SCI - COPPA DEL MONDO 2014-15, La cronaca e le foto di tutte le gare maschili e femminili

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view post Posted on 21/3/2015, 19:51     +1   -1
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MERIBEL - GIGANTE
Hirscher solleva la 4ª Coppa. Jansrud s'inchina.


L'austriaco, al termine del gigante odierno vinto dal norvegese Kristoffersen.

Marcel Hirscher ha praticamente vinto la quarta Coppa del Mondo consecutiva.

Mancava solo l'aritmetica a sancirlo e nel pomeriggio è arrivata con la rinuncia di Jansrud a prendere il via nello slalom di domani. Nessuno ci era mai riuscito, né Thoeni, né Girardelli, né Zurbriggen, né Maier. Un’impresa considerando questo curriculum da primato puntando solo su due discipline. Certo, ci sono meno combinate rispetto al passato come invece era successo a Stenmark e Tomba, ma lo stesso è una pagina che entra nella storia dello sci. Una continuità straordinaria nonostante una pressione che in Austria è superiore a quella dei calciatori. Ce l’ha fatta nella finale del gigante a Meribel, specialità in cui già da una settimana aveva la coppetta in tasca, nonostante un atteggiamento molto prudente. Non pensava che il diretto avversario, il norvegese Jansrud potesse arrivargli davanti, ma sapeva che doveva arrivare al traguardo e portare a casa punti per respingere l’attacco.


Lo ha fatto con fin troppo zelo, sesto dopo la prima manche e quarto alla fine. Alla fine ha la bellezza di sessanta punti di vantaggio su Jansrud che rinuncia anche a prendere il via nello slalom di domani, specialità che non frequenta da anni se non in combinata, mentre Marcel Hirscher contende ancora il trofeo di specialità a Felix Neureuther. Il norvegese da parte sua, ventiduesimo dopo la prima manche, favorito anche dal fatto di partire per terzo ha disputato una grande seconda discesa, rispolverando quel gran bel gigantista che vinse la medaglia d’argento olimpica nel 2010 ai Giochi di Vancouver e si è piazzato 11°. Una prova di classe pura, giocata tutta sulla continuità d’azione che ha ulteriormente nobilitato la Coppa del Mondo conquistata da Hirscher. Ma il più forte del momento, il più in forma, è senza dubbio il norvegese Henrik Kristoffersen. Dopo una stagione un po’ in crisi, che pareva un assestamento dopo l’esplosione dello scorso anno, il ventunenne vikingo si è svegliato sabato scorso con una grandissima seconda manche del gigante. Domenica ha vinto lo slalom davanti al nostro Razzoli e ieri ha dominato la gara sin dalle prime battute. Nella classifica finale ha preceduto il tedesco Dopfer di 79/100 di secondo e il francese Fanara di 97/100. empre Roberto Nani il migliore degli azzurri, nono a 1”27 da Kristoffersen, ma pare soffrire sempre i finali di gara. Ma bella è stata la prova d’orgoglio di Davide Simoncelli, subito alle spalle del flivignasco, 35 anni, che sta pensando fortemente al ritiro. Undicesimo dopo la prima manche, ha disputato una bella seconda prova a dispetto della malattia autoimmune che gli leva energie che lo affligge da mesi. Più lontano Eisath, 14° che conferma la sua presenza in primo gruppo, e Giovanni Borsotti, 22°
 
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view post Posted on 22/3/2015, 15:04     +1   -1
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MERIBEL - GIGANTE
la regina è Anna Fenninger. Maze terza.


L'austriaca vince la seconda Coppa del Mondo consecutiva.

Leviamoci il cappello davanti a queste due.

La Coppa del Mondo la vince Anna Fenninger, ma Tina Maze si supera ma alla fine nella classifica finale deve cedere 22 punti all’austriaca. Una coltellata. Ma rendiamole onore perché è stata grandissima, anche nel calo di forma e di fiducia dell’ultima parte della stagione ha lottato come una leonessa non regalando nulla all’avversaria. E’ il bello dello sport, quando una cotesa leale si risolve solo all’ultimissimo momento. Si sapeva che in gigante la Fenninger, che si è aggiudicata anche la coppa di specialità come lo scorso anno, era favorita. Ma la Maze deve trovare i motivi di questa sconfitta in qualche passo falso nella stagione, come dopo i Mondiali a Maribor, dove avrebbe dovuto prendere un vantaggio rassicurante ed invece ha raccolto solo uno "zero". Ma davvero tutto si è risolto sull’ultima porta, con la Maze seconda alle spalle della Fenninger alla fine della prima manche. E non era facile con una nuvola posata sulla parte alta della pista. Fra loro c’è Maria Brem, che a sua volta le ha provate tutte per vincere la coppetta.


La giornata delle azzurre era cominciata con grandi promesse. Soprattutto dopo il sorprendente quarto posto della prima discesa di Marta Bassino pur partendo con il numero 21 e la pista ormai rovinata. Questa ventenne cuneese di Borgo San Dalmazzo ha classe da vendere, ma non le si può chiedere ancora continuità. Ma tutti la indicano come il più grande talento della nuova generazione dopo la giovanissima statunitense Michela Shiffrin. Marta alla fine si è piazzata decima, dopo una serie di errori, ma quando riuscirà a mettere ordine lella sua stategia vincerà. Migliore di lei e sesta nella classifica finale Nadia Fanchini, un po’ intimorita dalla scarsa visibilità nella prima discesa, ed è naturale dopo gli infortuni che subito in carriera, ma che nella seconda si è scatenata. Ha accantonato i timori e si è buttata rispondendo d’istinto al suo grande carattere agonistico stabilendo il terzo tempo di manche, superata solo da Fennibnger e Brem. Una prova di quelle che ogni tanto sa sfoderare, come la seconda una settimana fa ad Are. Peccato le manchi continuità, ma quando scia così è davvero difficile batterla. In questa seconda manche partiva per quindicesima, quindi con la pista già segnata, ma è riuscita comunque a spingere anche nelle buche. Complessivamente comunque una buona prestazione della squadra anche per le altre azzurre che aveva conquistato la finale. Manuela Moelgg, dodicesima alla fine, nonostante la cattiva visibilità quando è toccato a lei partire, ha disputato una buona seconda manche. Un po’ meno efficace invece Irene Curtoni, solamente quattordicesima, pure lei condizionata dalla visibilità.Spiace per la caduta di Federica Brignone, quinta dopo la prima manche con una grande discesa alle spalle della Bassino. Ma nella seconda si è trovara fuori dai giochi.
 
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