Davanti alla veranda (Dans la véranda), Berthe Morisot, 1884

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view post Posted on 13/1/2024, 15:52     +11   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Berthe Morisot
Davanti alla veranda (Dans la véranda)
Bougival, estate 1884
Firmato ‘Berthe Morisot’ (in basso a sinistra)
olio su tela - 81,2 x 100,2 cm.
Collezione privata


Berthe Morisot realizzò questo squisito ritratto della figlia Julie Manet, la più grande gioia e il fulcro della sua vita personale, nonché il soggetto al centro della sua rivoluzionaria attività artistica, durante l’estate del 1884, quando la bambina aveva cinque anni e mezzo. Dipinto su una scala di grandezza quasi mai vista nell’opera dell’ artista, “Dans la véranda” ritrae Julie seduta nella luminosa terrazza della casa di famiglia a Bougival, mentre esamina, o più probabilmente sistema, alcuni fiori appena recisi. Una grande distesa di vegetazione, resa con tratti eccezionalmente liberi e materici, è visibile attraverso le finestre del loggiato, che si estendono per tutta la larghezza della tela. I tetti delle case vicine emergono al di sopra degli alberi, mentre la finestra a destra riflette una debole immagine dell’interno stesso, dando vita a un complesso gioco di distanze e vicinanze. La luce del sole di mezzogiorno entra in scena, facendo luccicare la vetrata a macchie, catturando i contorni a spirale della brocca di cristallo e facendo risplendere la chioma ramata di Julie di un colore oro pallido.


Gli accostamenti audaci di tinte complementari opposte, i capelli arancioni contro il paesaggio verde ad esempio, sottolineano e aumentano l’illusione dello spazio, mentre il gioco di toni strettamente correlati, come i verdi, i blu e i gialli delicatamente mescolati del giardino, produce l’effetto opposto. “Diviso come un Piet Mondrian dall’inquadratura della finestra e dal piano rettangolare del tavolo, la tela è una delle composizioni più calibrate di Morisot”. (Charles Stuckey)

I dipinti di Morisot che ritraggono la sua unica figlia (quasi cinquanta tele al compimento del dodicesimo anno di età) costituiscono il progetto pittorico più ampio e innovativo di tutta la sua carriera. “La figlia divenne l’ossatura, l’architettura stessa di tutta la sua produzione artistica. La presenza costante di Julie divenne la sostanza e il leitmotiv della sua opera” . (Delphine Montalant)

Piuttosto che affidare l’educazione di Julie alle scuole, Morisot curò il suo sviluppo intellettuale e creativo a casa, assumendo insegnanti di pianoforte e violino per promuovere il suo talento musicale, incaricando Mallarmé di istruirla in letteratura e composizione e insegnandole lei stessa disegno, pittura e storia dell’arte. “Eravamo sempre insieme, io e la mamma” , ricorderà in seguito Julie. “Dipingeva a casa durante il giorno e, quando uscivamo, portava con sé dei quaderni per farmi degli schizzi”.



Nell’opera di Morisot, si vede Julie crescere come in un album fotografico, un effetto di intimità pittorica che riproduce l’esperienza soggettiva dell’artista di coinvolgimento materno nella crescita dell’amata figlia. Non appena Julie superò l’infanzia, Morisot iniziò a ritrarla impegnata in ogni forma di attività creativa indipendente, sviluppando una vita intellettuale e artistica che riecheggiava quella della madre, ma che era in gran parte sua. Da bambina, realizzava Torte di sabbia (Les Pâtés de Sable - Bibi et son tonneau) nel giardino di Bougival; crescendo, leggeva, scriveva, disegnava, cuciva e faceva musica, rimanendo sempre radicata nel calore e nell’intimità della casa. “Davanti alla veranda”trasmette questa nuova capacità creativa in modo sottile ma particolarmente toccante.

L’intensa concentrazione di Julie nell’atto puramente estetico di disporre i fiori, con la testa rivolta verso l’osservatore per sottolineare il suo tranquillo raccoglimento, fa da parallelo al lavoro artistico della stessa Morisot. L’uso del telaio della finestra per strutturare la composizione sottolinea nel contempo il momento preciso dell’atto, mentre la superficie straordinariamente movimentata della tela, senza dubbio ineguagliata fino al tardo Monet o addirittura all'Espressionismo astratto, costituisce un vero e proprio registro del processo pittorico. “L’opera di Berthe legava Julie sempre di più a lei, non solo come prodotto della sua creazione e oggetto del suo sguardo amorevole, ma anche come una sorta di partner nell’arte, l’unica persona con cui poteva condividere al meglio le proprie idee e convinzioni artistiche. L’arte diventa un modo per costruire la propria identità, per coltivare quella di Julie e per unire le due cose in quello che per Morisot è l’essenziale legame familiare”. (Greg Thomas)


Morisot scelse di esporre “Dans la véranda” in tre diverse occasioni, più di qualsiasi altro dipinto della sua opera, a testimonianza dell’alta e duratura stima di cui godeva questa bella e audace composizione. Anche il magnifico “Après le déjeuner”, il più importante contributo di Morisot alla Settima Esposizione Impressionista, (che raffigura una giovane donna seduta sulla stessa veranda di Bougival e allo stesso tavolo di bambù), non fu mai più esposto durante la vita di Morisot. Il quadro fu uno dei cinque dipinti che Morisot presentò all’Exposition Internationale della Galerie Georges Petit nel 1887; lo ripropose nuovamente cinque anni dopo da Boussod & Valadon, nella sua prima mostra personale. La tela fu venduta durante quell’esposizione al noto compositore Ernest Chausson per la straordinaria cifra di tremila franchi: un prezzo record per Morisot all’epoca, che sarebbe stato superato solo una volta nella sua vita, quando lo Stato francese acquistò “Jeune Femme en toilette de bal” nel 1894 per il prestigioso Musée du Luxembourg. Su richiesta di Morisot, Chausson prestò “Dans la véranda” al Salon de la Libre Esthétique di Bruxelles del 1894, al quale l’artista partecipò insieme all’adolescente Julie, e il quadro rimase nella collezione della sua famiglia per più di quarant'anni.


Nel 1896, l’anno successivo alla morte prematura di Morisot, che lasciò Julie orfana a soli sedici anni, “Dans la véranda” fu presentato in una vasta retrospettiva commemorativa presso Durand-Ruel che Julie organizzò con l’assistenza di Degas, Monet, Renoir e Mallarmé. Non meno di ventisei collezionisti prestarono dei dipinti alla mostra, rivelando la dimensione pubblica del successo di Morisot e la visione privata che aveva informato il suo lavoro. Nella sua recensione della mostra pubblicata su Le Mercure de France, il critico Camille Mauclair ha scelto il quadro in questione per un plauso particolare: “Pochi capolavori – ‘Dans la véranda’ (di proprietà di Monsieur Ernest Chausson) e la ‘Jeune femme en robe de bal’ - bastano a garantire che il nome di Madame Berthe Morisot vivrà per le generazioni future, anche se queste dovranno rinunciare al privilegio di apprezzare in prima persona la bellezza e il calore di questa artista e di questa donna straordinaria”. (M.@rt)



 
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