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Gustav Klimt
Die Braut (La sposa)
1917-18 (incompiuto)
olio su tela
166 x 190 cm
Collezione privata
Poco prima di morire nel 1918, Klimt lavora sul tema della coppia: oltre a Adamo ed Eva, dipinge La Sposa, il pendant narrativo de La vergine. In esso la fanciulla, sollevatasi infine dal suo letto di sogni, va verso la sua notte nuziale, avanzando con gli occhi chiusi e il capo piegato sull’omero, come in trance.
Nel groviglio dei corpi che si lascia alle spalle si sono aggiunte la figura di un uomo, lo sposo vestito di rosso, e in basso quella di un bambino, fantasia della futura maternità.
Come divisi e dispersi tra le allucinazioni saffiche, nel quadro si trovano tutti e tre i personaggi di una Sacra Famiglia, vestiti anche dei colori della tradizione (l’uomo in rosso mattone, la vergine di azzurro).
Anche se la presenza maschile sembrerebbe indicare che la Vergine/Sposa ha dato infine il volto dell’Altro alle proprie fantasie, la strana figura seminuda a destra è rimasta senza volto e sembra guidare la sonnambula come Hermes guida Euridice verso l'uscita del mondo sotterraneo.
Da uno studio preparatorio sembra che Klimt volesse inizialmente raffigurare un ermafrodita. In un secondo momento preferì orientarsi verso una rappresentazione più ermetica: una figura androgina ma femminile, con le gambe simmetricamente divaricate a rivelare il sesso, che un velo trasparente a motivi fallici copre appena, in una posa “ostetrica” di offerta di sé.
Il desiderio notturno della sposa non assume i tratti dell’altro: lo sposo oscuro non ha altra realtà che quella di essere il doppio “fantasmico” della sposa e cioè, più in generale, una personificazione dionisiaca dell’anima. (M.@rt)
Edited by Milea - 1/9/2021, 20:00 |
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