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La magia dell’Arcobaleno nelle leggende
La leggenda dell’arcobaleno
(leggenda pellerossa) Gli indiani dell’Ovest conoscono una leggenda che narra come per la prima volto l’arcobaleno spuntò nel cielo. Faceva un caldo soffocante; l’aria calda tremolava sulla prateria arida, i laghi e i fiumi erano secchi e la gente cercava rifugio all’ombra e si lamentava: “Ahimè, finiremo col morire tutti! La selvaggina è fuggita lontano in cerca di acqua. I pesci boccheggiano nel fango”.
Un piccolo serpente squamoso udì per caso quei lamenti; uscì dal suo nascondiglio e, con grande sorpresa di tutti, parlò con voce umana: “Io possiedo grandi poteri magici e posso aiutarvi. Lanciatemi in alto, nel cielo.” “Ma ricadrai giù e morirai”, disse lo sciamano della tribù. “No, non cadrò. Mi attaccherò al cielo con le mie squame e le userò per carpire un po’ di pioggia e di neve per voi. I prati del cielo, forse non lo sapete, sono fatti di ghiaccio azzurro” rispose lo stregone.
Lo stregone non trovò nient’altro da ribattere e, raccolto il serpente, lo arrotolò e lo lanciò nel cielo limpido. Il serpente, volando alto nel cielo, si srotolò crescendo a dismisura, finché il suo corpo non fece un arco sulla Terra e il dorso squamoso giunse a grattare il ghiaccio azzurro. Il ghiaccio si sciolse e la pioggia cadde abbondante. Il corpo del serpente, nello sforzo, cominciò a cambiare colore, dal rosso al giallo, al verde. Era nato l’Arcobaleno.
Joaquín Sorolla y Bastida El arco iris, El Pardo 1907 olio su tela - 62,5 x 91 cm. Madrid, Museo Sorolla
Il ponte dell’Arcobaleno
(leggenda delle tribù degli Indiani d’America)
Proprio alle soglie del Paradiso esiste un luogo chiamato il Ponte dell’Arcobaleno. Quando muore un animale che ci è stato particolarmente vicino sulla terra, quella creatura va al Ponte dell’Arcobaleno. E’ un posto bellissimo dove l’erba è sempre fresca e profumata, i ruscelli scorrono tra colline ed alberi ed i nostri amici a quattro zampe possono correre e giocare insieme. Trovano sempre il loro cibo preferito, l’acqua fresca per dissetarsi ed il sole splendente per riscaldarsi, e così i nostri cari amici sono felici: se in vita erano malati o vecchi qui ritrovano salute e gioventù, se erano menomati o infermi qui ritornano ad essere sani e forti così come li ricordiamo nei nostri sogni di tempi e giorni ormai passati…
Qui i nostri amici che abbiamo tanto amato stanno bene, eccetto che per una piccola cosa, ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto speciale che ha dovuto lasciarsi indietro. Così accade di vedere che durante il gioco qualcuno di loro si fermi improvvisamente e scruti oltre la collina, tutti i suoi sensi sono in allerta, i suoi occhi si illuminano e le sue zampe iniziano a correre velocemente verso l’orizzonte, sempre più veloce.
Ti ha riconosciuto e quando finalmente sarete insieme, lo stringerai tra le braccia con grande gioia, una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso, le tue mani accarezzeranno di nuovo l’amata testolina e i tuoi occhi incontreranno di nuovo i suoi sinceri che tanto ti hanno cercato, per tanto tempo assenti dalla tua vita, ma mai dal tuo cuore. E allora insieme attraverserete il Ponte dell’Arcobaleno per non lasciarvi mai più…
Pieter Paul Rubens Paesaggio con arcobaleno (Landscape with Rainbow) 1636 circa olio su tavola - 135,6 x 235 cm. Londra, Wallace Collection
Come nacque l’arcobaleno
(leggenda popolare)
Tanto tempo fa i colori litigavano furiosamente; ognuno di essi si proclamava di essere il migliore in assoluto, il più importante, il più utile, il favorito.
Il VERDE disse: “Chiaramente il più importante sono io; sono il segno della vita e della speranza. Io sono stato scelto dall’erba, dagli alberi, dalle piante. Senza di me tutti gli animali morirebbero. Guardatevi intorno nella campagna e vedrete che io sono in maggioranza…”
Il BLU lo interruppe: “Tu pensi solo alla terra, ma non consideri il cielo ed il mare! E’ l’acqua la base della vita che viene giù dalle nuvole nel profondo del mare. Il cielo dà spazio, pace e serenità. Senza di me voi non sareste niente.”
Il GIALLO rilanciò: “Voi siete tutti così seri! Io porto sorriso, gioia e caldo nel mondo. Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle. Quando fioriscono i girasoli, il mondo intero sembra sorridere. Senza di me non ci sarebbe allegria.”
L’ARANCIONE si fece largo: “Io sono il colore della salute e della forza. Posso essere scarso, ma prezioso perché io servo per il bisogno della vita umana. Io porto con me le più importanti vitamine. Pensate alle carote, zucche, arance, mango e papaia. Io non sono presente tutto il tempo, ma quando riempio il cielo nell’alba e nel tramonto, la mia bellezza è così impressionante che nessuno pensa più ad uno solo di voi.”
Il ROSSO poco distante urlò: “Io sono il re di tutti voi. Io sono il colore del sangue ed il sangue è vita, è il colore del pericolo e del coraggio. Io sono pronto a combattere per una causa, io metto il fuoco nel sangue, senza di me la terra sarebbe vuota come la luna. Io sono il colore della passione, dell’amore, la rosa rossa, il papavero.”
Il VIOLETTO si eresse in tutta la sua altezza. Era molto alto e parlò con voce in pompa magna: “Io sono il colore dei regnanti e del potere. Re, capi e prelati hanno sempre scelto me perché sono il segno dell’autorità e della sapienza. Le persone non domandano… mi ascoltano ed obbediscono!”
Infine parlò l’INDACO molto serenamente, ma con determinazione: “Pensate a me: io sono il colore del silenzio, voi difficilmente mi notate, ma senza di me diventate tutti superficiali. Io rappresento il pensiero e la riflessione, il crepuscolo e le acque profonde. Voi tutti avete bisogno di me per bilanciare e contrastare, per pregare ed inneggiare alla pace.”
E così i colori continuarono a discutere ognuno convinto di essere superiore agli altri. Litigarono sempre più violentemente senza sentire ragioni. Improvvisamente un lampo squarciò il cielo seguito da un rumore fortissimo. Il tuono e la pioggia che seguì violenta, li impaurì a tal punto che si strinsero tutti insieme per confortarsi.
Nel mezzo del clamore la PIOGGIA iniziò a parlare: “Voi sciocchi colori litigate tra di voi e ognuno cerca di dominare gli altri. Non sapete che ognuno di voi è stato fatto per un preciso scopo unico e differente? Tenetevi per mano e venite con me”. Dopo che ebbero fatto pace, essi si presero tutti per mano. La PIOGGIA continuò: “D’ora in poi, quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo in un grande arco di colori per ricordare che voi vivete tutti in pace. Era nato l’.
Edvard Munch L'arcobaleno (The Rainbow) 1898 olio su cartone - 70 x 72 cm. Oslo, Munch Museum
Edited by Milea - 3/12/2023, 10:59
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