|
|
|
Edgar Degas, Madame Jeantaud allo specchio
(1875 circa)
Olio su tela, 70 x 84 cm
Parigi, Musée d'Orsay
Degas sperimenta diversi modelli compositivi che applica al genere del ritratto, che è uno dei temi privilegiati della sua pittura, visitato fin dagli anni giovanili e mai più abbandonato. La pittrice Berthe Morisot raccontava che Degas diceva sempre che “lo studio della natura era insignificante, poiché la pittura è un’arte di convenzione, e che era molto meglio imparare a disegnare da Holbein”.
Il pittore si riferisce spesso ai grandi ritrattisti della tradizione, pur mantenendo fede alla pittura realista. D’altronde, l’arte del ritratto si può considerare come il genere che da sempre ha obbligato a mantenere una certa fedeltà al modello, nonostante le varie interpretazioni che se ne sono date nel corso dei secoli.
Il ritratto di Madame Jeantaud allo specchio, pur possedendo tutta la freschezza di un momento di vita quotidiana strappato dall’intimità di una signora, propone il motivo iconografico del “ritratto allo specchio”. Il suo sguardo si rivolge a noi attraverso il vetro e fissa l’osservatore “ideale” che sta al di fuori del quadro.
Le sue mani stringono un manicotto che avvicina al ventre. La giovane donna è abbigliata di tutto punto e sembra in procinto di lasciare l’appartamento o, al contrario, sembra essere appena rincasata. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 22:38 |
| | |
