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Wassili Kandinsky
Tratti neri
1913
Olio su tela
129,4X131,1cm
Solomon Guggenheim Museum - New York
In questa tela del 1913, un anno prima che gli eventi bellici costringessero l'artista a lasciare Monaco, si nota un accostamento di macchie di colore molto vivaci, sulle quali Kandinsky è poi intervenuto con i tratti neri che danno il titolo all'opera.
Questi diventano quindi protagonisti della composizione e sono distribuiti spesso in maniera nervosa, quasi a incidere la superficie pittorica.
In alcuni casi i grafismi servono a dare struttura ai colori; la macchia verde in alto a sinistra, senza l'ossatura grafica sarebbe semplicemente una chiazza di colore verde, mentre la nervatura nera la fa somigliare a un elemento vegetale.
Nella parte sottostante si nota come l'insistenza del nero possa a volte servire per accentuare la forma delle strisce colorate, mentre in altri casi il nero diventa un'implosione dell'azzurro o un suono che si leva dal silenzio del bianco.
Sarebbe interessante seguire l'evoluzione della ricerca grafica di Kandinsky all'interno della sua produzione pittorica.
La ricchezza di inventiva grafica unita a una straordinaria sensibilità nella percezione dei colori, caratterizza infatti anche l'opera che sancisce la nascita dell'Astrattismo, il celebre "Primo acquerello astratto" (1910), dove il segno grafico ci guida alla scoperta della vita ormai autonoma assunta dai colori, che si mescolano creando "serie infinite di mondi nuovi".
Il segno grafico dà forma ai colori anche in tante altre "Improvvisazioni" dove l'intelaiatura grafica dà ordine al quadro, evitando il caos cromatico. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 2/9/2022, 17:33 |
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