Posts written by Moka_Lady

view post Posted: 21/8/2015, 20:41     +2“Dismaland”: Banksy apre il parco divertimenti della street art [FOTO] - NEWS

Banksy apre
il suo “parco giochi” anti-Disney


Lo hanno aiutato 58 artisti fra cui Hirst:
capovolto il mondo Topolino





L'arte di Banksy mette a segno l'ennesima provocazione con il suo "parco giochi" anti-Disney. L'elusivo artista inglese ha ancora una volta sorpreso tutti. Dopo giorni di speculazioni su quello che stava avvenendo in uno spazio di oltre un ettaro sulla spiaggia di Weston-super-Mare, località marittima non certo ridente dell'Inghilterra occidentale, si è finalmente scoperto il 'segreto'. Dal 22 agosto apre “Dismaland”, luogo dedicato a installazioni in cui il mondo targato Disney viene capovolto. Già dal nome della mostra evento si capisce perchè: “dismal” in inglese vuol dire “tetro”. E molte delle opere esposte sono a dir poco inquietanti anche se sono espressione di alcuni dei maggiori artisti contemporanei, in tutto sono 58, e sono amici di Banksy, come Damien Hirst, Jenny Holzer e Jimmy Cauty.



Campeggia in mezzo al parco un castello delle fiabe lasciato volutamente incompleto e derelitto. Davanti, sopra un laghetto più simile ad un acquitrino, c'è una statua della Sirenetta di cui a malapena si intravedono i tratti. Le cosiddette “attrazioni”all'interno non sono più rassicuranti: in una installazione, che riprende un autoscontro, la morte è alla guida di una piccola vettura al centro della pista. Tante le denunce delle emergenze del nostro tempo: c'è una vasca con piccole barche che trasportano migranti davanti alle bianche scogliere di Dover. Anche Cenerentola non è stata risparmiata e subisce una tragica sorte che ricorda quella della principessa Diana: giace infatti, forse morta e comunque mai arrivata al ballo, sulla sua carrozza incantata che è rovesciata e semidistrutta dopo aver subito un terribile incidente, coi cavalli stramazzati a terra e di fianco già i paparazzi accorsi per scattare fotografie.



Quest'opera non poteva che portare la firma proprio di Banksy, che ne ha realizzate dieci in tutto per questo progetto unico nella sua carriera. Insomma Dismaland, che resterà aperto per sei settimane e avrà un prezzo per l'ingresso “popolare” a tre sterline, è un'esperienza unica per gli appassionati d'arte, ma non è "adatto ai bambini piccoli", come ha dichiarato lo stesso artista inglese, che ha sottolineato come al suo interno sia stata bandita ogni immagine di Topolino. Ancora una volta Banksy è riuscito a mantenere sino alla fine un certo alone di segretezza: caratteristica che lo ha reso famoso e che intriga i suoi fan sparsi in tutto il mondo. Per allontanare i curiosi era stato detto che il parco era un set di un film di Hollywood ed era stato organizzato anche un casting per le comparse. Ma al posto di ritrovarsi fra ciak e telecamere quelli che hanno risposto all'annuncio sono diventati le guide all'interno di Dismaland, con la raccomandazione di apparire depressi e poco disponibili. Fonte




























view post Posted: 23/6/2015, 13:37     +3Roma, dentro il Quirinale: aperte le stanze segrete [FOTO] - CAFFE' LETTERARIO

Da 23 giugno porte aperte
5 giorni a settimana




Dal 23 giugno il Quirinale sarà visitabile, previa prenotazione, 5 giorni a settimana, esclusi il lunedì e il giovedì. Ma questa, per i visitatori, non è l'unica novità. Sarà infatti possibile accedere al doppio degli spazi espositivi tra i quali lo studio del presidente, dove nascono i governi, la 'Vasella' dove sono conservate le porcellane e gli argenti dei Savoia e 'la Sala della Rotonda' con le carrozze che furono dei governanti di Italia. Due i percorsi possibili: il primo artistico-istituzionale e il secondo tematico.

view post Posted: 5/6/2015, 18:16     +2Carnivora Gardinum, belle e letali: video in time lapse - Video

Carnivora Gardinum, belle e letali:
video in time lapse


Uno sguardo ravvicinato alle affascinanti trappole tese
dalle piante carnivore e mangia insetti






Il filmmaker Chris Field ha catturato nel bio-lapse "Carnivora Gardinum" il ciclo vitale di piante carnivore come dionee e nepente. Il progetto ha richiesto un anno di lavoro, per oltre cento giorni di riprese tramite due diverse telecamere. Fonte



Edited by Milea - 27/6/2015, 08:45
view post Posted: 22/5/2015, 11:12     +4Palmira, patrimonio dell'umanità nelle mani dell'ISIS [FOTO] - Tesori dell'umanità

Veduta aerea del sito
di Palmira prima dell'arrivo dell'Is



Queste immagini aeree risalgono a gennaio 2009 e mostrano l'antica città di Palmira, in Siria, con tutti i suoi preziosi monumenti prima della conquista da parte dell'Is. Soprannominata la "Sposa del deserto", ospita all'interno dei suoi musei centinaia di statue e manufatti, molti dei quali sono stati trasferiti in luoghi sicuri per timore di distruzione da parte dei miliziani del Califfato.
































Edited by Milea - 22/5/2015, 12:13
view post Posted: 14/5/2015, 18:42     +4Garden Bridge, giardini sospesi sul Tamigi [FOTO] - NEWS

Garden Bridge, giardini sospesi sul Tamigi:
il progetto di Thomas Heatherwick





Il Garden Bridge sarà una nuova area verde nel cuore della città di Londra, confermandola capitale più verde d'Europa. È stato progettato dal designer Thomas Heatherwick e il suo team per riflettere il ricco patrimonio floristico del fiume Tamigi nel corso dei secoli. Sarà composto da 367 metri di giardini sospesi e attraverserà il fiume tra la fermata della metro Temple e la South Bank. Ci saranno 270 alberi, 2mila arbusti, piante e rampicanti, oltre 22mila piante perenni, felci ed erbe e 64mila luci. Sono state così numerose le critiche relative ai costi, all'eventuale panorama usurpato e alla chiusura notturna. Salvo imprevisti, quindi, i lavori inizieranno nei primi mesi del 2016 mentre l'apertura al pubblico è prevista per il 2018.


























Edited by Milea - 16/5/2015, 08:58
view post Posted: 18/3/2015, 15:27     +4Shylight, le lampade floreali: la luce sboccia come un fiore - NEWS

Drift's Shylight installation Rijksmuseum








Edited by Milea - 18/3/2015, 15:32
view post Posted: 15/2/2015, 15:40     +4Milano, anno 1929: interrati i Navigli per ordine di Mussolini [FOTO] - CAFFE' LETTERARIO

Milan l'era inscì


FOTOGALLERY




Lavori di copertura del Naviglio di San Marco




La Darsena di San Marco, Durante la copertura 1936




1929-1930, lavori di copertura della darsena e Naviglio di San Marco





Un barcone mentre entra in via Fatebenefratelli, per raggiungere
il laghetto di San Marco per le operazioni di scarico






Via Vallone e la conca del Naviglio





Naviglio di San Marco e Conca dell'Incoronata





Piazza San Marco ormai priva del Naviglio




Nel secondo tratto di Via San Damiano sorgeva il famoso ponte
delle Sirenette. Oggi questo tratto di strada si chiama via Visconti di Modrone




L'edificio delle Cucine Economiche si trova non lontano dal Ponte delle Gabelle sul
Naviglio della Martesana accanto al quale è situata la chiusa progettata da Leonardo da Vinci





Naviglio Martesana in Via Melchiorre Gioia




Canottieri sul Naviglio




Via Fatebenefratelli vista dall'incrocio con Via dei Giardini che attraversava il canale con un ponte




1929, Via Vallone: inaugurazione dei lavori di copertura del Naviglio









Edited by Milea - 14/1/2023, 20:47
view post Posted: 14/2/2015, 19:15     +114 febbraio 2015: il doodle per la festa di San Valentino - I doodle

Io adoro questo bacio, è il più romantico di tutti...
perchè non è una rappresentazione, ma la loro vita vera.

Chagall e la moglie Bella si sono amati una vita
fino alla morte di lei... improvvisa e inaspettata.

Per approfondire




Il compleanno (Birthday)
Marc Chagall (1915)
Olio su cartone, 80.6 x 99.7 cm
New York, The Museum of Modern Art (MoMA)


view post Posted: 9/1/2015, 23:12     +2Reflections - PRECIOUS MOMENTS


Into each life some rain must fall ...




view post Posted: 24/12/2014, 16:18     +3La vera storia di Babbo Natale: da san Nicola a Santa Claus - CAFFE' LETTERARIO

Da san Nicola a Santa Claus
la vera storia di Babbo Natale


Come un severo vescovo proveniente dall'attuale Turchia è diventato
il gioviale dispensatore di doni natalizi che cala dal Polo Nord




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Babbo Natale non è sempre stato un gioviale vecchietto vestito di rosso


Tutti i bambini lo sanno: Babbo Natale viene dal Polo Nord, è barbuto e sovrappeso e la notte tra il 24 e il 25 dicembre porta i regali ai piccoli di tutto il mondo viaggiando su una slitta trainata da renne. Ma la storia di questo amato personaggio del folklore è lunga e affascinante quasi come la sua leggenda. Babbo Natale nasce sulle rive del Mediterraneo, si evolve nell’Europa del Nord e assume la sua forma definitiva (Santa Claus) nel Nuovo Mondo, da dove poi si ridiffonde quasi in ogni parte del globo.

In principio era san Nicola, un greco nato intorno al 280 d.C. che divenne vescovo di Mira, cittadina romana del sud dell’Asia Minore, l’attuale Turchia. Nicola si guadagnò la reputazione di fiero difensore della fede cristiana in anni di persecuzioni e trascorse molti anni in prigione finché, nel 313, Costantino emanò l’Editto di Milano che autorizzava il culto. L’iconografia ha tramandato diverse sue immagini, ma nessuna somiglia troppo all’omone allegro, sovrappeso e dalla barba bianca che oggi attribuiamo a Babbo Natale. Catherine Wilkinson, un’antropologa forense della University of Manchester, ha cercato di ricostruirne il vero aspetto basandosi sui resti umani conservati nella cripta della Basilica di san Nicola di Bari, dove le presunte reliquie del santo furono portate nel 1087 da un gruppo di marinai e sacerdoti baresi che era andato fino a Myra per impadronirsene.

Quando, negli anni Cinquanta del secolo scorso, la cripta fu restaurata, il cranio e le ossa del santo furono accuratamente misurate, fotografate e radiografate. Wilkinson ha esaminato questi dati alla luce delle moderne tecniche dell’antropologia forense, aiutandosi con un software di ricostruzione facciale e aggiungendo dettagli dedotti dalle fattezze delle popolazioni mediterranee dell’epoca. Il risultato – un uomo anziano, dalla pelle olivastra, il naso rotto forse nel corso delle persecuzioni, e barba e capelli grigi - è stato illustrato nel documentario della BBC The Real Face of Santa.

Il protettore dei bambini
Dopo la morte (avvenuta il 6 di dicembre di un anno imprecisato alla metà del IV secolo), la figura del santo divenne popolarissima in tutta la cristianità, grazie anche ai tanti miracoli che gli furono attribuiti. Molte professioni (ad esempio i marinai), città e intere nazioni lo adottarono e ancora lo venerano come loro patrono. Ma perché diventò anche protettore dei bambini e mitico dispensatore di doni?

La ragione, spiega Gerry Bowler, storico e autore del libro Santa Claus: A Biography , sta soprattutto in due leggende che si diffusero in Europa intorno al 1200. La prima, e più nota, racconta del giovane vescovo Nicola che salva tre ragazze dalla prostituzione facendo recapitare in segreto tre sacchi d’oro al padre, che così può salvarsi dai debiti e fornire una dote alle figlie. Nella seconda, Nicola entra in una locanda il cui proprietario ha ucciso tre ragazzi, li ha fatti a pezzi e li ha messi sotto sale, servendone la carne agli ignari avventori. Nicola non si limita a scoprire il delitto, ma resuscita anche le vittime: “ecco uno dei motivi che lo resero patrono dei bambini”, commenta Bowler.



Da san Nicola a Santa Claus
Resta da spiegare come questo santo mediterraneo si sia spostato al Polo Nord e sia stato associato al Natale. In realtà per molti secoli il culto di san Nicola – e la tradizione di fare regali ai bambini - si continuò a celebrare il 6 dicembre, come avviene tuttora in diverse zone dell’Italia del Nord e dell'arco alpino, fino in Germania. Col tempo al santo vennero attribuite alcune caratteristiche tipiche di divinità pagane preesistenti, come il romano Saturno o il nordico Odino, anch’essi spesso rappresentati come vecchi dalla barba bianca in grado di volare. San Nicola era anche incaricato di sorvegliare i bambini perché facessero i buoni e dicessero le preghiere.

Ma la Riforma protestante, a partire dal Cinquecento, abolì il culto dei santi in gran parte dell’Europa del Nord. “Era un bel problema”, commenta Bowler. “A chi far portare i doni ai bambini?”. In molti casi, risponde lo studioso, il compito fu attribuito a Gesù Bambino, e la data spostata dal 6 dicembre a Natale. “Ma il piccolo Gesù non sembra in grado di portare troppi regali, e soprattutto non può minacciare i bambini cattivi. Così gli fu spesso affiancato un aiutante più forzuto, in grado anche di mettere paura”.

Nacquero così nel mondo germanico alcune figure a metà tra il folletto e il demone. Alcune, come i Krampus , servono da aiutanti dello stesso san Nicola; in altre il ricordo del santo sopravvive nel nome, come Ru-klaus (Nicola il Rozzo), Aschenklas (Nicola di cenere) o Pelznickel (Nicola il Peloso). Erano loro a garantire che i bambini facessero i buoni, minacciando punizioni come frustate o rapimenti. Per quanto possa sembrare strano, anche da questi personaggi nasce la figura dell’allegro vecchietto in slitta.

San Nicola in America
Gli immigrati nordeuropei portarono con sé queste leggende quando fondarono le prime colonie nel Nuovo Mondo. Quelli olandesi, rimasti affezionati a san Nicola, diffusero il suo nome, "Sinterklaas"

Ma nell’America delle origini il Natale era molto diverso da come lo consideriamo oggi. Nel puritano New England era del tutto snobbato, mentre altrove era diventato una specie di festa pagana dedicata soprattutto al massiccio consumo di alcool. “Era così anche in Inghilterra”, spiega Bowler. “E non c’era nessun magico dispensatore di doni”.

Poi, nei primi decenni dell’Ottocento, diversi poeti e scrittori cominciarono a impegnarsi per trasformare il Natale in una festa di famiglia, recuperando anche la leggenda di san Nicola. Già in un libro del 1809, Washington Irving immaginò un Nicola che passava sui tetti con il suo carro volante portando regali ai bambini buoni; poi fu la volta di un libretto anonimo in versi, The Children’s Friend, con la prima vera apparizione di Santa Claus, associato al Natale “ma privato di qualsiasi caratteristica religiosa, e vestito nelle pellicce tipiche dei buffi portatori di doni germanici”, spiega Bowler. Questo Santa porta doni ma infligge anche punizioni ai bambini cattivi, e il suo carro è trainato da una sola renna.

Le renne diventano otto e il carro diventa una slitta nella poesia A Visit From St. Nicholas , scritta nel 1822 da Clement Clark Moore per i suoi figli ma diventata subito “virale”. Per molti decenni Santa Claus viene rappresentato con varie fattezze e con vestiti di varie forme e colori. Solo verso la fine del secolo, grazie soprattutto alle illustrazioni di Thomas Nast , grande disegnatore e vignettista politico, si impone la versione “standard": un adulto corpulento, vestito di rosso con i bordi di pelliccia bianca, che parte dal Polo Nord con la sua slitta trainata da renne e sta attento a come si comportano i bambini.

Ritorno in Europa
Una volta standardizzata (grazie anche alle pubblicità della Coca-Cola, nota del trad. it) la figura di Santa Claus torna in Europa in una sorta di migrazione inversa, adottando nomi come Père Noel, Father Christmas o Babbo Natale e sostituendo un po’ ovunque i vecchi portatori di doni. A diffonderla sono anche i soldati americani sbarcati durante la Seconda mondiale, e l’allegro grassone finisce per simboleggiare la generosità degli USA nella ricostruzione dell’Europa occidentale.

Naturalmente, c'è anche chi nel Babbo Natale di origine yankee vede nient'altro che il simbolo della deriva consumista del Natale. Altri lo rifiutano o lo snobbano semplicemente in nome della tradizione, come i non pochi italiani ancora affezionati a santa Lucia, alla Befana o al vecchio, originale san Nicola. Fonte





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