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Paul Gauguin
Due donne delle Isole Marchesi
(Two Marquesians)
1902
Monotipo
32,1 x 50,9 cm
Londra, British Museum
Molti artisti europei alla fine dell'Ottocento hanno cercato ispirazione in culture lontane e alternative a quella europea. Non si trattava soltanto di una ricerca di nuovi soggetti, come era già più volte avvenuto in passato, ma anche di nuovo modi di vivere, di sentire e di esprimersi attraverso l'arte. Il pittore francese Paul Gauguin ha vissuto questo bisogno in maniera molto radicale. Definendosi affetto dalla "malattia della civilizzazione", nel 1891 compiva il suo primo viaggio a Tahiti, dove sarebbe rimasto parecchi anni prima di trasferirsi alle Isole Marchesi. Fece brevi ritorni in Francia, ma sostanzialmente condusse la sua vita lontano, abbandonando moglie e figli. Il contatto con l'affascinante ed esotico contesto lo portò a dipingere nuovi soggetti con una tecnica nuova, ispirata all'arte locale ma anche profondamente influenzata dai movimenti anti-accademci europei dell'Impressionismo e del Post-impressionismo.
Questo ritratto di donne sintetizza molto bene su che cosa fosse basata la ricerca di Gauguin: rifiutando ogni rapporto con la tradizione di rappresentazione mimetico-realistica della realtà, egli ritrova la forza e l'essenzialità della linea e del semplice contrapporsi di chiari e di scuri. Anche la tecnica usata rispecchia questo processo di semplificazione estrema. Il "monotipo" non è una vera e propria incisione, ma una stampa ottenuta da una matrice che non presenta nè tagli né morsure, ma su cui il disegno viene tracciato dall'artista direttamente con pennelli e altri strumenti. Il foglio di carta viene quindi pressato sulla matrice in modo che il disegno vi rimanga impresso. Senza altre aggiunte di inchiostro, se ne traggono, qualche volta, una seconda e una terza copia che diventano sempre più sbiadite. Nel caso di una sola stampa si ottiene un'opera unica proprio come un disegno; da qui il nome "monotipo" (Mar L8v)
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