| Svezia, la quiete dell'arcipelago di Goteborg
A mezz'ora dalla città svedese, una serie di isolette che si raggiungono in traghetto, dove circolano solo biciclette. Un arcipelago a pedali e dove è davvero possibile pernottare... ovunque.
A volte per starsene in pace non occorre andare molto lontano. L'arcipelago meridionale di Göteborg è composto da una dozzina di isolette, comodamente raggiungibili dal centro cittadino con un biglietto urbano di tram oppure con la macchina lungo la serpeggiante Salthomsgatan che porta fino al parcheggio di Saltholmen, poi da lì via mare: i battelli di linea partono con grande frequenza su diversi itinerari, l'unica accortezza è non sbagliare l'imbarco, perché non sempre i battelli toccano tutte le isole.
Göteborg, seconda città svedese per importanza e per abitanti, si trova alcuni chilometri all'interno del lungo estuario del Göta Älv. La sua foce nel mare del Nord è contornata da due gruppi di isolette, l'arcipelago settentrionale e quello meridionale appunto. L'arcipelago settentrionale, la cui isola più grande è Bohus-Björkö, un po' più lontano da raggiungere da centro è meno interessante in quanto abbastanza prevedibile: ci sono locali dappertutto e si circola con le automobili.
L'arcipelago meridionale desta invece maggiore interesse da un punto di vista turistico: chiuso al pubblico fino agli anni '90, in quanto alcune isole erano basi militari, oggi è pienamente godibile per la sua atmosfera un po' retrò, la tranquillità davvero assoluta e i paesaggi di abbacinante bellezza punteggiati di casette gialle o rosse. Su tutte le isole non circolano automobili, si circola dunque in bicicletta o a piedi: forse anche per questo la meta non è molto conosciuta ai turisti stranieri, e solo pochi svedesi hanno scoperto finora la bellezza di questi paesaggi dove il Mare del Nord si vive davvero da vicino. Gli abitanti sono in tutto cinquemila e altrettanti all'incirca sono i turisti che annualmente raggiungono le isole: c'è spazio in abbondanza per tutti e una storica e fondamentale legge svedese, denominata "diritto di vagare" e fortemente connaturata con il paesaggio e lo stile di vita del grande paese nordico, dà a chiunque il diritto di fermarsi una notte e magari piantare una tenda anche su campi di proprietà privata.
La traversata in mare dura in media una mezz'ora, dipende naturalmente da dove si è diretti. La prima isola che si incontra è Asperö, un'isoletta pittoresca con una collinetta panoramica, una spiaggia per i bagni nella stagione più calda, un piccolo museo di storia locale e una fattoria che può essere visitata. Un po' in secondo piano resta l'isola di Brännö, già un centro di una certa consistenza con i suoi 800 abitanti. E' l'isola che più si è dedicata allo sviluppo di attività agricole, ma è anche patria di marinai, capitani e uomini di mare. Qui si può trovare da mangiare, da dormire, qualche negozio un ufficio postale e naturalmente un noleggio di biciclette. D'estate vi si tiene un festival di tipiche ballate antiche, in memoria del compositore Lasse Dahlqvist che nacque qui e immortalò la sua terra in celebri ballate nordiche.
L'isola al centro dell'arcipelago meridionale si chiama Styrsö ed è anche la più grande, con ben quattro villaggi, negozi, caffè, bed & breakfast e ristoranti. E' ideale anche per la pesca oltre che per le passeggiate sui roccioni a picco che donano prospettive uniche sulle isole. Nel XIX secolo l'alta società di Göteborg scoprì quest'isola che divenne così di moda: vennero costruite per passare le vacanze estive alcune belle dimore in legno circondate da giardini, con l'immancabile alto palo su cui svetta la bandiera svedese gialloblù. Styrsö è unita con un alto ponte, che fa faticare chi arranca sui pedali, a Donsö, un'isoletta di pescatori e di compagnie di navigazione: ce ne sono almeno una decina. Pittoresco ed animato il porto, vero centro dell'attività dell'isola.
Ritornati su Styrsö a pochi passi dall'attracco dei battelli di Skäret, tra poche case di villeggiatura immerse nel verde e qualche magazzino di pescatori sulla riva spicca un edificio tipico di legno giallo, che ospita una piccola locanda di due piani dal nome un po' retrò di Pensionat Styrsö Skäret di sole 13 camere dall'atmosfera genuina con mobili di pregio, dove i proprietari accolgono personalmente gli ospiti. E' piacevole chiacchierare davanti al caminetto o inforcare una bicicletta per partire alla scoperta dell'isola. La luminosa ed animata sala da pranzo che serve anche la colazione a buffet offre una cucina svedese creativa che richiama intenditori anche dalla città. Fonte
Informazioni Ente Turismo Svezia Tel. 039 9903375 www.visitsweden.com
Edited by Milea - 25/7/2012, 23:59
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