|
|
|
ADELBODEN - GIGANTE Immenso Hirscher, ma che rimonta Eisath! L'austriaco sbanca il gigante di Adelboden davanti a Pinturault e a un Kristoffersen sempre più in crescita. L'azzurro è sesto: partiva col 25 nella prima manche ed era 20° a metà gara. Benino anche gli altri italiani, malino Neureuther e Ligety, fuori il norvegese Jansrud.
Marcel Hirscher si conferma un grande affamato di vittorie. Non gli basta essere in testa dopo la prima manche per gestire il vantaggio: lui deve aggredire la pista, altrimenti non è soddisfatto. E così la musica non cambia nemmeno ad Adelboden: il classico gigante coincide con l'ennesima vittoria dell'austriaco, che incrementa addirittura il vantaggio accumulato nella prima frazione. Hirscher dunque vince, davanti ad Alexis Pinturault che finalmente conferma di essere un gran talento (+ 1.13) e Henrik Kristoffersen, giovane promessa sempre più in ascesa (+ 1.64). Il podio virtuale dopo la prima manche, però, non aveva la stessa composizione: tra Pinturault e Hirscher, infatti, c'era Felix Neureuther, che incappa però in una serie di problemi e scivola al quinto posto, alle spalle di un bravissimo Fritz Dopfer. La vera sorpresa di giornata - in positivo - arriva da Florian Eisath: l'azzurro, che partiva col pettorale numero 25 ed era 20° al termine della prima manche, è autore di una vera e propria rimonta e si piazza sesto, ottenendo così il suo miglior risultato in carriera. Immediatamente dietro Eisath c'è un deludente Ted Ligety, mai veramente in sintonia col tracciato né nella prima, né nella seconda manche. La sorpresa in negativo, invece, arriva da Kjetil Jansrud: il norvegese, che non è certamente uno specialista della disciplina, si era comunque piazzato bene dopo la prima manche (11°). Nella seconda, tuttavia, esce di pista e così non fa punti, perdendo quindi punti preziosissimi da Hirscher nella classifica generale, in cui è sempre leader l'austriaco, ora con 152 lunghezze di vantaggio. Capitolo a parte, gli italiani. Oltre a Eisath, nella seconda mance erano presenti altri cinque azzurri, di cui quello messo meglio era Roberto Nani, sesto. Nani perde qualche decimo qua e là e slitta al decimo posto, ma sono gli altri azzurri delle retrovie che possono festeggiare per aver ben sfruttato l'ordine di partenza invertito. Massimiliano Blardone chiude 12° (era 16°), Giovanni Borsotti 15° (era addirittura 29°), Manfred Moelgg è bravissimo 17° (era 26°) e infine quello più deludente è Davide Simoncelli, perché era 12° e finisce la gara al 23° posto. Per Hirscher si tratta della quarta vittoria in gigante su cinque.
|
| |