Mario Sironi 1885-1961: novanta opere in mostra a Roma al Vittoriano, Dal 4 ottobre all'8 febbraio

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/10/2014, 17:17     +4   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,021
Reputation:
+25,035
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Mario Sironi 1885-1961: novanta
opere in mostra a Roma al Vittoriano


Dagli esordi all'apocalisse, raccontano uno dei
più grandi maestri del Novecento italiano




Solitudine. 1925



Più di sessant’anni di lavoro, dagli esordi simbolisti (indagati per la prima volta e per la prima volta esposti) al momento divisionista, dal periodo futurista a quello metafisico, dal Novecento Italiano alla pittura murale fino alle opere del secondo dopoguerra per arrivare all’Apocalisse del 1961, raccontano una ricerca che è una lezione di tragedia (cioè di drammaticità, forza e espressività) ma anche di monumentalità (intesa come grandezza, solennità, volume e equilibrio).



Nudo e albero. 1929-1930

Aspetti che Sironi deriva dalla storia (che sente come stratificazione di un tempo eterno e solido, oltre che come incontro col mito) e da quella classicità, che fin da bambino respira nella Roma del Colosseo, dell’Arco di Tito, della colonna Traiana e che lo portano a solidificare la luce, il segno, i volumi e persino i pezzi di carta dei suoi collage futuristi . Non a caso, a Sironi è stato spesso affibbiato l’appellativo di architetto, perché alla base della sua pittura (ma anche della sua scultura e dei progetti per le vetrate) c’è sempre un forte senso di costruzione.

In mostra, capolavori come La lampada (1919), Paesaggio urbano (1920), L’architetto (1922-23) ci introducono in questo immobile e silente mondo sironiano, dove quello che conta non è solo ciò che si vede, ma piuttosto ciò che si pensa. La ragione viene prima del sentimento, la regola e l’ordine sottomettono il caos. Per cui, le deserte periferie con gli scheletri dei gasometri all’orizzonte (forse la serie più conosciuta) o le figure monumentali dai lineamenti riassunti e squadrati (che troveranno largo sfogo negli anni trenta con la magnificenza della pittura murale) non fanno che accentuare il peso di questi pensieri. Per cui, La famiglia (1927-28), ad esempio, trova la sua sacralità nella semplicità austera e pastorale di un’origine primigenia, nei valori di una vita fatta di solidarietà e principi, amore e legame ancestrale con la terra; mentre sulle spalle curve della Solitudine (1925) grava tutto il peso delle linee architettoniche di una scenografia metafisica, delle ombre marcate e di uno stato d’animo che pietrifica la donna in un’attesa senza tempo e senza soluzione.
Anche nell’ultima stagione, quella della Penitente (1945), quella delle figure schierate come ideogrammi su fondi gessosi o argillosi, fino alla già citata Apocalisse (1961), Sironi non risente di alcuna stanchezza creativa, anzi, fino alla fine, nonostante il frammentarsi delle immagini come fossero reperti archeologici, al centro resta l’idea di una monumentalità che però, come fa notare Elena Pontiggia nel suo testo in catalogo, non è più opera della storia ma della natura.

Sironi 1885-1961
Complesso del Vittoriano
dal 4 ottobre all'8 febbraio
per informazioni: www.comunicareorganizzando.it/




Famiglia. 1927-1928



L'architetto. 1922-1923



 
Web  Top
view post Posted on 19/10/2014, 18:09     +4   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,021
Reputation:
+25,035
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Mario Sironi: monumentalità e
delicatezza del maestro del Novecento Italiano





Mario Sironi, Il lavoratore (1936)
olio e tempera su carta intelata cm 329×206 Collezione privata





Mario Sironi, Il molo (1921)
olio su tela, cm 44×57 Collezione privata





Mario Sironi, Il pescatore (1930)
olio su tela, cm 104×90 Banca d’Italia





Mario Sironi, Autoritratto (1909-1910)
olio su cartone, cm 37×44 Collezione privata





Mario Sironi, La lampada (1919 )
olio su carta applicata su tela, cm 96 x 78, Pinacoteca di Brera, Milano





Mario Sironi, La penitente (1945), olio su tela, cm 50×60
MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Collezione Augusto e Francesca Giovanardi





Mario Sironi, Paesaggio urbano (1920)
olio su tela, cm 44×60 Pinacoteca di Brera, Milano






 
Web  Top
1 replies since 6/10/2014, 17:17   150 views
  Share