Egitto, il volto dei due gemelli di Antonio e Cleopatra, Sinora si conservava solo l'immagine di Selene, la femmina

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/4/2012, 19:35     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,054
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Egitto, ritrovati
i gemelli di Antonio e Cleopatra



140959726-0bd39fec-de5e-479c-8aba-57e6b3fd9aeb 140959733-355b0a6e-dfb3-486a-a392-04a6e9685471



Hanno finalmente un volto i due gemelli figli del triumviro romano Marco Antonio e di Cleopatra: la coppia regale ebbe infatti tre figli, due gemelli e un maschio. Sinora si conservava solo l'immagine di Selene, la femmina.

Giuseppina Capriotti, egittologa dell'istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico del Cnr ha ora identificato i due gemelli, Alessandro Helios e Cleopatra Selene, in un gruppo scultoreo conservato al museo del Cairo. La scultura è stata trovata in un tempio dedicato ad Hathor, nella città di Dendera in Alto Egitto e mostra un bambino e una bambina che si abbracciano, affiancati da due serpenti.




 
Web  Top
view post Posted on 22/4/2012, 19:15     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,054
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Misteri d’Egitto
I gemelli di Cleopatra



La storia ci raccontava della loro esistenza, ma la loro immagine pareva perduta nel tempo. Alessandro Helios e Cleopatra Selene, i gemelli di Cleopatra


gemellicleopatra




gemellicleopatra1

La storia ci raccontava della loro esistenza, ma la loro immagine pareva perduta nel tempo. Alessandro Helios e Cleopatra Selene, i gemelli che Cleopatra ebbe da Marco Antonio sono stati ritrovati miracolosamente da Giuseppina Capriotti, egittologa dell’Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico del Cnr che ha identificato la loro immagine in un gruppo scultoreo conservato al Museo del Cairo.

“Antonio e Cleopatra ebbero due gemelli e un maschio, chiamato Tolomeo Filadelfo. Dei tre figli, la sola immagine finora nota era quella di Selene, sposa di re Giuba II, rappresentata sul verso di una moneta e in una scultura – spiega la ricercatrice – . I maschi, dopo il suicidio dei loro genitori, ebbero presumibilmente un triste destino, al pari di Cesarione, l’altro figlio che Cleopatra aveva avuto da Giulio Cesare.

Ottaviano Augusto, dopo la conquista dell’Egitto, li fece sfilare durante il trionfo per poi affidarli alla sorella Ottavia minore con apparente magnanimità. Successivamente, dei figli di Antonio e Cleopatra si perdono le tracce dal punto di vista storico e anche artistico”.
Abitudine di famiglia per i giulio-claudi, disfarsi di parenti potenzialmente pericolosi, così sulla loro fine e il conseguente oscuramento iconografico non sembrano esservi molti dubbi.

Il reperto che ha restituito un po’ di giustizia postuma ai due fratelli è stato rinvenuto in un tempio dedicato ad Hathor, nella città di Dendera in Alto Egitto. La scultura, alta circa un metro, mostra un bambino e una bambina che si abbracciano, affiancati da due serpenti.

“Il capo dei bambini è sormontato da due dischi con inciso l’occhio-udjat, identificabili con sole e luna. Il maschio ha dei riccioli corti e una treccia laterale, tipica dei bambini egiziani, la femmina porta un’acconciatura a grandi ciocche raccolte, molto simile a quella di alcune regine tolemaiche, in particolare di Cleopatra – continua Capriotti -.

Lo stile delle figure, in particolare quello delle teste, richiama i modi della cosiddetta scultura greco-egizia. L’opera, che è esemplare nel mostrare l’innovativo dialogo tra cultura egizia ed ellenistica, è stilisticamente affine a un’altra statua rinvenuta a Dendera rappresentante Pakhom, personaggio di alto rango, datata tra il 50 e il 30 a. C”

Pare che la regina avesse un ruolo importante nella decorazione del tempio di Dendera, dove compare in un rilievo monumentale, in abiti faraonici, insieme col figlio Cesarione, cosa che avvalora ulteriormente l’idea che quella scultura rappresenti i due gemelli.

“Nel mito egizio compaiono i gemelli Shu e Tefnet, figli del dio Atum e conosciuti come i suoi ‘occhi’, cioè il sole e la luna. L’abbraccio dei due bambini potrebbe quindi alludere alle notti di plenilunio, quando secondo il mito i due corpi celesti si univano, ma anche con un’eclisse di sole che sarebbe avvenuta durante il riconoscimento dei gemelli di Cleopatra da parte di Marco Antonio. – continua – Fu per questo che i bambini presero i nomi aggiuntivi di Helios e Selene, a indicarne il legame celeste e mitizzarne la nascita gemellare”.
Tutto ciò porta ad una sola conclusione: la scultura è la prima raffigurazione nota di quegli sfortunati bambini di tanto tempo fa.


foto2
Fonte



 
Web  Top
1 replies since 20/4/2012, 19:35   94 views
  Share