Posts written by RockCafè

view post Posted: 1/12/2013, 11:34     Ucraina blitz femen in chiesa contro il governo - NEWS

Ucraina blitz femen
in chiesa contro il governo




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Una giovane attivista del gruppo femminista `Femen´ ha protestato a seno nudo all’interno del territorio della Pecherska Lavra - un antico monastero medievale dalle cupole dorate che è uno dei simboli di Kiev - chiedendo la destituzione del presidente Viktor Ianukovich. Travestita da morte, con una corona di fiori in testa, teneva in mano una falce e sul corpo aveva scritto «Morte alla dittatura».



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Edited by Milea - 1/12/2013, 12:22
view post Posted: 21/11/2013, 11:45     +2Il calice della vita - Glenn Cooper [ebook-PDF] - ANGOLO LETTURA

Il calice della vita
Glenn Cooper



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Il calice della vita
Glenn Cooper
Traduzione: R. Zuppet
Ed.Nord
Collana: Narrativa Nord
Pagine: 416
Prezzo: € 19,60




In breve

Per secoli, regnanti e uomini di fede, eruditi e avventurieri lo hanno cercato. Invano. Nessuno ha scoperto dov’è custodito. E nessuno ha scoperto quale mistero nasconda. Fino a oggi. Il sito dello scrittore

Inghilterra, XV secolo. Non è la prigione a gettare Thomas Malory nel più nero sconforto. È la consapevolezza di avere fallito, proprio come tutti coloro che lo hanno preceduto. Ormai ha una sola ragione di vita: proteggere la chiave che dà accesso a un segreto antichissimo. E ha un solo modo per farlo: scrivere un'opera sulle gesta di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda... Inghilterra, oggi. Arthur Malory è sconvolto. Prima ha visto il suo migliore amico, Andrew, morire per mano di un assassino, poi è sfuggito per miracolo all'incendio che ha distrutto la sua casa. E tutto ha avuto inizio con una telefonata, quella in cui Andrew gli annunciava di avere novità sensazionali riguardo alla loro grande passione comune: il Graal. Da quel momento, Arthur è diventato il bersaglio di uomini senza scrupoli, determinati a completare una missione iniziata in Palestina, la notte in cui Gesù ha bevuto dal sacro calice, durante l'Ultima Cena. La sua unica possibilità di salvezza è trovare il Graal prima di loro. E, per riuscirci, dovrà rintracciare e seguire una catena d'indizi lasciata dal suo illustre antenato, Thomas Malory. Ma la sfida più grande che attende Arthur è la natura stessa del potere del Graal. Un potere che risale all'origine dell'universo, un potere che va oltre la Chiesa, oltre la morte di Cristo, oltre la vita...

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Il libro

Arthur Malory
, fisico con la passione per l'archeologia, viene contattato dal suo amico Andrew Holmes che ha fatto una grande scoperta circa la loro comune passione: il Graal. Tuttavia quest'ultimo viene ucciso, proprio davanti agli occhi di Arthur, prima che possa rivelargli il segreto. Qualcuno infatti è pronto a tutto pur di mettere le mani sull'antiqua reliquia. Perchè? Di chi si tratta? E cosa aveva scoperto di tanto sensazionale Holmes?

Per scoprirlo Arthur inizia ad indagare e la sua ricerca lo conduce al ritrovamento di un antico documento in grado di confermare la sua discendenza da Thomas Malory, celebre autore de Le Morte d'Arthur, e la reale esistenza di Re Artù, anch'egli un Malory. Inoltre il documento contiene le indicazioni per ritrovare Excalibur, la magica spada di Artù, sulla quale sono incise le parole fondamentali per la ricerca del Graal. A quel punto Malory non può più tirarsi indietro e nonostante i pericoli decide di proseguire nella ricerca, aiutato da Claire Pontier, un'affascinante chimica francesce che ha rischiato la propria vita per avvertirlo del pericolo. Insieme riusciranno a trovare la più misteriosa e affascinante reliquia della cristianità?




La ricerca del Graal è uno di quei argomenti che da secoli hanno appassionato studiosi e lettori.
Tanti sono anche i narratori che si sono cimentati con questo argomento, alcuni dei quali hanno ottenuto un grande successo (come Dan Brown con Il codice da Vinci). E del resto il fascino del Graal è proprio legato ai tanti misteri circa la sua reale esistenza, la sua natura e la possibile collocazione nel presente, che autorizzano chiunque a fantasticare e fare supposizioni più o meno attendibili. Con Il calice della vita Glenn Cooper offre la sua personale visione della storia, rispondendo proprio alle tre domande che da secoli rendono questo mistero uno dei più affascinanti di sempre. E per farlo utilizza tutta la stoffa del romanziere, costruendo un'avventura dai ritmi serrati che tiene il lettore incollato fino all'epilogo. Un romanzo strutturato con diversi sbalzi temporali, in cui la ricerca diventa il filo comune che unisce personaggi tanto lontani nel tempo.

Una ricerca che riserva diversi colpi di scena e che spinge i protagonisti ad una frenetica corsa contro il tempo, tra Inghilterra, Spagna e Israele (dove tutto è cominciato e dove tutto deve concludersi), braccati da un nemico tanto invisibile quanto pericoloso. L'autore quindi, muovendosi tra fede, storia, scienza e magia, dà vita ad un romanzo avventuroso capace di conquistare i lettori amanti del genere. Un romanzo che per essere apprezzato a pieno deve essere considerato come tale, escludendo quindi possibili rivelazioni clamorose sull'argomento, considerando, come detto, che il fascino di questo mistero è alimentato proprio dalle leggende e dai racconti che da secoli accompagnano la sua ricerca.

SFOGLIA L’ANTEPRIMA




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L’autore

Glenn Cooper è uno straordinario caso di selfmade man. E'nato nel 1953, è cresciuto nella periferia di New York. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia ad Harvard, ha scelto poi di conseguire un dottorato in Medicina. Ha lavorato diversi anni come praticante, negli ospedali, ma gli piaceva anche trascorrere il suo tempo a scavare per trovare reperti archeologici e fu proprio durante uno di questi scavi in Inghilterra che conobbe sua moglie Tessa. Fare il medico però non gli dava l’adrenalina di cui aveva bisogno quindi decise di cambiare e fu così che divenne amministratore delegato di un’azienda di biotecnologie.

In questo periodo iniziò a scrivere sceneggiature nel tempo libero, ma i suoi scritti erano deboli e trovava frustrante non riuscire a venderne una. Decise quindi di iscriversi all’università di Film a Boston senza mai laurearsi, ma seguendo assiduamente i corsi; fondò poi un casa di produzione la “Lascaux Pictures” con un amico avvocato, e finalmente scrissero e produssero il loro primo film: “Long distance” un thriller psicologico premiato al Tribeca film festival del 2005.

Attualmente è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts, ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. La Biblioteca dei Morti è il suo primo romanzo. Vive a Gilford, New Hampshire





Edited by Milea - 1/1/2014, 17:17
view post Posted: 17/11/2013, 11:30     +1Monika Jagaciak, nuovissimo angelo di Victoria's secret, shooting in spiaggia - COFFEE GLAMOUR

Monika Jagaciak, nuovissimo angelo
di Victoria's secret, shooting in spiaggia


Set ai caraibi per la nuova campagna pubblicitaria di Victoria's secret.
Protagonista dello shooting Monika Jagaciak, bellissima modella polacca.


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Edited by Milea - 18/11/2013, 13:44
view post Posted: 14/11/2013, 18:27     +2Di Ilde ce n'è una sola - Andrea Vitali [ebook-PDF] - ANGOLO LETTURA

Di Ilde ce n'è una sola
Andrea Vitali




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Di Ilde ce n'è una sola
Andrea Vitali
Ed.Garzanti
Collana: Narratori moderni
Pagine: 160
Prezzo: € 14,90




In breve

Alla stazione di Bellano c'è trambusto. Il capotreno Ermete Licuti è sceso dal convoglio scortando una passeggera pizzicata senza il biglietto regolare, e senza un quattrino per pagare la multa. Dice che arriva da Milano, che ha fatto il viaggio in corriera, ma che da Varenna ha dovuto prendere il treno a scrocco perché non le bastavano i soldi. Ligio alle norme, il capotreno non sente ragioni e la consegna al capostazione, Amilcare Mezzanotti, che protesta vivacemente. Ma il regolamento parla chiaro, la faccenda tocca a lui sbrogliarla. E così adesso il povero capostazione si trova lì, nel suo ufficietto, con davanti Marta Bisovich. Bella, scura di carnagione, capelli corvini, dentatura perfetta, origini triestine, italiano stentato ed esotico. Siamo nel luglio del 1949, e sul lago di Como, in quel di Bellano, tira un'aria effervescente di novità. Ci sono in ballo le elezioni del nuovo sindaco, e le varie fazioni si stanno organizzando per la sfida nelle urne. Su tutte, la Dc, fresca dei clamorosi successi alle politiche del '48, attraversata ora da lotte intestine orchestrate dall'attuale vicesindaco Amedeo Torelli, che aspira alla massima carica ed è disposto a giocare tutte le sue carte, lecite e anche non. La bella e conturbante Marta, invece, ha altre aspirazioni. Le basterebbe intanto trovare un posto dove poter ricominciare a vivere, e questo è il motivo per cui ha deciso di puntare le sue ultime chance sulla ruota di Bellano.

Un ritrovamento fortuito, un marito sospettoso, una moglie giovane e disinibita dal caratterino pieno di aghi.

«Con la Ilde bisognava andarci piano. Sempre avuto un bel caratterino, per un niente aveva la berretta in piedi.»

«Chapeau a Andrea Vitali, inesauribile tessitore di trame.»
Bruno Quaranta, « La Stampa»


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Il libro

In luglio a Bellano fa un caldo della malora. L'aria è densa di umidità e il cielo una cappa di afa. Eppure l'acqua che scorre rombando tra le rocce dell'Orrido è capace di tagliare in due il respiro, perché è fredda gelata, certo, ma anche perché nelle viscere della roccia il fiume cattura da sempre i segreti, le passioni, gli imbrogli, le bugie e le verità che poi vorrebbe correre a disperdere nel lago, sempre che qualcuno non ne trovi prima gli indizi. Come per esempio una carta d'identità finita nell'acqua chissà come e chissà perché. Brutta faccenda. Questione da sbrigare negli uffici del comune o c'è sotto qualcosa che compete invece ai carabinieri? Alla fine, a sbrogliare la matassa ci pensa Oscar, operaio generico, capace cioè di fare tutto ma niente di preciso, che da sei mesi è in cassa integrazione e snocciola le giornate sul divano con addosso le scarpe da lavoro, con la punta grossa. In quel luglio del 1970, offuscato dal caldo e dalle ombre tetre della crisi economica, armato della sua curiosità ottusa Oscar fa luce sui movimenti un po' sospetti di Ilde, la giovane moglie dal caratterino per niente facile, che forse sta solo cercando il modo di tirare la fine del mese come può.

In Di Ilde ce n'è una sola, Andrea Vitali torna ai fatidici anni Settanta, alle ristrettezze che seguono il boom economico, alle fatiche di far quadrare il bilancio di casa, all'irridente spavalderia di chi invece ce l'ha fatta e crede di aver domato il mondo e l'avvenire. Con l'umorismo spesso salace della sua scrittura, Vitali ci regala un'altra pagina del suo interminabile romanzo lacustre, specchio di vite semplici e reali in cui può riconoscersi ognuno di noi.

SFOGLIA L’ANTEPRIMA




L’autore

Andrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano, sulla sponda orientale del lago di Como, dove vive e svolge la professione medica. Ha pubblicato A partire dai nomi (1994), L'ombra di Marinetti (1995, premio Piero Chiara), L'aria del lago (2001), Una finestra vistalago (2003, premioGrinzane Cavour e premio Bruno Gioffrè), Un amore di zitella (2004), La signora Tecla Manzi(2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella), Il procuratore (2006, premioMontblanc), Olive comprese (2006, premio Alda Merini), Il segreto di Ortelia (2007), La modista(2008, premio Ernest Hemingway), Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello(2009, premio Casanova; premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; premio Campiello selezione giuria dei letterati; finalista premio Strega), Pianoforte vendesi (2009), La mamma del sole (2010), Il meccanico Landru (2010), La leggenda del morto contento (2011), Zia Antonia sapeva di menta (2011), Galeotto fu il collier (2012), Regalo di nozze (2012). Nel 2008 ha ricevuto il premio letterario Boccaccio per l'opera omnia. www.andreavitali.info/




Edited by Milea - 26/12/2013, 20:42
view post Posted: 14/11/2013, 11:35     +1Amori che non sanno stare al mondo - Francesca Comencini [ebook-PDF] - ANGOLO LETTURA

Amori che non sanno stare al mondo
Francesca Comencini






Amori che non sanno stare al mondo
Francesca Comencini
Ed.Fandango
Collana: I Narratori
Pagine: 192
Prezzo: € 15,00




In breve

Il ritratto di due generazioni, il punto che ricuce il dolore, una storia potente in cui i lettori potranno riconoscere i loro amori

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Il libro

Claudia e Flavio si sono amati, a lungo, morbosamente, con la clemenza del tempo che cambia e che passa. Poi tutto è finito, e per lei è stato come mettere qualcuno alla porta nella speranza che si riaprisse di colpo. A cinquant’anni quello che vedono è un mondo alla deriva, come un’isola. Lui ha dentro la furia che dà l’assoluzione, perché vuole andare avanti, tornare a terra; lei è un pozzo profondo nel quale annegare, perché salvarsi vorrebbe dire dimenticare e il ricordo non deve sparire. Il tempo che si concedono non è lo stesso, e forse non solo quello. Flavio incontra Giorgia, basta un attimo tra loro e la pioggia d’estate fa il resto. Lei, con l’energia e la freschezza dei trent’anni, il corpo acerbo di chi non vuole crescere, gli ha indicato la terraferma, e lui, appesantito dalla vita, si è abbandonato alle sue velleità. Claudia e Nina si conoscevano già, ma all’università, divise dal ruolo, dall’età, dall’idea che il rispetto non si sarebbe mai trasformato in amore. Eppure Nina è bellissima, una giovane Chloë Sevigny seducente e meravigliosa, e ora l’abbraccio che tende è famelico, e ha una potenza a cui nessuna donna può sottrarsi. Amori che non sanno stare al mondo è il ritratto di due generazioni, il punto che ricuce il dolore, una storia potente che parla di noi. Francesca Comencini racconta con una scrittura lieve, che si posa sulle cose senza affondare il colpo mai, l’intraducibile equazione dei rapporti che viviamo, e infila le mani nelle pieghe infinite dei suoi personaggi che, sospesi o in movimento, cercano l’amore, lo inseguono e a volte, per paura, lo respingono.


L’autrice

Francesca Comencini è nata a Roma, dove vive. Ha scritto e diretto numerosi film e documentari tra i quali Pianoforte, Le parole di mio padre, Ritratto di Elsa Morante, Carlo Giuliani, ragazzo, Mi piace lavorare – Mobbing, A casa nostra, Lo spazio bianco e Un giorno speciale. Il romanzo Famiglie (Fandango 2011) è stato il suo primo romanzo.





Francesca Comencini racconta il suo libro: un bilancio tra ombre e luci della rivoluzione sentimentale tentata dalle cinquantenni d'oggi.

Cercavamo un modo nuovo di amarci, uomini e donne, rinunciando a schemi vecchi di secoli. Almeno in parte, abbiamo fallito». Francesca Comencini, romana, figlia di Luigi, condivide con la sorella maggiore Cristina la doppia carta d'identità di regista e scrittrice da quando, tre anni fa, ha esordito in narrativa con Famiglie, raccontando assetti e spaesamenti dei legami parentali oggi. Ora è impegnata da due mesi a Napoli sul set di Gomorra, la fiction (tra gli sceneggiatori anche Saviano) che andrà in onda su Sky nel 2014, di cui dirige due episodi. Ma è nel nuovo romanzo, Amori che non sanno stare al mondo che fa i conti con la sua generazione, quella di chi «ha 50 anni oggi» e, nel libro, guardandosi indietro, urla, tra orgoglio e delusione: «Volevamo essere libere, non volevamo essere sole». In scena, una coppia che si sfascia, Flavio e Claudia, 50enni, e due che nascono sulle sue ceneri: Flavio e Giorgia; Claudia e Nina.

La coppia uomo-donna fallisce, ma anche quella tra le due donne non regge.

Quando Flavio e Claudia si lasciano, si mettono entrambi con ragazze di 30 anni. L'amore tra Claudia e Nina potrebbe avere una sua autonomia, ma è asimmetrico per l'età. Le trentenni d'oggi subiscono il contraccolpo della rivoluzione fatta dalle donne della mia generazione. Sono più forti e al tempo stesso più deboli. Per le precarietà di questo tempo sono disposte a cedere parte della loro libertà per un po' di sicurezza. Ma non ho pretese sociologiche, è solo una piccola storia. E dell'amore tra donne volevo parlare come di un amore qualunque.

Dopo film come Mobbing, Lo spazio bianco, Un giorno speciale, tre anni fa l'esordio come scrittrice. Come mai?
Scrivere è da sempre ciò che più mi appassiona, ma la vita prende spesso pieghe che non governiamo. Anche se sono convinta che alla fine siamo quello che facciamo, pure se siamo diversi da quello che sognavamo. Quando giro un film, le fasi che prediligo sono sceneggiatura e montaggio, dove lavoro in completa solitudine.

Lei è tra le fondatrici del movimento Se non ora quando.

Riuscire ad affermare una reale parità è un cammino molto complesso, come dimostrano, all'estremo, i troppi casi di donne uccise dai loro "amanti". Gli uomini dovrebbero rinunciare a parte del loro dominio, le donne a parte della loro sottomissione. Deve pur esistere un anfratto misterioso dell'amore in cui ciò sia possibile.


Edited by Milea - 25/12/2013, 22:04
view post Posted: 8/11/2013, 17:36     +1Il Richiamo del Cuculo - Robert Galbraith (J.K. Rowling) [ebook-PDF] - ANGOLO LETTURA

Un'inedita J.K. Rowling:
la scrittrice parla del suo libro post Harry Potter





L'autrice di Harry Potter ha scritto un libro, Il richiamo del cuculo, dietro lo pseudonimo Robert Galbraith. In questa intervista, J.K. Rowling risponde alle domande su tutta la vicenda.

Perché ha scelto di scrivere un poliziesco e per di più sotto pseudonimo?
J.K. R.: Ho sempre amato i gialli. La maggior parte delle storie di Harry Potter hanno questa caratteristica, ma era da tanto che desideravo scrivere un giallo vero come Il richiamo del cuculo. Riguardo allo pseudonimo, desideravo ardentemente tornare agli inizi della mia carriera di scrittrice cimentandomi in questo nuovo genere. Volevo lavorare senza pressioni e aspettative e avere un giudizio diretto. È stata un'esperienza fantastica e avrei tanto voluto che proseguisse ancora un po'.

La rivelazione della vera identità di Robert Galbraith è stata solo una elaborate campagna marketing?
J.K. R.: In realtà non ho mai desiderato né pianificato questa rivelazione. Non sapevo come fosse accaduto ed ero più delusa che arrabbiata. Quando il giornalista del Sunday Times si è rivolto a noi, ho pensato erroneamente che qualcuno delle televisioni interessate a un adattamento del libro avesse sollevato dei sospetti. Più tardi, quella sera, è emerso che qualcuno di cui non avevo mai sentito parlare aveva rivelato il mio segreto su twitter. Ho trascorso alcuni giorni molto sgradevoli chiedendomi chi della mia piccola cerchia avesse potuto passare l'informazione, né avrei potuto immaginare che il responsabile potesse essere un avvocato dello studio legale da cui mi aspettavo un'assoluta discrezione. Per me è stato un enorme shock e una terribile delusione. Il mio piano era di scrivere sotto pseudonimo per lungo tempo.

Firmerà ancora come Robert Galbraith? Ci saranno altri libri con Cormoran Strike?
J.K. R.: Sì, voglio continuare a scrivere sotto pseudonimo. Ho appena finito il sequel che sarà pubblicato il prossimo anno.

Perché ha scelto il nome Robert Galbraith?
J.K. R.: Ho scelto Robert perché è uno dei nomi che preferisco e Robert F. Kennedy è il mio eroe. Il cognome Galbraith è nato invece per un motivo strano. Da piccola avrei voluto moltissimo chiamarmi Ella Galbraith, non so perché. Ho anche pensato di scegliere lo pseudonimo L. A. Galbraith per la serie di Strike, ma alla fine l'ho scartato. Ero così ossessionata dall'idea che i lettori potessero capire la mia identità che il mio pseudonimo è diventato un personaggio vero e proprio, con tanto di curriculum da ex militare.

Che ricerche ha fatto per scrivere "Il richiamo del cuculo"?
J.K. R.: Ho intervistato militari in servizio e in congedo. Due in particolare sono stati incredibilmente generosi e mi hanno aiutato a scrivere il curriculum per Robert. Così mentre il personaggio di Strike è interamente fittizio, la sua carriera e le sue esperienze sono basate su veri fatti reali. All'inizio del romanzo, Strike è seriamente in crisi. Una delle recensioni che mi è piaciuta di più (prima che Robert fosse smascherato) diceva che il mio eroe affrontava la situazione "con risolutezza invece che con il cliché dell'auto-distruzione". Ho dato a Strike molte delle qualità dei militari di cui sono amica: forza di carattere, humour nero, adattabilità e ingenuità.

Perché l'ha intitolato Il richiamo del cuculo?
J.K. R.: Ho preso il titolo da una poesia di Christina Rossetti. Il titolo contiene anche un riferimento nascosto a un aspetto della trama, ma non voglio rovinare la storia.

Ci racconta qualcosa di più su Strike e il suo rapporto con Robin, che è molto affascinante?
J.K. R.: Il cognome Strike è vero e l'ho trovato in un libretto sulla Cornovaglia. Il nome di battesimo, Cormoran, è insolito ed è motivo di irritazione per lui perché la gente tende a storpiarlo. Strike è un uomo brillante ma ferito che si aggrappa ai pochi principi per lui sacri. Cerca di guadagnarsi da vivere sopportando una condizione fisica che tante persone troverebbero intollerabile.
L'assistente di Strike in questa indagine, Robin, è una precaria che arriva da lui per errore. Robin ha nascosto a tutti il suo desiderio di lavorare con un investigatore privato ed è eccitatissima del nuovo incarico ma il rapporto con Strike all'inizio non decolla.
Robin mi piace quanto Strike. L'ho scritta basandomi sulla mia esperienza di precaria, tanti anni fa a Londra, quando riuscivo a pagare l'affitto tra un impiego e l'altro, lavorando come dattilografa.
Il loro rapporto, con tutte le sue stranezze, si trasforma pian piano in un'amicizia. Mi sono molto divertita a scriverla. Fonte





Edited by Milea - 16/11/2013, 18:17
view post Posted: 7/11/2013, 10:06     La tomba segreta di Priebke scoperta nel cimitero di un carcere - NEWS
CITAZIONE (*stellinat* @ 7/11/2013, 09:51) 


Degna conclusione per un boia:
il carcere a vita e a morte!


Nemmeno Ionesco avrebbe scritto un finale migliore!


E solo un numero a identificarlo...
come gli ebrei nei campi!

view post Posted: 4/11/2013, 17:32     +2Il Richiamo del Cuculo - Robert Galbraith (J.K. Rowling) [ebook-PDF] - ANGOLO LETTURA


Il Richiamo del Cuculo
Robert Galbraith- pseudonimo di J.K. Rowling




Il Richiamo del Cuculo
Robert Galbraith- pseudonimo di J.K. Rowling
Ed.Salani
Collana: Romanzo
Pagine: 464
Prezzo: € 16,90







In breve

Il libro di cui tutto il mondo parla. Primo in classifica in Inghilterra e Stati Uniti con più di 7,5 milioni di copie vendute in una sola mattinata. Quando una top model, celebre e tormentata, precipita dal balcone del suo attico a Mayfair nessuno dubita che si tratti di un suicidio. L’unico a non crederci è suo fratello che decide di rivolgersi a Cormoran Strike per far luce sul caso. Strike è un reduce della guerra in Afghanistan, dove è stato ferito nel corpo e nello spirito, e la sua vita è nel caos.

Il nuovo incarico gli dà un po’ di respiro, ma a caro prezzo: più si immerge nel mondo complesso e spietato della modella, più la vicenda diventa oscura e densa di pericoli…

Ambientato in una Londra ipnotica e ricca di seduzioni, dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell’East End, Il richiamo del cuculo segna l’esordio di una nuova e avvincente serie di gialli e decreta l’ingresso trionfale nella letteratura poliziesca di Cormoran Strike, nella scia di classici come P.D. James e Ruth Rendell.

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Il libro

Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni. Robert Galbraith è uno pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de "Il seggio vacante".


L’autrice

L 'acclamato esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e Il Seggio Vacante. Il sito italiano ufficiale del nuovo libro





Edited by Milea - 16/11/2013, 18:10
view post Posted: 3/11/2013, 11:35     +3Banksy saluta New York: ha tappezzato la città di graffiti - Banksy

Banksy saluta New York:
ha tappezzato la città di graffiti
senza mai essere beccato dalla polizia





Banksy ha salutato New York, dopo un soggiorno di un mese passato a disegnare graffiti e creare opere in giro per la città. L’artista-writer il cui volto è ignoto, è riuscito nel suo intento: tappezzare la città di propri disegni e messaggi, senza essere mai preso dalla polizia e soprattutto senza mai essere riconosciuto e fotografato.

Banksy con questa serie di blitz e performance si è posto all’attenzione del grande pubblico come un protagonista assoluto della scena dell’arte contemporanea. Banksy, ancora una volta, come pochi altri, ha dimostrato di avere un’abilità unica nel mischiare alto e basso, dove il basso sono lo stile di scrittura usato nelle strade e l’alto sono lo stile impeccabile e il messaggio ironico delle opere. L’alto è ovviamente anche il prezzo delle opere vendute ai collezionisti di tutto il mondo per decine e a volte centinaia di miglia di euro.




Banksy ha imparato alla perfezione la lezione di Andy Warhol, facendo uscire l’arte dalle gallerie impolverate e rendendola popolare mischiandola alla vita di tutti i giorni. Ha imparato la lezione di Roy Lichtenstein che come lui partiva da immagini popolari, stravolgendone il significato dopo aver inserito particolari a prima vista insignificanti. E per finire ha compreso la forza della delle parole scritte, parole non solo come corredo di opere, ma come opere esse stesse, come già sperimentato con successo da Lawrence Wiener, uno dei pionieri dell’arte concettuale.



Prima di salutare e tornare nella natia Inghilterra, l’artista ha voluto creare un’ultima opera: un’installazione di lettere gonfiabili posizionata sulla Long Island Expressway, con cui lanciava un messaggio in favore di 5Pointz, uno dei luoghi del distretto del Queens, preferiti dai graffitari della zona, che presto sarà demolito per lasciare spazio a delle nuove palazzine: “Grazie per la vostra pazienza. E’ stato bello. Salvate 5Pointz”, il suo messaggio.





Il progetto dell’artista, chiamato Better Out than In (meglio fuori che dentro) è riuscito in pieno: creare ogni giorno del mese opere al riparo da sguardi indiscreti. Unico giorno di inattività, il 23 ottobre, a causa del serio pericolo di essere fermato dalla polizia.

L’artista ha lasciato la propria impronta in tutti i distretti della città. Sarà ricordato dai newyorchesi per i propri lavori sui muri dei palazzi ma anche per un’opera di bene del valore centinaia di migliaia di dollari: un insignificante dipinto raffigurante una scena pastorale è stato acquistato dall’artista per 50 dollari. Una volta ridipinto con l’aggiunta di un soldato nazista, è stato donato al negozio che vende articoli usati per beneficenza Housing Works. L’oggetto messo all’asta, ha raggiunto la ragguardevole cifra di 615mila dollari.











Edited by Milea - 18/9/2022, 16:15
view post Posted: 31/10/2013, 11:31     +1La torta più costosa al mondo: quattromila diamanti di pura dolcezza - NEWS

Quattromila diamanti di pura dolcezza:
ecco la torta più costosa del mondo



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E' la torta più costosa mai realizzata al mondo. Ben 52 milioni di dollari di pura dolcezza e porta la firma di una delle più famose pasticcerie inglesi, specializzata in autentiche meraviglie. E per questa occasione ha davvero superato se stessa, per un vero trionfo di luce e glam: una torta sia d'alta pasticceria che d'alta gioielleria.

Al di là della glassa, della ghiaccia reale per gli eleganti decori rococò e gli 8 piani sovrapposti gli uni agli altri con notevole maestria e senso dell'armonia, ciò che rende assoltamente unica questa torta creata da «Cake», elegante pasticceria di Chester, in Inghilterra, è il fatto che è stata decorata da ben 4000 diamanti purissimi. Presentata a Liverpool, ha attirato curiosi e stampa di tutto il mondo,assolutamente incantati da una tale meraviglia.

Ovvio, non è la torta del matrimonio deluxe di qualche emiro o ricca ereditiera, ma solo una creazione speciale, per mostrare fin dove possono arrivare creatività e lusso quando si uniscono come in questa occasione. Tutti i diamanti sono stati prima messi in sicurezza e restituiti alla gioielleria che li aveva forniti per l'evento, mentre la torta è stata gustata dai selezionatissimi ospiti dell'evento.


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Fonte






Edited by Milea - 2/11/2013, 14:05
view post Posted: 25/10/2013, 17:12     +1Hikari Kesho: modella nuda e legata a un palo di San Marco - NEWS

Hikari Kesho: modella nuda
e legata a un palo di San Marco



"Falling Angel in S.Marco square"
Nuda per aria a Venezia



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Una modella nuda sospesa su un lampione in piazza San Marco, legata con delle funi tra la Basilica e il Palazzo Ducale. E' il blitz artistico compiuto nottetempo - probabilmente la scorsa estate - nel salotto di Venezia da Hikari Kesho, pseudonimo di un artista padovano, ora finito nella rete. L'artista ha infatti postato il video del backstage intitolato "Falling angel in S. Marco square" sul proprio sito. "Venezia - spiega l'artista - l'ho scelta perché è uno sfondo privilegiato per le mie opere d'arte. Ho fatto cose simili anche in piazza delle Erbe o davanti alla Specola a Padova. Venezia però, è una delle situazioni d'arte più belle al mondo.

VIDEO


Da un paio di anni cercavo di organizzare qualcosa lì e finalmente ci sono riuscito". Le modelle vengono legate seguendo la tecnica dell'antica arte giapponese dello 'Shibari', una forma di legatura molto sensuale il cui il corpo nudo è avvolto da una corda che disegna figure geometriche sulla pelle. "Fortunatamente non abbiamo avuto nessun problema: organizzandomi bene e muovendomi velocemente sono riuscito a fare questa incursione senza bisogno di autorizzazione, che di certo non mi avrebbero mai dato, ed evitando multe e sanzioni" ha concluso Hikari Kesho. Il suo sito www.hikarikesho.com


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Edited by Milea - 30/10/2013, 22:38
view post Posted: 18/10/2013, 09:05     +1Basta piangere! - Aldo Cazzullo [ebook-PDF] - ANGOLO LETTURA

Basta piangere!
Aldo Cazzullo


Storie di un’Italia che non si lamentava





Basta piangere!
Aldo Cazzullo
Ed. Mondadori
Collana: Strade blu
Pagine: 144
Prezzo: € 14,90







In breve

Le nuove generazioni di italiani sono in crisi, le difficoltà economiche le deprimono e la precarietà sembra aver tolto loro la speranza nel futuro. L'impoverimento è reale, la stagnazione pure, ma non è la prima crisi che attraversa il Paese. Gli italiani, si sa, hanno la memoria corta, ma dovrebbero ricordare altre stagioni: il dopoguerra e gli anni Cinquanta, la crisi petrolifera e l'inflazione a doppia cifra dell'inizio degli anni Ottanta. Altre epoche, è vero, altri problemi e altre soluzioni. Qualcosa però dovremmo averla imparata, e sono le storie che racconta Aldo Cazzullo in questo libro.

La forza d'animo e la caparbietà dei nostri genitori e dei nostri nonni, l'ingegno e la fiducia nel futuro di quelli - un'altra generazione di italiani - che senza telefonino e con una televisione in bianco e nero, solo credendo nel proprio lavoro e nelle proprie forze, hanno rialzato un Paese in ginocchio e l'hanno fatto entrare di diritto nel gruppo delle prime potenze mondiali. Senza mai lamentarsi.

Compra l'ebook - Pdf





Il libro

«Non ho nessuna nostalgia del tempo perduto. Non era meglio allora. È meglio adesso. L'Italia in cui siamo cresciuti era più povera, più inquinata, più violenta, più maschilista di quella di oggi. C'erano nubi tossiche come a Seveso, il terrorismo, i sequestri. Era un Paese più semplice, senza tv a colori, computer, videogiochi.
Però il futuro non era un problema; era un'opportunità.»

Aldo Cazzullo racconta ai ragazzi di oggi la storia della sua generazione e quella dei padri e dei nonni, «che non hanno trovato tutto facile; anzi, hanno superato prove che oggi non riusciamo neanche a immaginare.
Hanno combattuto guerre, abbattuto dittature, ricostruito macerie. Hanno fatto di ogni piccola gioia un'assoluta felicità anche per conto dei commilitoni caduti nelle trincee di ghiaccio o nel deserto.
Mia bisnonna sposò un uomo che non aveva mai visto: non era la persona giusta con cui lamentarmi per le prime pene d’amore. Mio nonno fece la Grande Guerra e vide i suoi amici morire di tifo: non potevo lamentarmi con lui per il morbillo. L’altro nonno da bambino faceva a piedi 15 chilometri per andare al lavoro perché non aveva i soldi per la corriera: come lamentarmi se non mi compravano il motorino?». I nati negli anni Sessanta non hanno vissuto la guerra e la fame; ma sapevano che c’erano state. Hanno assorbito l’energia di un Paese che andava verso il più anziché verso il meno. Hanno letto il libro Cuore, i romanzi di Salgari, Pinocchio, i classici. Non hanno avuto le opportunità dell’era digitale, scrivevano lettere e non mail o sms, ma proprio per questo hanno conosciuto il tempo in cui le parole avevano un valore.

Basta piangere! rievoca personaggi, canzoni, film, libri e oggetti di un'Italia che si accontentava di poco: Yanez e Orzowei, il mago Silvan e le piste per le biglie, i Giochi senza frontiere e la Febbre del sabato sera, i miti dello sport e della musica, le mode effimere e i cambiamenti profondi. Attraverso il racconto degli ultimi decenni, Aldo Cazzullo ricostruisce l'inizio della crisi e il modo in cui se ne può uscire: i quarantenni, anziché beccarsi come i capponi di Renzo, si uniscano per cambiare il Paese. E i ragazzi smettano di piagnucolare per qualcosa che ancora non conoscono e che dipende soprattutto da loro: il futuro.

SFOGLIA L’ANTEPRIMA




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L’autore

Aldo Cazzullo (Alba, 1966) è un giornalista e scrittore italiano, editorialista del "Corriere della Sera".
Debutta come giornalista nel 1988 per "La Stampa", dove continua a lavorare fino al 2003, anno in cui inizia la collaborazione con il "Corriere della Sera". Si è occupato di politica italiana ma anche internazionale, seguendo come inviato le elezioni di Bush, Obama, Erdogan, Zapatero e Sarkozy, le Olimpiadi di Atene e Pechino e i Mondiali di calcio in Giappone e Germania. È autore di numerosi saggi, dai primi Il mal francese. Rivolta sociale e istituzioni nella Francia di Chirac (Ediesse, 1996) e I ragazzi di Via Po (Mondadori, 1997) ai recenti successi di I grandi vecchi (premio Estense 2006) L'Italia de noantri. Come siamo diventati tutti meridionali (Mondadori, 2009) e Viva l'Italia (Mondadori, 2010).
Da Viva l'Italia è stato tratto uno spettacolo teatrale che ha avuto repliche e rappresentazioni in tutte le maggiori città italiane. Per lo stesso libro Cazzullo è stato insignito del Premio Nazionale ANPI "Renato Benedetto Fabrizi" 2011.
Aldo Cazzullo non aveva mai pensato di scrivere un romanzo. Fino a quando non si è imbattuto, nella sua città, in una storia che non poteva non essere narrata. Così è nato La mia anima è ovnque tu sia (Mondadori 2011). www.aldocazzullo.it





Edited by Milea - 31/10/2013, 18:00
view post Posted: 18/10/2013, 08:40     +1Marni Metallic 300 flaconi in limited edition - COFFEE GLAMOUR

Marni Metallic
300 flaconi in limited edition



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Tra i profumi autunno inverno 2013-2014 che uniscono il lusso all’eleganza ecco Marni Metallic, limited edition della fragranza Marni.
Si tratta di un omaggio all’oro, celebrato in trecento flaconi numerati e dipinti a mano accompagnati da un biglietto firmato da Consuelo Castiglioni, direttore creativo del brand, disponibili nelle boutique del marchio, alla Rinascente di Milano e sul sito della Casa di Moda a partire da novembre.
Il flacone riprende quello della fragranza originale, con pois trasparenti e un tappo rosso lacca, mentre la fragranza rimane invariata. Un’idea regalo di classe in vista del Natale 2013. Disponibili in pochi punti vendita e sul sito della Maison. Fonte





Edited by Milea - 6/11/2013, 20:00
view post Posted: 17/10/2013, 17:54     +1Tal Peleg , make-up d'artista: la palpebra si trasforma in tela - NEWS

Tal Peleg , make-up d'artista:
la palpebra si trasforma in tela



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La truccatrice israeliana Tal Peleg ha trasformato i suoi occhi in quadri d'autore. Gatti neri che giocano con gomitoli, anatroccoli e cigni coloratissimi che scorazzano in fila indiana, ricami e personaggi del mondo delle fiabe: tutto, disegnato con minuzia sulla palpebra mobile. "Non mi dispiace struccarmi - spiega la make-up artist sui social network - a patto di avere una buona foto che documenti la mia creazione".


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Edited by Milea - 18/10/2013, 22:46
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