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Pieter Brueghel
Due scimmie, 1562
olio su tavola, 20x23 cm
Berlino, Staatlichen Museen zu Berlin, Preußischer Kulturbesitz, Gemäldegalerie
L’opera è firmata e datata in basso a sinistra “BRUEGEL MDLXII”
In questa tavola di piccole dimensioni, Brueghel raffigura due scimmie incatenate poste sul davanzale di una finestra affacciata sul porto di Anversa, chiaramente riconoscibile. I due animali sono rappresentati di fronte e di profilo. L’anello della catena è in chiara evidenza al centro del ripiano su cui stanno le scimmie. Gusci di noci sono sparsi sul lato destro della composizione.
La tavola è stata variamente interpretata: la condizione di prigionia richiamata dall’arco schiacciato e dalle catene e i gusci di noce sparsi farebbero pensare a un’allusione al proverbio fiammingo che si prende gioco della follia di chi “va dal giudice per una nocciola”.
Le due scimmie avrebbero venduto la propria libertà in cambio del cibo preferito, assaporando la gioia di un momento contro il loro stato di prigionia permanente. Ancora una volta l’artista sottolinea la schiavitù dell’uomo nei confronti del peccato. Il significato della tavola è stato anche interpretato come la raffigurazione delle province fiamminghe schiave del dominio della Spagna. Tuttavia, nessuna di queste ipotesi è dimostrabile con certezza.
La composizione del quadro può essere considerata un primo segno della tendenza successiva dell’artista alla monumentalità della figura. La scimmia sulla sinistra è chiaramente ripresa da un’incisione di Dürer del 1500 circa (Madonna con la scimmia).
Tuttavia Brueghel anche in questo caso reinterpreta l’immagine, conferendo all’animale un’espressione così triste da richiamare caratteristiche quasi umane. L’opera è citata per la prima volta nel 1668 nell’inventario del collezionista Pieter Stevans (Anversa). Fu acquistata nel 1930 a Parigi dal museo di Berlino. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 13:49 |
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