore e pietà, le mani gesticolano.
Il santo apre la bocca e allarga le braccia. La sua capacità di provare compassione per gli altri è nota. Il giovane Orsini, membro di una famiglia di gran rango, torna alla vita grazie alla sua preghiera.
Lotto, veneziano, vive e lavora anche a Roma, dove ammira la pittura di Raffaello. I cortigiani sulla sinistra sono una citazione esplicita della sua Messa di Bolsena, mentre la città eterna è evocata dall'arco trionfale nella scena della caduta. Il dipinto è parte della Pala di S.Bartolomeo, realizzata per l'omonima chiesa di Bergamo.




Edited by Milea - 16/5/2023, 08:47
 
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Durante un viaggio di evangelizzazione a Cipro, dov'è nato,
l'apostolo Barnaba risana gli inferni
imponendo su di loro il ''Vangelo''.
Il significato del prodigio è evidente:
solo la fede nella parola di Gesù può sconfiggere
la sofferenza dell'uomo e donargli la vita eterna.






St-barnab%C3%A9-veronese-rouen

Paolo Veronese
San Barnaba guarisce gli ammalati
1566 Musèe des Beaux Arts




Realizzato per la chiesa veronese di San Giorgio in Braida, il dipinto raffigura un episodio narrato da Jacopo de Varagine nella Leggenda Aurea. L'artista mette sullo sfondo un tempietto circolare, che trasmette una sorta di movimento rotatorio all'intreccio di mani e braccia che sorreggono il malato.
A questo movimento si contrappone la figura imponente del santo, che mette sopra la testa dell'infermo il Vangelo aperto. La scena è vivacizzata dai colori vibranti ed esotici dei turbanti, che alcuni secoli dopo susciteranno l'ammirazione dell'artista francese Eugene Delacroix. Veronese dipinge l'opera nella sua città natale dopo aver eseguito le importanti decorazioni per il Palazzo Ducale di Venezia accanto a Tintoretto. ( Mar L8v )


Edited by Milea - 26/4/2014, 19:14
 
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Quando un gruppo di eretici deride
la sua predica, il frate si rivolge ai pesci,
elencando loro i doni di Dio.
Gli animali, sbucando dall'acqua, lo ascoltano attenti...






Paolo Veronese
Sant'Antonio di Padova predica ai pesci
1580 Galleria Borghese - Roma



L'artista sceglie una composizione asimmetrica, che si legge da destra a sinistra, vale a dire nella direzione contraria a quella abituale. La figura di spalle, con turbante e mantello rosso, introduce l'osservatore all'interno dei quadro, coinvolgendolo nell'episodio: Sant'Antonio, al centro, mostra agli eretici che i pesci sanno ascoltare con attenzione la parola di Dio.
Lo stupore dei presenti si esprime attraverso il movimento delle teste e delle mani che indicano l'acqua. L'episodio è tra i più amati e rappresentati della vita del santo, che diventa francescano dopo l'incontro con il frate di Assisi. E' evidente anche il parallelismo tra la sua predicazione ai pesci e quella celebre, agli uccelli. ( Mar L8v )




Edited by Milea - 16/5/2023, 08:50
 
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