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"La garota sono io E quel regalo mi cambiò la vita" "Ero una ragazzina timida Vinicius scrisse un articolo per riconoscermi il merito"
Da Frank Sinatra a Cher, da Madonna a Mina, che nel 1968 la presentò a Canzonissima. Ma anche in Giappone e in Australia. La «Garota de Ipanema», da noi conosciuta come «La ragazza di Ipanema», è celeberrima.
Il merito è di una 17enne, Helô Pinheiro, che 50 anni fa fece «innamorare» Tom Jobim e Vinícius de Morais, innescando quella miccia creativa che avrebbe portato alla composizione del pezzo. Oggi Helô vive a San Paolo , dove, imprenditrice nel settore fashion, sta presentando le sue nuove collezioni di costumi da bagno che, naturalmente, ha battezzato «Garota de Ipanema».
Lei è la garota de Ipanema in carne ed ossa. Può descriverci come è cominciato tutto? «Ogni mattina passavo davanti al bar Veloso di Rua Montenegro, a due passi dalla spiaggia di Ipanema. Vivevo là e da quel bar, che nel 1962 era il ritrovo di artisti ed intellettuali, tutti i giorni due uomini mi fischiavano dietro “Ehi bella, vieni qui”. Scherzavano e, seppur intimidita, ero lusingata e i loro apprezzamenti fecero migliorare la mia “andatura”».
Sapeva chi fossero i due ammiratori? «No. E non lo seppi sino a quando un fotografo che mi aveva fatto degli scatti per la rivista “Senhor”, mi disse: “Helô, ho incontrato al bar Veloso Tom Jobim e Vinícius de Moraes e mi hanno detto che hanno composto una canzone per te”. Non diedi peso alla cosa, fino a quando, tre anni dopo, la canzone non esplose, diventando un successo. E da allora il mito ha continuato a crescere: il bar oggi si chiama “Garota de Ipanema” e la via Rua Vinicius de Moraes».
Come cambiò invece la sua vita? «Moltissimo, ma non subito, perché, nonostante tutti morissero dalla voglia di sapere chi fosse la musa ispiratrice, parecchie ragazze si erano autoattribuite il “merito”. A quel punto fu Vinicius de Moraes a prendere carta e penna e a scrivere un testo poetico alla rivista “Manchete”, svelando che lavera Garota di Ipanema ero io, “con un modo di camminare, muovendo il bacino, simile a quello del samba e la cui formula sfuggirebbe persino ad Einstein”. È stato un privilegio che ancor oggi mi commuove, perché la mia vita è cambiata: prima ero timida, giocavo a pallavolo, dopo sono diventata una celebrità. Tutti cominciarono a cercarmi. Però dal punto di vista finanziario, non cambiò nulla».
All’epoca non si usava andare in tv dietro compenso? «Non lo feci mai. Non ho mai voluto lucrarci perché penso sia stato un regalo quello che mi hanno fatto Tom e Vinicius, e in cambio dei regali non si chiede denaro. Mi sono sempre guadagnata da vivere con il mio lavoro da stilista e da giornalista. Nei prossimi giorni inizieranno due miei programmi, uno sulla tv Band e l’altro, “Essere donna”, che condurrò con la mia figlia più giovane, sulla Fox».
È vero che Tom Jobim le chiese di sposarlo? «Sì, perse la testa per me ma poi fu testimone con sua moglie al mio matrimonio con Fernando Pinheiro, l’uomo con cui vivo dal 1965».
Invece la moglie di Jobim, quando lui morì, le fece causa per il marchio «Garota di Ipanema»... «Sì, per questo mi sono laureata in diritto. Tutti mi dicono che fu assurdo perché la ragazza di Ipanema ero io, ma alla fine siamo arrivate a un accordo».
Mai innamorata di un italiano? «Uno c’era, ma era già sposato». PAOLO MANZO
Edited by Milea - 29/12/2014, 20:13
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