Henry Ford Hospital o Il letto volante, Frida Kahlo, 1932

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view post Posted on 2/8/2014, 21:11     +4   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Henry-ford-hospital

Frida Kahlo, Henry Ford Hospital o Il letto volante
(Henry Ford Hospital o La cama volando)
(1932)
Città del Messico, Collezione Dolores Olmedo, Messico



Nel 1930 Fida Kahlo aveva dovuto interrompere una gravidanza per motivi di salute; a Detroit rimase incinta per la seconda volta anche se, in seguito all’incidente, le era stato detto che probabilmente non avrebbe mai potuto portare a termine una gravidanza. La tripla frattura delle ossa del bacino ostacolava la corretta posizione del bambino e un normale parto. Già nel dicembre del 1930 a San Francisco aveva conosciuto il dottor Leo Eloesser, chirurgo di grande fama, ed erano diventati amici. Nel 1931 eseguì il dipinto Ritratto del dottor Leo Eloesser; dietro suo consiglio, all’inizio della gravidanza si affidò alle cure di un dottore dell’Henry Ford Hospital di Detroit.


Ritratto-del-dottor-Leo-Eloesser

Ritratto del dottor Leo Eloesser
(1931)
Olio su fibra dura, 85.1 x 59.7 cm
San Francisco (CA), University of California, School of Medicine



In una lettera al dottor Eloesser, di cui si fidava ciecamente per le questioni riguardanti il suo stato di salute e a cui spesso ricorreva chiedendo consigli, scrisse:” Mi disse che secondo lui sarebbe stato meglio tenere il bambino, invece di abortire che, nonostante la mia pessima condizione fisica, riferendosi il tal modo alla piccola frattura del bacino, della colonna vertebrale ecc… ecc.., avrei potuto avere un figlio senza grosse difficoltà ricorrendo al taglio cesareo. Pensa che sarebbe più rischioso abortire che cercare di avere il bambino?”.
Oltre alle sue condizioni di salute, in questa lettera accennò ad altri problemi, che rendevano sconsigliabile la gravidanza: raccontò che Rivera non desiderava un figlio. Ma prima ancora di ricevere risposta dall’amico medico, decise da sola di tenere il bambino.

Tanto più cocente dev’essere stata per lei la delusione quando, il 4 luglio di quello stesso anno, perse il bambino per un aborto spontaneo. Rimase tredici giorni in ospedale e già durante il ricovero l’artista cominciò a raffigurare l’avvenimento drammatico dell’aborto in un disegno a matita, che utilizzò come modello per il questo dipinto a olio.
Sul quadro è raffigurata la pittrice nuda, in un letto d’ospedale troppo grande rispetto al suo corpo, Sotto l’addome il lenzuolo è intriso di sangue. Sulla pancia ancora ingrossata per la gravidanza la donna tiene con la mano sinistra tre corde rosse, che sembrano vene, ai cui estremi sono legati alcuni oggetti, simboli della sua sessualità e della gravidanza interrotta.

La corda, che si dirama direttamente sopra il bacino appoggiato su una pozza di sangue, diventa un cordone ombelicale alla cui estremità si trova un feto maschile di dimensioni esagerate: è il bambino che ha perso, il “piccolo Diego” che sperava di dare alla luce. A destra, sopra la spalliera del letto, è sospesa una lumaca; stando a una dichiarazione della stessa Kahlo, simboleggia la lentezza dell’aborto. Per il suo guscio protettivo veniva considerate dalle culture indie simbolo del concepimento, della gravidanza e della nascita. Viene collegata alla luna crescente e calante, per il suo tipico movimento di sporgersi e ritirarsi, che rappresenta anche il ciclo femminile e di conseguenza, per antonomasia, la sessualità femminile.

In alto, ai piedi del letto, il modello anatomico color salmone della parte inferiore del tronco umano, come la parte di scheletro in basso a destra, indicano il motivo dell’aborto: le lesioni della colonna vertebrale e del bacino le avevano impedito di portare a termine la gravidanza.
In questo contesto va interpretato anche quel pezzo di macchina collocata in basso. Si tratta presumibilmente di una parte dello sterilizzatore a vapore, molto comune in quegli anni negli ospedali. E’ una parte meccanica, utilizzata come coperchio di contenitori di gas o di aria compressa, per regolare la pressione. Può darsi che Frida Kahlo, durante il ricovero in ospedale, abbia scorto un parallelo tra questo meccanismo di chiusura e la sua muscolatura “difettosa”, che non le permetteva di tenere il bambino nel suo grembo. Stando a quanto dice lei stessa, l’orchidea violetta posta in basso al centro, sarebbe quella portatale in ospedale da Diego Rivera. Il fiore simboleggiava per lei la sessualità e I sentimenti.


Henry-ford-hospital-dett


La piccola figura della pittrice, completamente indifesa, sdraiata sul grande letto davanti alla vasta pianura, ci trasmette una sensazione di solitudine e abbandono che riflette sicuramente lo stato d’animo di Frida Kahlo dopo la perdita del bambino, durante i giorni trascorsi in ospedale.

Quest’impressione viene rafforzata dalla raffigurazione all’orizzonte di un inospitale paesaggio industriale, davanti al quale sembra librarsi il letto d’ospedale. E’ il complesso di Rouge River di Dearborn (Detroit), facente parte della Ford Motor Company. I due pittori lo avevano visitato insieme perché Rivera vi aveva dovuto fare degli studi per il suo dipinto murale “Uomo e macchina” per il Detroit Institute of Art. Il complesso di Rouge River indica la città in cui ebbe luogo il drammatico avvenimento. Simbolo del progresso tecnico, è in netto contrasto con l’umana sorte della pittrice.

Nonostante la pittrice abbia riprodotto con esattezza i singoli motivi, nel complesso della scena ella evitò la raffigurazione realistica. I singoli elementi vennero separate dal loro contest abituale e vennero inseriti in una nuova composizione. La pittrice riteneva più importante rappresentare a sua situazione emotive e condensare l’esperienza da lei vissuta, piuttosto che registrare in modo fotografico una situazione reale. (M.@rt)





Edited by Milea - 14/7/2021, 17:27
 
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