“Preraffaelliti, l'utopia della bellezza”: a Torino i gioielli della Tate Britain, Nel rinnovato Palazzo Chiablese fino al 13 luglio

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view post Posted on 20/4/2014, 17:39     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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“Preraffaelliti, l'utopia della bellezza”:
a Torino i gioielli della Tate Britain


Nel rinnovato Palazzo Chiablese la mostra sull'"utopia della bellezza". Opere che sono entrate nell'immaginario collettivo mondiale e altre meno note per illustrare le idee rivoluzionarie e moderne del gruppo di pittori, che hanno dato vita ad uno dei più noti movimenti artistici del XIX secolo. Fino al 13 luglio



Seducono ed emozionano nonostante non si trovino nel loro luogo d'eccellenza, ma ciò che ancor più colpisce è l'intensità della bellezza creata e conquistata per resistere a epoche, scuole e mode. Sono capaci di trasmettere tutto questo i 70 capolavori della Confraternita dei Preraffaelliti in mostra a Torino, ultima tappa prima di rientrare dopo un tour mondiale che li ha visti passare anche per Tokyo, alla Tate Britain di Londra. Allestita nel rinnovato Palazzo Chiablese, la mostra dal titolo "Preraffaelliti. l'utopia della bellezza", espone alcune opere per la prima volta in Italia, vere e proprie icone come Ophelia di John Everett Millais, L'amata (La sposa) di Dante Gabriele Rossetti, Prendi tuo figlio, Signore di Ford Madox Brown, e i grandi paesaggi romantici della campagna inglese.

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La Confraternita dei Preraffaelliti è stata la corrente artistica, trasposizione pittorica del decadentismo, che trovò spazio nel simbolismo. Formatasi in età vittoriana, precisamente nata nel settembre del 1848, si sviluppa ed esaurisce in Gran Bretagna, in un periodo particolarmente importante sia per la società che per le arti. Andavano affermandosi valori borghesi come la fedeltà al Paese e la fede nel progresso, mentre Johann Heinrich Füssli e William Blake aprivano al romanticismo e Oscar Wilde tracciava la via al decadentismo. Contro l'accademismo della cultura ufficiale il movimento preraffaellita mirava a recuperare attraverso l'arte la semplicità e la purezza, ricche di valori spirituali, dei primitivi, cioè degli artisti precedenti a Raffaello.

Non si trattava di un'imitazione dello stile di quei maestri, ma di seguirne l'aderenza alla natura, alla quale i preraffaelliti riconoscevano un'intrinseca poeticità, aggiungendo un'impronta mistica ed estetizzante. Questo si risolse spesso in un realismo pittorico minuzioso, caratterizzato da una cura estrema del particolare. La tematiche variano tra soggetti letterari o storici, con frequente ricorso a episodi tratti da Dante, Keats, Shakespeare e dai romanzi medievali.

"Credo che siano stati gli unici artisti che guardavano al passato pensando al loro presente, nel senso che per la prima volta abbiamo nella storia dell'arte una pittura che cita se stessa, cita il passato, addirittura il periodo prima dell'umanesimo, con una malizia tutta moderna", spiega il curatore italiano della mostra, Luca Beatrice. Il quadro manifesto è Ophelia, un dipinto famosissimo, una tela di culto anche per la storia della modella Elizabeth Siddal, moglie di Dante Gabriele Rossetti.

"Elizabeth Siddal è stata una figura mitica. Lei era una sartina, incontrata in un negozio, aveva questi capelli rossi lunghi e colpì l'immaginario di diversi pittori a sua volta lei stessa si mise a dipingere diventò poi la donna di Gabriele Rossetti e la sua fine prematura, pare per un suicidio, l'ha elevata a rango di eroina contemporanea", sottolinea Luca Beatrice, che conclude con un invito: "Penso siano da collegare al Gotico moderno che c'è nella moda, nel cinema e nella musica. Mi piacerebbe che questa mostra fosse visitata anche da persone giovani che si nutrono di Gothic-dark, come i Cure, i Bauhaus, i Joy Division, che guardano il cinema di Tim Burton che forse è l'autore gotico più attuale dei nostri tempi, o ai vestiti di Vivienne Westwood di Alexander McQueen".

Per la prima volta con i Preraffaelliti, l'arte si leva dai movimenti avanguardisti per eccellenza come gli Impressionisti e guarda ad una storia più radicata nelle nostre radici, colpisce l'incredibile modernità, sono pittori che visti nel 2014 ancora "fremono".
Notizie utili qui.

















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