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Il silenzio delle città fantasma:
i luoghi abbandonati dall'uomo
Craco, Basilicata. Abbandonata in seguito ad una frana nel 1963, nel 2010 il World monument found ha inserito la cittadina nella lista dei "monumenti da salvaguardare". La bellezza del luogo ha richiamato molti registi che a Craco hanno ambientato i loro film. Tra questi Mel Gibson che nel 2004 l'ha scelta come set per "La passione di Cristo", "Cristo si è fermato a Eboli" di Francesco Rosi e "007-Quantum of Solace" di Marc Forster.
Costruite e poi abbandonate. E' questo il destino delle città fantasma. Dall'Italia alla Namibia, dal Cile agli Stati Uniti sono molti gli agglomerati urbani che si sono svuotati del tutto (o parzialmente) e che oggi spesso diventano mete di turisti curiosi o set cinematografici. Le cause dello spopolamento sono molteplici: dal boom economico alla fine dell'epoca d'oro di industrie e miniere, ma anche in seguito a gravi disastri naturali. Nelle immagini alcuni esempi italiani (e non) di città fantasma.
Abitata sin dall'anno mille, il comune di Roghuni vecchio è stato abbandonatoù
in seguito a una frana che nel 1973 lo rese inagibile
In provincia di Salerno Roscigno Vecchia è diventata una città quasi del tutto disabitata
in seguito a delle frane che agli inizi del '900 hanno distrutto parte della città
Costruita nel mezzo della foresta Amazzonica dal magnate americano Henry Ford che le ha dato il nome, Fordlandia è nata per assicurare alle industrie gli approvvigionamenti di gomma. All'interno della città furono proibiti alcool e tabacco. Lo stabilimento fu abbandonato negli anni '50 in seguito dell'invenzione della gomma sintetica
Da attrazione turistica a città fantasma. E' questa la storia di Varosia, quartiere di Famagosta a Cipro che in seguito alla guerra tra tuco-ciprioti e greco-ciprioti negli ani '70 è stato completamente abbandonato. Oggi al posto dei turisti le spiagge sono affollate da tartarughe marine che qui vengono a riprodursi.
Di epoca medievale, Duecastelli o Dvigrad è un comune dell'Istria ad oggi totalmente
abbandonato. Le rovine e la bellezza del luogo richiamano ogni anno centinaia di turisti
L'isola "nave da guerra". Così era chiamata Hashima, città mineraria giapponese che negli anni '50 divenne la città più densamente popolata del mondo (3450 abitanti per chilometro quadrato). Ma la chiusura dell'azienda di estrazione nel 1974 portò la piccola isola allo spopolamento. Oggi restano solo i ruderi delle vecchie abitazioni.
Kolmanskop è una città abbandonata nel deserto della Namibia. Nei primi anni del '900 la ricchezza di diamanti della zona richiamò qui molti minatori tedeschi che costruirono questo piccolo paese divenuto oggi una meta turistica molto richiesta.
Pyramiden, Norvegia. Venduta da alcuni minatori svedesi all'Unione sovietica, la città è sopravvissuta sfruttando le miniere di carbone presenti nell'area.E' stata poi abbandonata nel 1998
Teatro di un feroce massacro da parte dei nazisti, la popolazione di Oradour-sur-Glane fu sterminata e la città rasa al suolo. In seguito Charles de Gaulle decise di conservare le rovine del paese come memoriale delle violenze subite dai francesi durante la seconda guerra mondiale
Le chiese e le vecchie abitazioni greco ortodosse di Kayakoy in Turchia rendono
il paese un museo a cielo aperto. Abbandonata nei primi del '900 la città è meta di molti visitatori
Prypìjat' è una città ucraina completamente abbandonata dopo l'esplosione nella centrale nucleare di Cernobyl del 1986.Costruita per ospitare i lavoratori della centrale, la città venne evacuata poco dopo l'incidente. Suggestivi i resti rimasti intatti da quasi trent'anni
Come molte altre città americane anche Bodie nella Sierra Nevada è stata costruita durante la corsa all'oro. Nel culmine della suo fulgore ha ospitato circa dieci mila persone con tanto di centrale idroelettrica e un quartiere cinese. Dopo un incendio nel 1932 e con la fine dell'epoca aurea dei cercatori la città ha iniziato a svuotarsi fino a diventare negli anni '60 un parco storico.
Il villaggio di Döllersheim in Austria divenne una base per le esercitazioni militari
naziste e i cittadini furono costretti ad abbandonare le loro abitazioni
La città di Chaitén in Cile è stata ripetutamente evacuata da quando nel 2008 il vulcano
dal quale prende il nome ha ripreso l'attività distruggendo e inondando le abitazioni
Edited by Milea - 25/4/2015, 09:50 |
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