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Miguel Bosè, ecco “Amo”:
“Celebra l'amore a tutto tondo”
Dopo un silenzio di cinque anni, e una grande voglia di tornare a Sanremo, il cantante di Panamá incide un nuovo album, in spagnolo, in inglese e in italiano. Nel frattempo, nella sua vita sono arrivate due coppie di gemelli: "Grazie a loro ho scoperto davvero cos'è l'amore e ho capito che prima non lo sapevo"
Avviso a Carlo Conti: Miguel Bosè non si offenderebbe se venisse invitato a Sanremo, anche all'ultimo secondo, "io in quei giorni sono libero, non mi costa nulla prendere un aereo. Confesso che ci speravo, avendo un disco in uscita, ma mi hanno detto che il conduttore vuole rock band", scherza o forse no. Di sicuro ha un disco in uscita: si chiama Amo e interrompe un silenzio di cinque anni. In questo periodo non è stato con le mani in mano, tra partecipazioni ad Amici come direttore artistico e l'arrivo di due coppie di gemelli, "grazie ai quali ho scoperto davvero cos'è l'amore, e ho capito che prima non lo sapevo".
Anche per questo l'album ha questo titolo: 12 canzoni in spagnolo e inglese, quattro delle quali sono presenti anche in versione italiana, "un regalo a un Paese che è una gran parte delle mie radici e del mio successo, anche se adesso il 90 per cento della mia attività è focalizzata nelle Americhe". Lui stesso vive a Panama, il luogo ideale per crescere dei bambini, "non succede mai nulla, se vuoi cultura vai a New York, e perdipiù è collegata magnificamente con qualunque Paese, è l'ombelico del mondo dell'aviazione".
Il titolo del disco spiega anche il contenuto: l'amore in ogni senso, da quello per un'altra persona a quello per la cultura ("devo ringraziare il mio Dna, l'avere avuto in casa da bambino una biblioteca e l'essere stato educato a una scuola francese, dove per tradizione si creano liberi pensatori"), si va da ballad a pop raffinato ad accenni dance. Con una canzone politica, Si se puede, che sembrerebbe un omaggio al movimento politico spagnolo Podemos, per cui Bosè palesemente simpatizza, "e invece è un riferimento a tutte le malefatte che hanno potuto fare i nostri governanti incompetenti che hanno svenduto ai privati sanità e istruzione". Ma a proposito di politica, al cantante non è sfuggita l'elezione di Mattarella sul quale resta in attesa, anche se ha notato "che ha un po' la gobba, come Andreotti".
A maggio partirà il tour dal Messico, poi in Europa, "e spero che mi vengano chieste delle date anche in Italia, il tempo c'è. E ho voglia di riconquistare il pubblico italiano, dove sono stato popolarissimo fino a metà degli anni Ottanta, poi ho abbandonato lo stereotipo pop e sono stati alti e bassi".
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