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Edgar Degas, Donna che si asciuga il piede (1886) Pastello, 54.3 x 52.4 cm Parigi, Musée d'Orsay
Leggiamo negli appunti di Degas:” […] la bestia umana che si è occupata di se stessa, una gatta che si lecca. Finora il nudo è sempre stato presentato in pose che presuppongono un pubblico; invece le mie donne sono gente semplice, onesta che non si occupa d’altro che della propria cura fisica. Eccone qui un’altra: si sta lavando i piedi, ed è come se la si guardasse dal buco della serratura”.
Nella memoria di Valéry, l’artista è ricordato come un misantropo, atteggiamento che viene velatamente confessato in questi appunti. Vedere e osservare l’essere umano con un distacco da anatomista e da zoologo non è tuttavia un atteggiamento così raro nell’ambito della storia dell’arte. Non v’è certo un atteggiamento sentimentale nei quadri “scorticati” che i pittori del Rinascimento avevano eseguito, e che certamente Degas conosceva. Tuttavia, è pur vero che quelli erano studi di anatomia e questi di Degas sono, invece, dei ritratti femminili. I contemporanei avevano rilevato la componente di strenua analisi presente nell’opera del pittore, e i più non l’avevano affatto apprezzata.
La giovane modella ritratta in questo pastello nell’atto di piegarsi per arrivare all’estremità inferiore del proprio corpo, assume una posa disarmonica: i capelli le ricadono disordinatamente sulle gambe e il rosso della chioma ha come sfondo il giallo della poltrona sul fondo della stanza. Una porzione di stipite o di muro, apre la scena che, effettivamente, pare osservata da un punto di vista nascosto alla protagonista. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 17:58
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