Piet Mondrian, L'albero grigio, L’Aja, Gemeentemuseum

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Milea
view post Posted on 8/1/2014, 12:58 by: Milea     +2   +1   -1
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Il lungo viaggio dalla teosofia a New York

Il realismo, il simbolismo, il luminismo, il cubismo e poi la teosofia...
Ecco il percorso che porta Piet Mondrian a superare ogni slancio narrativo






Il viaggio di Piet Mondrian verso l'astrazione è un lungo percorso che passa attraverso il realismo, il simbolismo, il luminismo ed infine il cubismo. Ma è la teosofia che impregna l'opera del grande maestro olandese e la porta verso una dimensione che supera ogni empito narrativo. La radicalità di Mondrian è frutto anche di una mentalità puritana che depura il linguaggio dell'arte di ogni piacere figurativo. Come si evince dall' intero corpo della sua opera, l'immagine tende sempre più a perdere il puro ricalco delle cose a spostarsi dal mondo esterno verso una interiorizzazione dello sguardo che porta prima l'artista olandese verso l'esito simbolista per poi arrivare alla purezza dell'astrazione.

Piet_Mondriaan

Qui prevale uno sguardo limpido, inizialmente influenzato dall'arte giapponese, ma sostanzialmente invece teso verso l'affermazione della autonomia dell'arte, capace di arrivare ad una sintesi di tutte le arti. Così prende forma lo spiritualismo laico di cui Mondrian si fa sacerdote.

Le teorie del colore di Goethe prima e Kandinsky poi trovano qui una loro completa applicazione ma nello stesso tempo acquistano una originalità, frutto di una impaginazione spaziale e cromatica assolutamente rigorosa, depurata da ogni edonismo figurativo. Mondrian è il grande artista superficialista che utilizza lo spazio pittorico senza allusive profondità e restituisce ai colori una nitida purezza. Etica ed estetica si intrecciano fra loro al servizio di una visione dell' arte che è anche una visione del mondo e che è fondata sulla composizione di linee e rettangoli e sull'uso di pochi colori primari (il bianco, il nero, i tre primari).

Evidente è lo spirito costruttivo del linguaggio astratto di Mondrian, assolutamente diverso da quello di Kandinsky che tende verso una astrazione lirica confinante con la musica. L'architettura è invece il versante su cui si affaccia la superficie pittorica di Mondrian che sembra già profetizzare il landscape dei nuovi spazi urbani americani.

Parigi, Londra e New York sono state le tappe del nomadismo biografico dell' artista. Dalla Francia ha carpito il senso del cubismo e dagli Stati Uniti quello di un neoplasticismo senza confini di genere. D' altronde il contesto culturale della sua provenienza è segnato dalla presenza di Theo van Doesburg e dal sodalizio con molti altri artisti riuniti intorno alla rivista De Stijl.

Il risultato finale della sua ricerca trova le sue prove più mature nel suo soggiorno finale a New York dove anche il tessuto urbano, il ritmo di vita e la musica jazz sembrano costituire la colonna sonora e stereofonica della sua opera.

Lo spazio ormai ha acquistato la massima esposizione di superficie. La tradizione olandese del suo puro-visibilismo trova qui la sua più radicale espressione: cuore sgombro e sguardo limpido. L' arte diventa un processo radicale che si fonda sul valore della semplicità, frutto di scomposizione e ricomposizione, e che evidenzia la cosa mentale della pittura.













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