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view post Posted: 14/6/2013, 16:46     +1Mike Olbinski: time-lapse mozzafiato di una tempesta in Texas. VIDEO - Video

Mike Olbinski: time-lapse
mozzafiato di una tempesta in Texas




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Il fotografo Mike Olbinski ha realizzato questo splendido video in time-lapse che mostra un enorme tempesta rotante con struttura complessa e movimento attivo. La tempesta è stata avvistata il 3 giugno 2013, nei pressi di Booker, Texas.


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Edited by Milea - 14/6/2013, 19:37
view post Posted: 15/5/2013, 14:43     +1Iggle, la maialina che si crede un agnello - Animals

Iggle, la maialina che si crede un agnello


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Vita dura quella di Iggle, una maialina vittima di episodi di bullismo da parte degli altri suini. Per questo motivo, i padroni gallesi hanno deciso di trasferirla in un allevamento di ovini e ora la piccola sta crescendo pensando di essere un agnello. Rischiava seriamente di morire perché era stata interrotta l'alimentazione con latte materno dagli altri suini della sua cucciolata. Così a 10 settimane di età è stata trasferita in un ovile nella sua nuova famiglia dove ora vive, giocare e dorme. Iggle, 30 centimetri di lunghezza e che ama arrampicarsi sulle spalle del più grande degli agnelli, sicuramente si sarà ispirata al suo eroe, "Babe", il maialino coraggioso, noto grazie al cinema, che voleva diventare un cane pastore.


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Edited by Milea - 26/5/2013, 00:56
view post Posted: 10/5/2013, 17:34     +1Aleppo, il ribelle con il fiore nel kalashnikov - NEWS

Aleppo,
il ribelle con il fiore nel mitragliatore




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Una foto che sembra contrastare con il clima di guerra in Siria. Mostra un ribelle alle prese con il suo mitragliatore. Fin qui niente di nuovo se non fosse per il fiore che spunta sul suo kalashnikov.


view post Posted: 25/4/2013, 10:46     +225 April 2013: Ella Fitzgerald commemorated by Google doodle - I doodle

25 April 2013: Ella Fitzgerald
commemorated by Google doodle


Jazz singer recorded more than 200 albums,
won 13 Grammys and recorded
with many of the great figures of the era





Ella Fitzgerald, who would have been 96 on 25 April, had a career that spanned six decades and was known as 'the queen of jazz'.
Ella Fitzgerald, whose great vocal range and perfect pitch won her the monikers 'the first lady of song' and 'the queen of jazz', has been commemorated in a Google doodle.

The doodle, which shows the American singer performing on stage, is published on what would have been her 96th birthday. Fitzgerald was born on 25 April 1917 and died on 15 June 1996 at the age of 79.


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In a career that spanned six decades, Fitzgerald recorded with other great figures including Duke Ellington, Count Basie and Louis Armstrong. Her repertoire included jazz, show tunes, bossa nova and opera.

Recording more than 200 albums – with sales of 40m – and winning 13 Grammy awards, she is best known for her series of Songbook albums, celebrating songwriters such as Ellington, Cole Porter and the Gershwins.

Her rise to fame was spurred by regular guest appearances on several major US TV shows, including the Bing Crosby Show, the Frank Sinatra Show, the Ed Sullivan Show, the Tonight Show, the Nat King Cole Show, the Andy Willams Show and the Dean Martin Show.
In 1987, US president Ronald Reagan awarded her the national medal of arts. She gave her final concert at New York's Carnegie Hall in 1991.






Edited by *stellinat* - 26/4/2013, 09:07
view post Posted: 25/4/2013, 10:40     +1Christina Reztsova: finale in mutandine e reggiseno - Sport

Christina Reztsova:
finale in mutandine e reggiseno


Lingerie sulla tuta per scommessa


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Christina Reztsova, 16 anni ha vinto i campionati giovanili russi di Biathlon a Murmansk, indossando la lingerie sopra la tuta. Il biathlon è uno degli sport più poplari del Paese e la giovane atleta è già celebre in quanto figlia di Anfissa Reztsova, tre volte campionessa olimpica nello stesso sport. La spiegazione di Christina al suo gesto: "Avevo scommesso con i miei compagni che se avessi vinto le qualificazioni avrei fatto la finale in mutandine e reggiseno. E' andata bene. La tuta l'ho dovuta indossare per evitare una squalifica".


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Edited by Milea - 25/4/2013, 22:47
view post Posted: 23/4/2013, 08:47     +1Federica Pellegrini: da nuotatrice a clown - Sport

Federica Pellegrini:
da nuotatrice a clown


"Trova il clown che è in te"




"Trova il clown che è in te". Lo ha chiesto il fotografo Gianluigi di Napoli alla nuotatrice Federica Pellegrini e ad altre 11 testimonial che hanno prestato il proprio volto e il proprio corpo al progetto 'Masks', 50 fotografie sul circo nella fotografia, in mostra alla My Own Gallery in via Tortona, a Milano, sabato 11 e domenica 12 maggio per Mia Art Fair. Il make-up stato realizzato da David Larible, uno dei più famosi clown viventi. Il progetto sostiene l'Aipi, Associazione ipertensione polmonare italiana.


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Edited by Milea - 26/4/2013, 14:47
view post Posted: 11/4/2013, 17:50     +1Stasha Becker: l’incredibile storia di Max e Julian - Animals

Il bimbo e il Terranova: una
foto al giorno per il papà lontano



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Sono amici da sempre, e la mamma, Stasha Becker, ha deciso di fermare i loro momenti più belli in scatti giornalieri che sono diventati un blog. Le immagini vengono puntualmente spedite al papà, ufficiale di Marina, quasi sempre fuori casa. Succede a Whidbey Island, nello stato di Washington. "Stanno insieme tutto il giorno da quando Julian è nato. Max è incredibilmente protettivo nei confronti di mio figlio e fanno lunghe passeggiate insieme. Non prima che Julian gli abbia bisbigliato all'orecchio gli ordini da seguire", cosi la signora Becker racconta l'incredibile rapporto tra di loro.



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Edited by Milea - 11/4/2013, 19:24
view post Posted: 2/4/2013, 12:10     +1Sexonico: Valentina, la bambola gonfiabile che costa 40 mila euro - NEWS

Sexonico: Valentina, la bambola
gonfiabile che costa 40 mila euro


Il sexy toy si riscalda se immerso in acqua calda.
La sua verginità è stata persino battuta all'asta.



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Giovane. Bella. Alta. Può avere i capelli lunghi oppure corti. Può essere in babydoll o avere in mano un manganello e in testa un cappellino con la scritta "Police". Il suo nome? Valentina. La Sexonico, società brasiliana specializzata in sex toys, ha lanciato sul mercato la nuova bambola gonfiabile, la più costosa del mondo. Per trascorrere del piacevole tempo in compagnia di Valentina, servono 33mila sterline (circa 40mila euro).
Anche se l'economia mondiale si trova nel bel mezzo di una crisi di dimensioni epocali, il settore dei sex toys sembra non aver risentito finora del calo di domanda.
Una sensuale Valentina aspetta il suo uomo seduta sul letto in completo intimo. Valentina è l'unica bambola nel suo genere: prima dell'uso se immersa per alcuni minuti in una vasca piena di acqua calda, riesce a simulare la temperatura del corpo umano. All'inizio di marzo la Sexonico, nel corso della prima convention internazionale dedicata alle bambole gonfiabili, ha lanciato un'asta per la verginità di Valentina: il vincitore si è aggiudicato una cena a lume di candela e champagne in un albergo di San Paolo per circa 39 mila euro.
Pur rientrando nella categoria delle bambole sessuali, di gonfiabile Valentina ha ben poco: si tratta di un congegno sofisticato che simula non solo l'aspetto di una donna, ma anche il calore corporeo e le esperienze tattili dello stare avvinghiati a un corpo femminile.


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Edited by Milea - 5/4/2013, 22:09
view post Posted: 28/3/2013, 11:51     +1Come far fruttare la cresta: la pubblicità è nei capelli - NEWS

Come far fruttare la cresta:
la pubblicità è nei capelli


Lo spot sulla testa


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Inventarsi un mestiere, specie in tempi di crisi, non è cosa facile. Ma Gasmy Jospeh, un ragazzone afroamericano di Pompano Beach, Florida, è riuscito a creare un'attività redditizia sfruttando semplicemente... la sua testa. Col nome d'arte di Mohawk Gaz, e con la sua tipica cresta "mohicana", ha deciso di diventare una pubblicità ambulante. Dipingendo sui suoi particolarissimi capelli annunci promozionali di vario tipo. Il successo è stato immediato, con tanto di video diventati virali su Youtube. E adesso sono anche aziende o associazioni di un certo calibro a rivolgersi a lui: come un marchio di cibo organico, o la Florida Atlantic University Comedy Night.






view post Posted: 25/3/2013, 18:44     +1Conclave: fumata bianca E' stato eletto il nuovo Papa - NEWS

Giuseppe Albrizzi:
la croce di papa Francesco è opera mia


Il mondo l’ha fotografata raccontando che fosse realizzata in ferro a simboleggiare il desiderio di una Chiesa povera. Giuseppe Albrizzi, 63 anni, però sa che la croce pettorale indossata da papa Francesco non è di ferro: è d’argento

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VIDIGULFO- Il mondo l’ha fotografata raccontando che fosse realizzata in ferro a simboleggiare il desiderio di una Chiesa povera. Giuseppe Albrizzi, 63 anni, però sa che la croce pettorale indossata da papa Francesco non è di ferro: è d’argento. Chi meglio di lui può essere a conoscenza di certi dettagli? Nessuno, visto che proprio l’artigiano pavese specializzato in oggetti e arredi sacri è colui che ha realizzato la creazione in un laboratorio aperto nella Bassa, in un paese che non rag-giunge i 6mila residenti.
«L’ho riconosciuta subito, non appena il Papa è uscito sul balcone: al collo aveva la mia croce d’argento». Giuseppe Albrizzi, 63 anni, ne parla con emozione nel suo laboratorio di via Manenti a Vidigulfo.

colomba+rovesciata

In mano ne tiene una uguale a quella indossata da Papa Francesco: «L’ha disegnata il mio ex datore di lavoro, Antonio Vedele, e quando nel 1987 ho aperto la mia attività mi ha regalato l’originale da riprodurre. Di croci come quella ne ho fatte tantissime: è una delle più richieste. In media ne realizziamo una trentina l’anno. E’ un oggetto che viene acquistato solo per i vescovi e per i cardinali». E una di queste sue croci è finita nelle mani del nuovo pontefice. «Papa Bergoglio ce l’ha probabilmente dal 1998. L’ha ricevuta in regalo quando era ancora vescovo e da allora non l’ha più lasciata. Chissà quante persone l’hanno toccata e baciata in tutti questi anni. Credo che il pontefice abbia un legame importantissimo legato a questo oggetto. Mi ha meravigliato moltissimo il fatto che non indossasse una croce papale ma la sua da vescovo: una dimostrazione di grande umiltà».

Giuseppe Albrizzi spiega il significato di quella croce in argento: «Rappresenta il buon pastore che va incontro agli umili. Nella parabola Gesù dice: “Io sono il buon pastore, porto la pecora smarrita sulle spalle, nel mio ovile custodisco il gregge”. Il Santo Padre andava sempre in giro con quest’oggetto perchè effettivamente si sente un buon pastore e quando si è trovato a dover scegliere quale croce pettorale indossare, ha scelto la sua, quella che l’ha accompagnato in tanti anni di episcopato». Dal suo laboratorio sono usciti altri oggetti di arte sacra che ora sono indossati da cardinali e vescovi: «Anche il pastorale usato da Bergoglio quando era cardinale l’ho realizzato qui a Vidigulfo. Così come il Calice del Giubile del 2000, dono degli orafi di Milano al cardinale Martini.

Anche la croce pettorale che il cardinal Bertone indossava all’inaugurazione della nuova cattedrale di Fatima è una mia creazione. Ho disegnato e realizzato anche il pastorale del cardinal Ruini». Tutti pezzi particolari di grande significato simbolico: «I miei oggetti devono essere compresi non solo da chi li indossa, ma anche da chi li vede e ne può quindi recepire il significato. Purtroppo oggi in molti non capiscono il simbolismo religioso». Lui ne è diventato un esperto «studiando molto la Bibbia, ma soprattutto da cattolico praticante». E poi ce la tecnica artigiana per realizzare un oggetto del genere: «Prima si crea una sagoma modellando la figura desiderata con la cera per scultori poi, una volta creato il modello originale, viene creato uno stampo in silicone che servirà per la colata d’argento».Fonte

Com’è nata la croce che oggi è la più importante del mondo?

"È stata disegnata dal mio maestro ed ex datore di lavoro, Antonio Vedele, per il quale ho lavorato fino al 1978- racconta l’artigiano pavese -. Sulla base di quel bozzetto, io l’ho realizzata. È stato lo stesso Vedele, nel 1997, quando chiuse il laboratorio di Milano, a regalarmi la creazione da lui realizzata, che io ho cominciato a commercializzare, insieme a molti altri arredi sacri che modello e produco personalmente. Vedele è venuto a mancare nel 1998, ma mi ha lasciato un’eredità di insegnamenti. Gli sono grato per tutto quello che mi ha dato».




Come nasce una croce come quella di Papa Francesco?
«Prima si realizza la fusione a cera persa, quindi viene limata, sbavata, pulita e argentata con un bagno galvanico che può essere realizzato in argento o d’oro. La croce pettorale è nata così».

Qual è il suo significato?

«Il buon Pastore che conduce il gregge e porta un agnello sulle spalle pesa 80 grammi. È importante per il suo significato».

Come sarà arrivata sul petto del Papa?

«È probabile che l’abbia acquistata a Roma o che qualcuno gliel’abbia regalata, trovandola in qualche esercizio commerciale. Fornisco negozi di tutta Italia e non solo. Le mie opere sono in Spagna, Germania, Francia, Belgio, Austria, Polonia».



La sua azienda, fondata oltre trent’anni fa, produce calici, ostensori, pastorali, e anelli vescovili in metallo. Ha prodotto altri oggetti destinati a cardinali e Papi?
«Sarebbe troppo lungo fare l’elenco delle mie creazioni. Posso citare solo le principali: anche il Pastorale usato da Bergoglio quando era cardinale è un mio oggetto. Inoltre, avevo realizzato il Calice del Giubileo del 2000, dono degli orafi di Milano al cardinale Martini. In quell’occasione furono gli orafi milanesi a contattarmi per realizzarlo, sulla base di un disegno da loro creato. Anche la Croce pettorale che indossa il cardinal Bertone è stata disegnata e prodotta da me, così come il Pastorale del cardinal Ruini».

Lei ama molto il suo lavoro. Come ha cominciato?
«A 15 anni, andando nel laboratorio Vedele di Milano, dove cercavano un garzone. Lì ho imparato ad amare un mestiere che non ho più abbandonato. Dal 1978 ho aperto il mio laboratorio e vado avanti».

Con lei lavora suo fratello Giampaolo e un ragazzo.

«È un mestiere difficile da imparare. Ci vogliono diversi anni per essere in grado di saper produrre queste opere. Con noi c’è un ragazzo musulmano, Hosni, che si è innamorato di questa arte. Anche se è importante conoscere la simbologia religiosa, la Bibbia, la Liturgia. Senza queste basi, si rischia di creare oggetti che non hanno alcun un senso».

Con il lavoro che svolge lei sarà di casa in Vaticano.

«No, per niente. Non ho mai incontrato un Papa o un cardinale, un po’ me ne dispiace. Quando, però, vedo in televisione o sui giornali che indossano una mia creazione, sono felice. E lo sono stato ancora di più una settimana fa. Quando il Papa si è affacciato al balcone di piazza San Pietro appena eletto, per me è stato un po’ come essere presente...».


1953358-13
Fonte






Edited by Milea - 8/4/2013, 01:32
view post Posted: 25/3/2013, 17:55     +1Inizio del Conclave, chiusa la Sistina - NEWS

Giuseppe Albrizzi:
la croce di papa Francesco è opera mia


Il mondo l’ha fotografata raccontando che fosse realizzata in ferro a simboleggiare il desiderio di una Chiesa povera. Giuseppe Albrizzi, 63 anni, però sa che la croce pettorale indossata da papa Francesco non è di ferro: è d’argento

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VIDIGULFO- Il mondo l’ha fotografata raccontando che fosse realizzata in ferro a simboleggiare il desiderio di una Chiesa povera. Giuseppe Albrizzi, 63 anni, però sa che la croce pettorale indossata da papa Francesco non è di ferro: è d’argento. Chi meglio di lui può essere a conoscenza di certi dettagli? Nessuno, visto che proprio l’artigiano pavese specializzato in oggetti e arredi sacri è colui che ha realizzato la creazione in un laboratorio aperto nella Bassa, in un paese che non rag-giunge i 6mila residenti.
«L’ho riconosciuta subito, non appena il Papa è uscito sul balcone: al collo aveva la mia croce d’argento». Giuseppe Albrizzi, 63 anni, ne parla con emozione nel suo laboratorio di via Manenti a Vidigulfo.

colomba+rovesciata

In mano ne tiene una uguale a quella indossata da Papa Francesco: «L’ha disegnata il mio ex datore di lavoro, Antonio Vedele, e quando nel 1987 ho aperto la mia attività mi ha regalato l’originale da riprodurre. Di croci come quella ne ho fatte tantissime: è una delle più richieste. In media ne realizziamo una trentina l’anno. E’ un oggetto che viene acquistato solo per i vescovi e per i cardinali». E una di queste sue croci è finita nelle mani del nuovo pontefice. «Papa Bergoglio ce l’ha probabilmente dal 1998. L’ha ricevuta in regalo quando era ancora vescovo e da allora non l’ha più lasciata. Chissà quante persone l’hanno toccata e baciata in tutti questi anni. Credo che il pontefice abbia un legame importantissimo legato a questo oggetto. Mi ha meravigliato moltissimo il fatto che non indossasse una croce papale ma la sua da vescovo: una dimostrazione di grande umiltà».

Giuseppe Albrizzi spiega il significato di quella croce in argento: «Rappresenta il buon pastore che va incontro agli umili. Nella parabola Gesù dice: “Io sono il buon pastore, porto la pecora smarrita sulle spalle, nel mio ovile custodisco il gregge”. Il Santo Padre andava sempre in giro con quest’oggetto perchè effettivamente si sente un buon pastore e quando si è trovato a dover scegliere quale croce pettorale indossare, ha scelto la sua, quella che l’ha accompagnato in tanti anni di episcopato». Dal suo laboratorio sono usciti altri oggetti di arte sacra che ora sono indossati da cardinali e vescovi: «Anche il pastorale usato da Bergoglio quando era cardinale l’ho realizzato qui a Vidigulfo. Così come il Calice del Giubile del 2000, dono degli orafi di Milano al cardinale Martini.

Anche la croce pettorale che il cardinal Bertone indossava all’inaugurazione della nuova cattedrale di Fatima è una mia creazione. Ho disegnato e realizzato anche il pastorale del cardinal Ruini». Tutti pezzi particolari di grande significato simbolico: «I miei oggetti devono essere compresi non solo da chi li indossa, ma anche da chi li vede e ne può quindi recepire il significato. Purtroppo oggi in molti non capiscono il simbolismo religioso». Lui ne è diventato un esperto «studiando molto la Bibbia, ma soprattutto da cattolico praticante». E poi ce la tecnica artigiana per realizzare un oggetto del genere: «Prima si crea una sagoma modellando la figura desiderata con la cera per scultori poi, una volta creato il modello originale, viene creato uno stampo in silicone che servirà per la colata d’argento».Fonte

Com’è nata la croce che oggi è la più importante del mondo?

"È stata disegnata dal mio maestro ed ex datore di lavoro, Antonio Vedele, per il quale ho lavorato fino al 1978- racconta l’artigiano pavese -. Sulla base di quel bozzetto, io l’ho realizzata. È stato lo stesso Vedele, nel 1997, quando chiuse il laboratorio di Milano, a regalarmi la creazione da lui realizzata, che io ho cominciato a commercializzare, insieme a molti altri arredi sacri che modello e produco personalmente. Vedele è venuto a mancare nel 1998, ma mi ha lasciato un’eredità di insegnamenti. Gli sono grato per tutto quello che mi ha dato».




Come nasce una croce come quella di Papa Francesco?
«Prima si realizza la fusione a cera persa, quindi viene limata, sbavata, pulita e argentata con un bagno galvanico che può essere realizzato in argento o d’oro. La croce pettorale è nata così».

Qual è il suo significato?

«Il buon Pastore che conduce il gregge e porta un agnello sulle spalle pesa 80 grammi. È importante per il suo significato».

Come sarà arrivata sul petto del Papa?

«È probabile che l’abbia acquistata a Roma o che qualcuno gliel’abbia regalata, trovandola in qualche esercizio commerciale. Fornisco negozi di tutta Italia e non solo. Le mie opere sono in Spagna, Germania, Francia, Belgio, Austria, Polonia».



La sua azienda, fondata oltre trent’anni fa, produce calici, ostensori, pastorali, e anelli vescovili in metallo. Ha prodotto altri oggetti destinati a cardinali e Papi?
«Sarebbe troppo lungo fare l’elenco delle mie creazioni. Posso citare solo le principali: anche il Pastorale usato da Bergoglio quando era cardinale è un mio oggetto. Inoltre, avevo realizzato il Calice del Giubileo del 2000, dono degli orafi di Milano al cardinale Martini. In quell’occasione furono gli orafi milanesi a contattarmi per realizzarlo, sulla base di un disegno da loro creato. Anche la Croce pettorale che indossa il cardinal Bertone è stata disegnata e prodotta da me, così come il Pastorale del cardinal Ruini».

Lei ama molto il suo lavoro. Come ha cominciato?
«A 15 anni, andando nel laboratorio Vedele di Milano, dove cercavano un garzone. Lì ho imparato ad amare un mestiere che non ho più abbandonato. Dal 1978 ho aperto il mio laboratorio e vado avanti».

Con lei lavora suo fratello Giampaolo e un ragazzo.

«È un mestiere difficile da imparare. Ci vogliono diversi anni per essere in grado di saper produrre queste opere. Con noi c’è un ragazzo musulmano, Hosni, che si è innamorato di questa arte. Anche se è importante conoscere la simbologia religiosa, la Bibbia, la Liturgia. Senza queste basi, si rischia di creare oggetti che non hanno alcun un senso».

Con il lavoro che svolge lei sarà di casa in Vaticano.

«No, per niente. Non ho mai incontrato un Papa o un cardinale, un po’ me ne dispiace. Quando, però, vedo in televisione o sui giornali che indossano una mia creazione, sono felice. E lo sono stato ancora di più una settimana fa. Quando il Papa si è affacciato al balcone di piazza San Pietro appena eletto, per me è stato un po’ come essere presente...».


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Fonte






Edited by Milea - 8/4/2013, 01:34
view post Posted: 18/3/2013, 14:59     +1Inizio del Conclave, chiusa la Sistina - NEWS

Papa: l'anello piscatorio non sarà d'oro


Per gli Stati Uniti arrivato il vicepresidente Joe Biden. L'argentina Kirchner è stata la prima a incontrare Francesco. Polemiche per la presenza del dittatore dello Zimbabwe. Prima della messa di inizio pontificato, domani, riceverà il pallio e l'anello


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Arrivano alla spicciolata, i capi di Stato e di governo. Sono oltre 130 le delegazioni attese domani per la cerimonia di inizio pontificato di Papa Francesco. Molti ne approfittano per incontri bilaterali, a Roma. E' il caso del primo vicepresidente cattolico della storia americana Joe Biden (ma alla Casa Bianca ci fu anche il cattolico John Kennedy). A Roma da ieri sera, ha incontrato tra gli altri il capo dello Stato Giorgio Napolitano. La presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner è arrivata a Ciampino ieri pomeriggio. Ed è stata la prima a essere ricevuta da Bergoglio dopo la sua elezione, nonostante i rapporti tra i due siano sempre stati difficili.

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Un incontro a Santa Marta, la residenza interna al vaticano in cui il nuovo pontefice continua ad alloggiare. Seguìto da un pranzo tra i due. Ben più controversa la presenza a Roma del dittatore Robert Gabriel Mugabe, presidente dello Zimbabwe che è considerato persona non gradita - sia nell'Ue che negli Stati Uniti - e ha il divieto di viaggiare in Europa fatta eccezione per gli "obblighi religiosi". Nelle prossime ore sono attesi, tra gli altri, anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier francese Jean-Marc Ayrault, e il duca di Gloucester, in rappresentanza della cugina, la regina Elisabetta.

La cerimonia di domani: l'anello. La celebrazione di domani, per l'inaugurazione del pontificato, partirà dalla tomba di San Pietro, dove saranno preparati l'anello del pescatore e il pallio, i due segni del ministero petrino. Il pallio sarà consegnato dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran mentre il cardinale primo dell'ordine dei presbiteri, Godfried Daneels, farà una preghiera e il cardinale decano, il primo dell'ordine dei vescovi, Angelo Sodano, gli consegnerà l'anello del pescatore. "Non sarà d'oro", ha precisato padre Lombardi in conferenza stampa. L'immagine è quella di San Pietro con le chiavi.

Prima della messa, alle 8.50, Papa Francesco compirà un lungo giro tra la folla, per consentire a tutti di vederlo e salutarlo. Non si sa ancora se su una jeep o una papamobile. L'ultimo rito, prima della cerimonia, sarà "l'omaggio di obbedienza da parte dei presenti al nuovo papa". Per rendere il rito "un po' semplice", saranno scelti, in rappresentanza di tutto il collegio cardinalizio, "sei cardinali, due per ognuno degli ordini dei vescovi, presbiteri, diaconi", ma ancora non è nota la loro identità.

L'omelia: possibili aggiunte a braccio. Le letture e le preghiere della messa di domani in Piazza San Pietro saranno quelle della giornata in cui viene celebrata, cioè quelle di San Giuseppe che si festeggia appunto il 19 marzo. Il Vangelo sarà 'cantato' in greco. Lombardi ha spiegato che in genere il Vangelo viene cantato in latino e greco, per sottolineare l'unità dei cristiani di oriente e occidente. "In questo caso - ha aggiunto - si è optato per il greco "perché di latino ce n'è già molto". I concelebranti saranno circa 180: tutti i cardinali presenti a Roma, elettori e non.

Tra loro anche i patriarchi, gli arcivescovi maggiori non cardinali, due generali degli ordini religiosi, dei gesuiti e dei francescani. La celebrazione dovrebbe durare due ore, secondo il maestro delle cerimonie. L'omelia sarà in italiano. "Cercheremo di dare il testo che è suo", ha spiegato padre Lombardi. Aggiungendo però che potrebbero esserci parti del discorso pronunciate a braccio. La messa terminerà con un Te deum.

Le altre religioni. Saranno 33 le delegazioni di altre chiese e comunità cristiane presenti alla messa. Per la prima volta il patriarca ecumenico Bartolomeo I parteciperà ai riti dell'inizio di un Pontificato. Tra le altre delegazioni, ha aggiunto padre Lombardi, particolarmente importante è quella ebraica che conta 16 delegati.

Le delegazioni internazionali. Sono 132 le delegazioni dei Paesi e delle organizzazioni internazionali che finora hanno comunicato la loro presenza alla Messa di inizio pontificato di Papa Francesco. La più numerosa sarà quella argentina. Per l'Italia, oltre al capo dello Stato Napolitano, ci saranno Monti e i neopresidenti delle Camere Grasso e Boldrini.

Lo stemma. Papa Francesco ha deciso di conservare lo stemma della sua nomina a vescovo. E conserverà anche lo stesso motto episcopale "Miserando atque eligendo".
Fonte




Edited by Milea - 18/3/2013, 16:07
view post Posted: 3/3/2013, 10:21     +3La tavola e le decorazioni di Pasqua - HOBBY

La tavola di Pasqua in decoupage

Decorazioni fai da te per creare dei fantastici
centrotavola di Pasqua in decoupage





Per dare un tocco di originalità alla vostra tavola di Pasqua e soprattutto per divertirvi a creare delle decorazioni pasquali in decoupage, così originali e simpatiche da realizzare anche insieme ai vostri bambini, ecco alcuni suggerimenti:




Il cestino pasquale


Cosa occorre
Cartoncino piuttosto spesso
Fogli di carta da lettere colorati
Colla
Forbici
Compasso

Come si realizza
Sul cartoncino, con il compasso, disegnate due cerchi concentrici in modo che il primo abbia un diametro non inferiore ai 10 cm e il secondo almeno il doppio. Il cerchio più interno vi servirà come base del cestino e l’altro per le pareti.
A questo punto, disegnate, partendo dalla circonferenza più esterna verso quella interna, dei raggi dello spessore di circa 1 cm e tagliate lo spazio tra un raggio a l’altro. Alla fine, il cartoncino avrà l’aspetto di un piccolo sole con i raggi spessi un centimetro. Sempre utilizzando il cartoncino, realizzate delle striscioline alte un centimetro e poco più lunghe ri-spetto alla circonferenza della base del cestino. Piegate i raggi precedentemente disegnati in modo che risultino in verticale rispetto alla base del ce-stino e fate passare tra l’uno e l’altro le striscioline appena tagliate partendo dal basso e fino ad arri-vare all’estremità del cesto. Per fissarle, usate della colla.

Per il bordo superiore, usate una striscia un po’ più spessa che incollerete sulle altre. Per completare il vostro cestino, usando il cartoncino realizzate il manico. A questo punto, col la carta colorata realizzate dei fiori (o qualsiasi oggetto a tema pasquale, che vi venga in mente) sovrapponendo un foglio sull’altro e completando il tutto con delle foglie. Incollate i fiori lungo le pareti del cestino, lasciate asciugare la colla e... voilà, il vostro cestino è pronto per essere riempito con tante uova colorate.

Pulcini di lana


Cosa occorre
Un gomitolo di lana gialla
Del cartoncino abbastanza spesso
Feltro arancione
Feltro nero
Colla tipo Vinavil
Un compasso
Un ago da lana

Come si realizza
usando il compasso, sul cartoncino disegnate due cerchi con il diametro di circa 6 cm e, all'interno, un forellino della larghezza di circa 2 cm. Tagliate le ciambelle che avrete in questo modo ottenuto (per il buco interno al posto della forbice potrete utilizzare un punteruolo) e procedete alla realizzazione del pon-pon che vi servirà per ottenere il corpo del pulcino. Sovrapponete i due cerchi e, dopo aver srotolato la lana gialla (il filo dovrà essere molto lungo) fatela passare con un ago da lana attraverso il forellino interno su tutta la superficie del cartoncino in modo da ricoprirlo completamente.

A questo punto, con una forbicina da bagno, tagliate la lana lungo la circonferenza esterna infilando la lama tra la lana stessa e il cartoncino. Per evitare, però, che la lana fuoriesca dai cartoncini, bloccatela nel mezzo facendo passare la parte di filo che vi è rimasta tra il cartoncino interno e la lana in modo da creare una matassa legata al centro. Sfilate la ciambella di carta e sistemate il vostro pon-pon aggiustandolo, se serve, con le forbicine in modo da avere una specie di palla di lana.

Procedendo nello stesso modo, realizzate, quindi, la testa (il diametro delle due ciambelle dovrà essere di circa 4 cm e, comunque, più piccolo rispetto a quello del copro) che potrete attaccare al copro usando della colla vinilica. Fate asciugare e procedete alla realizzazione degli occhi (con il feltro nero), il becco e le zampe (con il feltro arancione). Se colla e forbici non fanno proprio al vostro caso, potrete comunque sbizzarrire la vostra casa con decorazioni floreali o meglio, utilizzando gli alimenti, come questo splendido centrotavola realizza-to con punte di asparagi.

Cestino di asparagi: originalità a tavola


Cosa occorre
asparagi: quanti ne bastano per coprire la ciotola
scotch bioadesivo
filo di rafia

Come si realizza
Misura l'altezza e la circonferenza della ciotola di portata (deve avere bordi lisci e regolari). Taglia i gambi degli asparagi, in modo che risultino "alti" quanto la ciotola. Taglia una striscia di scotch bia-desivo lunga quanto la circonferenza della ciotola. Attaccala alla ciotola e poi incollaci sopra gli asparagi, disponendoli uno accanto all'altro. Fissa gli asparagi con filo di rafia. Disponi, a piacere, nella ciotola tante uova sode e servi.


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Fonte






Edited by Milea - 9/3/2014, 10:42
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