Oliviero Toscani: calendario 2012 “Questo e’ un momento di pene”, Per il Consorzio vera pelle italiana conciata al vegetale di Ponte a Egola

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Milea
view post Posted on 12/1/2012, 15:47 by: Milea     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Toscani, da un genitale all'altro


Dopo quello 2011 dedicato alla vagina, ecco il calendario 2012 tutto sul pene. «Che gli uomini hanno elevato a mito del potere e io riporto al suo semplice ruolo di strumento», spiega l'autore. Divagando in merito su Berlusconi e sul Papa


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«Dalla politica alla religione, dall'economia alle guerre tutto avviene partendo da lì, dai bassifondi». Così Oliviero Toscani, 70 anni il prossimo 28 febbraio, spiega le ragioni del suo nuovo calendario, dedicato al pene e realizzato per il consorzio Vera pelle italiana conciata al vegetale, che raggruppa aziende della conceria pisana. Quello dell'anno scorso era sulla vagina. Il nuovo calendario verrà presentato il prossimo 12 gennaio, all'interno di Pitti Uomo, e saranno presenti Rocco Siffredi, Paolo Crepet, Philippe Daverio e Camila Raznovich.

Un anno fa fu contestato dalle femministe. E quest'anno?
«Sono curioso di vedere se gli uomini si incazzano».

Lei ha già cominciato a provocarli dicendo che i peni fotografati sono di Berlusconi, Obama, Monti e del Papa...
«Tutta colpa di certi giornalisti che per prima cosa mi chiedono di chi sono i peni che ha fotografato. E io rispondo così. Forse perché il Papa può smentire?»

Parlando seriamente.
«Io non so chi sono i possessori dei peni che ho fotografato. Gente anonima, che ha esposto il proprio sesso attraverso un buco di un tavolo. Il calendario mette a nudo un organo che gli uomini si vergognano ad esibire».

Problemi di lunghezza?
«No, i problemi sono altri. La lunghezza è una cazzata maschilista. Come se per scrivere una poesia si guardasse alla lunghezza della penna. Il complesso della lunghezza ce l'hanno gli uomini che non sanno amare. L'ansia di prestazione non è amore».

Allora cosa vuole dire lei con il suo calendario?
«Che tutto si muove dal pene e dalla vagina. Che per gli uomini il pene è simbolo di potere. Di dominio».

A chi si riferisce?
«Gli esempi sono infiniti. Prenda Berlusconi. E' caduto per lo spread, ma anche per un uso eccessivo e esibito del pene. E' caduto per Ruby e le olgettine e non certo per Bersani. E Bossi non ha forse forgiato la Lega e le sue fortune politiche sull’ideologia del celodurismo?”.

Il pene e la religione?
«Rapporto fondamentale. Basti pensare ai preti con le loro tonache. Vestono come le donne ma hanno il pene e spesso praticano l'omosessualità. E la pedofilia nella Chiesa non è il segno anche quello di un rapporto irrisolto con il pene? La sessuofobia religiosa nasce proprio da una sorta di complesso del pene».

Il maschio ama il proprio pene?
«In genere il rapporto è conflittuale. Il maschio ha paura del proprio organo sessuale. Proprio perché crede che il pene sia potere ha paura di averlo moscio».

Crisi di identità?
«Esatto. Cos'è questo luogo comune degli attributi, dell'essere dotato se non l'aspirazione ad avere un pene all'altezza per un ruolo di comando nella società, nella famiglia e nel rapporto ci coppia?».

E il suo calendario?
«Fotografando il pene, facendolo uscire dalla vergogna di esibirlo, lo si rende, come dire?, più normale. Un po' come la penna con la quale un poeta scrive una poesia. Uno strumento». Carlo Giorni




Edited by Milea - 18/1/2012, 07:41
 
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