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Edgar Degas, Giovani spartane
(1860 - 1862)
Olio su tela , 109 x 154,5 cm
Londra, National Gallery
Tra il 1859 e il 1865 Degas realizza importanti dipinti di storia. A questo genere di pittura lo avevano avviato i suoi primi maestri: Barrias e Louis Lamoche un allievo di Flandrin, il quale, forse, gli trasmette quella sensibilità formalista che è presente nelle prime opere del pittore.
All’inizio degli anni sessanta Degas si confronta con un tema classico: l’educazione delle giovani e dei giovani spartani. Il tema, svolto con estrema sobrietà sia formale che tonale, non è affatto privo di significati didascalici, ed è ancora consono a un’idea di pittura volta all’insegnamento morale attraverso illustri esempi del passato.
Il soggetto raffigura le donne spartane che incitano i giovani alla lotta e sul fondo le madri dei lottatori che assistono alla sfida. L’impostazione compositiva è risolta attraverso una rigida simmetria che ricorda, anche nelle pose bloccate dei corpi, il rigore della pittura neoclassica. I nudi però sono trattati in maniera naturalistica e i volti sono il frutto della ripetizione di un tipo fisionomico, ma sono ritratti eseguiti sul modello, ognuno dei quali si definisce in una differente espressione. Il colore, steso per zone larghe, è un omaggio agli affreschi dei primitive italiani, oltre che alla pittura di Ingres. (M.@rt)
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