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Edgar Degas, L’assenzio Au Café (l'Absinthe) (1875 - 1876) Olio su tela, 92 x 68 cm Parigi, Musée d'Orsay
La tela, intitolata originariamente In un caffè, fu esposta alla seconda mostra degli impressionisti nel 1876. Il soggetto illustra un episodio cittadino e rientra nella rosa dei temi legati alla vita urbana, affrontati da tutti gli impressionisti. Tuttavia l’interpretazione appartata e solitaria che Degas dà della vita all’interno dei cafés è molto distante sia da quella di Manet, che era stato un assiduo frequentatore dei cabarets affollati e festosi di Parigi, sia da quella di Toulouse-Lautrec, che amava ritrarre le sguaiate protagonista del mondo dei piaceri notturni.
Degas nel L’Assenzio dipinge due personaggi seduti uno accanto all'altro, raccolti nella loro solitudine ed emarginazione. Per aumentare il senso di isolamento, il pittore relega le due figure sulla destra e lascia lo spazio centrale della tela alla nuda presenza del tavolo scorciato su cui è abbandonata una bottiglia vuota. Per realizzare il quadro Degas prende come modella l’attrice Ellen Andrée e il pittore e incisore Marcellin Desboutin. Ambedue sono dipinti anche da Manet. Questi fa un ritratto di Marcellin Desboutin in piedi, atteggiato come un perfetto esponente della bohème parigina, mentre Ellen Andrée compare nell’opera di Manet Al caffè, dove l’euforia e la gioia di vivere sono nettamente in opposizione con il senso di silenziosa disperazione che si coglie nello sguardo assente della donna di Degas.
La solitaria bevitrice ha davanti a sé un bicchiere pieno di assenzio, un liquore verdastro, aromatizzato con menta e anice, oggi proibito, ma molto comune intorno alla metà dell’Ottocento. Valéry dirà, a proposito dell’attitudine di Degas di dipingere la solitudine, che il pittore stesso aveva vissuto la maggior parte della sua esistenza quasi senza compagnia, forse proprio a causa di quel “suo sguardo nero [che] non vedeva rosa”. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 22:33
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