La frase

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view post Posted on 17/11/2011, 22:11     +1   +1   -1
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La frase



Le parole “comunicano” tra loro stabilendo dei legami di significato; le parole, cioè si articolano tra loro formando delle frasi. La parte della grammatica che analizza le funzioni delle parole dentro la frase, si chiama sintassi.

La frase, o enunciato, è:
1. un insieme ordinato di parole,
2. unite tra loro da legami di significato,
3. compresa tra due segni di punteggiatura,
4. presenta un solo verbo.


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Un insieme di parole



Un elenco di parole non basta a formare una frase.
Es: Una occhio il ha benda pirata sull’.

In questo esempio, le parole, così disposte, non formano una frase perché tra loro manca un preciso ordine. Leggendo il gruppo di parole, tuttavia, si intuisce un possibile significato. Perché diventi una frase è necessario che le parole siano scritte in ordine logico.
Es: Il pirata ha una benda sull’occhio.


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Unite tra loro da legami di significato



L’ordine delle parole non è sufficiente a determinare l’esistenza di una frase: è necessario che ci sia anche un legame di significato.
Es: Spesso voi c’erano mare.

Questo insieme di parole non potrà mai essere articolato in una frase perché non ci sono nessi logici a legare i termini tra loro. Infatti, pur ordinando diversamente l’insieme di parole dell’esempio, non si otterrà una frase.



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Compresa tra due segni di punteggiatura



La frase è un po’ la “cellula” della lingua: oltre ad articolarsi con le altre frasi formando “organismi” più complessi (i testi), ha una propria autonomia di significato.
Il segno di punteggiatura che la separa dalla frase precedente e quello che la chiude costituiscono i suoi “confini”.


Frase


Presenta un solo verbo



Una frase si articola, poi, attorno a un solo verbo.
Es: Il maestro Maurizio conduce la sua lezione con bravura.
Gli alunni lo ascoltano con attenzione.
Sono molto interessati alle sue parole.


Le frasi sono tre perché tre sono i verbi e attorno a ciascuno di essi ruota il significato di ogni singola frase.


Es: Il maestro Maurizio conduce con bravura la sua lezione e gli alunni lo ascoltano con attenzione perché sono molto interessati alle sue parole.
Le frasi sono diventate una sola. L’ introduzione delle congiunzioni ha permesso di sostituire i segni di punteggiatura unendo le tre semplici frasi precedenti in un’unica grande frase.
Questo esempio aiuta a precisare meglio il significato di frase; infatti, è proprio il numero dei verbi che permette di compiere questa distinzione:
• la frase organizzata intorno a un solo verbo è una frase semplice e si chiama proposizione.
• La frase organizzata intorno a più verbi è una frase complessa e si chiama periodo.
Es: Marta beve una tazza di cioccolataFreccia_neraè una proposizione perché si articola intorno a un solo verbo.

Marta entra in casa, accende il fornello, prepara una tazza di cioccolato e la beve con piacereFreccia_nera è un periodo perché si organizza intorno a più di un verbo ( in questo caso sono quattro)


Nel periodo si distinguono più frasi legate tra loro da segni di punteggiatura “lievi” (virgola, due punti, punto e virgola) e da congiunzione. Anche le preposizioni possono contribuire a legare le frasi.
Es: Marta accende il fornello per prepararsi una squisita cioccolata.


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Minimo in due



La proposizione, come in ogni singola frase che costituisce un periodo, è formata da due elementi essenziali intorno ai quali si organizzano tutti gli altri.
Il verbo è la parola che esprime ciò che si dice del protagonista della frase. L’altro elemento è il protagonista stesso della frase.
Es: L’esploratore raggiunse la sorgente

L’esploratore Freccia_nera è il protagonista dell’ azione
raggiunse Freccia_nera è il verbo, esprime l’azione compiuta dal protagonista
la sorgenteFreccia_nera è il complemento della frase

Il verbo prende il nome di predicato perché “predica” cioè “dice, esprime”, l’azione compiuta o subita da parte del protagonista oppure un suo modo di essere.
Il protagonista della frase si chiama, soggetto.

Soggetto e predicato sono gli elementi essenziali della frase: in pratica il “minimo indispensabile” per dare vita a un enunciato. Sono chiamati perciò coppia minima. La frase a cui danno origine prende il nome di frase minima.
Es: Luigi singhiozza

La frase è composta solo da elementi base, perciò non è difficile distinguere il soggetto dal predicato. E’ più complicato ritrovarle in una frase più articolata.
Es: Questa mattina Sara innaffia le aiuole dei giacinti.






(Milea)


Edited by Milea - 21/7/2021, 19:29
 
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Il soggetto



Il soggetto, o protagonista della frase, può essere espresso da:
un nome comune preceduto dall’ articolo. Es: La lepre saltava
un nome proprio. Es: Leonardo dipinse la Gioconda
un pronome. Es: Io lavoro, tu riposi!

Una frase può avere un doppio soggetto.
Es: Sherlock Holmes e Watson seguirono le tracce.

Sherlock Holmes e Watson Freccia_nera entrambi compiono l’azione di seguire: sono un soggetto unico.


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Il soggetto sottinteso



Nella frase il soggetto può essere nascosto.
Es: Dipingo
Suonava.
Parleremo.


Il soggetto “non scritto” è comunque facilmente individuabile, ricorrendo alla persona del verbo. Un soggetto di questo tipo si dice sottinteso.





(Milea)


Edited by Milea - 21/7/2021, 19:30
 
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Il predicato verbale



Il predicato è il verbo della frase. Può essere espresso in tre diverse forme.
Es: Camillo lava il ponte Freccia_nera il verbo esprime l’azione compiuta dal soggetto: è di forma attiva.
Il ponte è lavato da Camillo Freccia_nera il verbo esprime l’azione subita da soggetto: è di forma passiva.
Camillo si prepara
per lo sbarco Freccia_nera il verbo esprime un’azione che inizia e finisce nel soggetto : è di forma riflessiva.

Il predicato, in questi casi, è definito verbale.

Es: Lo squalo afferrò la preda.
Il bersaglio è colpito dal proiettile.
Le ballerine volteggiavano sul palcoscenico.
Federica si disseta con l’acqua.


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Il predicato nominale



Può succedere che il predicato non esprima azioni
Es: Camillo è timido Freccia_nera esprime una qualità del soggetto
Camillo è un marinaio Freccia_neraesprime una specificazione del soggetto.

In questi casi il verbo della frase è ESSERE, seguito da:
un aggettivo (è timido)
un nome con il suo articolo ( è un marinaio)

Questo tipo di predicato è chiamato nominale.
Es : Tu sei infuriato
Io sono uno studente.
Noi siamo felici del vostro arrivo.
La mosca è un insetto noioso.


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Essere e il predicato



Distinguere i due tipi di predicato è abbastanza semplice. Il predicato nominale è composto da una voce del verbo essere per la gran parte dei casi, ma può essere formato anche dai verbi sembrare e parere seguiti da un aggettivo o da un nome.
Es: Camilla pare affaticata.
Claudio sembrava molto felice.



Attenzione!



In alcuni casi il verbo essere c’è, ma fa da ausiliare a un verbo intransitivo o accompagna la forma passiva del verbo: perciò concorre a formare il predicato verbale.
Es: Lia è andata a Bologna Freccia_nera il verbo essere è ausiliare del verbo andare.

Lia è stata accompagnata da suo fratelloFreccia_nera il soggetto subisce l’azione di essere accompagnato, il verbo è espresso in forma passiva.


Es: Lia è (sta) in Piazza del Nettuno.
In Piazza del Nettuno c'è (si trova) una fontana


In queste frasi il verbo essere significa stare, trovarsi e ha, perciò, la funzione di predicato verbale.





(Milea)



Edited by Milea - 21/7/2021, 19:35
 
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Gruppo nominale e gruppo verbale


Raramente noi ci esprimiamo usando solamente frasi minime; nella vita di ogni giorno, colloquiamo con gli altri attraverso enunciati ricchi di tanti elementi. In genere si tratta di informazioni riferite al soggetto o al predicato.
Es: La nave salpa
La nave della “Costa Crociere” salpa dal porto di Napoli


La frase minima si è espansa, cioè “si è allungata nelle due direzioni” (sia da parte del soggetto che da quella del predicato), grazie all’aggiunta di nuove informazioni, che approfondiscono il messaggio, dettagliandolo.

Il soggetto, insieme alle informazioni che lo arricchiscono (la nave della “Costa Crociere”), costituisce il gruppo nominale (GN).
della "Costa Crociere" è espansione del soggetto che precisa di quale nave si tratta.

Il predicato, insieme alle informazioni che lo ampliano (salpa dal porto di Napoli), forma il gruppo verbale (GV).
dal porto è espansione del predicato verbale e precisa il luogo della partenza
di Napoli è espansione dell'espansione e precisa di quale porto si tratta


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Le espansioni o complementi



I gruppi di parole che arricchiscono la frase minima (espansioni) si chiamano complementi, perché contribuiscono a completare la frase e possono fornire informazioni di ogni tipo.
Es: Il fratello di Marta arrivò in ritardo in ufficio per il traffico
Il fratello Freccia_nera soggetto
Freccia_nera_Vert

di chi? Freccia_nera di Marta ( specifica di chi si tratta)

arrivò Freccia_nera predicato verbale

come?
Freccia_nera_Vert
in ritardo Freccia_nera indica il modo in cui è arrivato

dove?
Freccia_nera_Vert
in ufficioFreccia_nera indica il luogo di arrivo

perché?
Freccia_nera_Vert
per il trafficoFreccia_nera indica il motivo del ritardo


Nella frase d’esempio ciascuna informazione (complemento) è introdotta da una preposizione ( semplice o articolata)

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L’ espansione diretta



C’è invece un’ espansione che sta a “diretto contatto” con il predicato.
Es: Aladino saluta la principessa Jasmine
Aladino Freccia_nera soggetto

saluta Freccia_nera predicato verbale

chi?
Freccia_nera_Vert
la principessa Jasmine


Il ragazzo trova la lampada

Il ragazzo Freccia_nera soggetto

trova Freccia_nera predicato verbale

che cosa?
Freccia_nera_Vert
la lampada


Chiama il genio
Lui Freccia_nera soggetto sottinteso

chiama Freccia_nera predicato verbale

chi?
Freccia_nera_Vert
il genio

I gruppi di parole la principessa Jasmine, la lampada, il genio, si collegano al resto della relativa frase senza ricorrere alle preposizioni.
Per questo motivo si chiamano espansioni dirette(complemento oggetto).
La funzione dell’espansione diretta è quella di “accogliere l’azione compiuta dal soggetto”. Infatti proprio sul complemento oggetto ricade l’azione espressa dal verbo e compiuta dal soggetto stesso.

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Riconoscere il complemento oggetto



Le domande chiave che aiutano a riconoscere il complemento oggetto sono : Chi? o Che cosa?


Complemento_Oggetto



Attenzione però! Il complemento oggetto è presente solamente nelle frasi con verbi transitivi, con verbi cioè che permettono il passaggio dall’azione dal soggetto al complemento oggetto.

Complemento_Oggetto1



Una domanda diversa da Chi? Che cosa? è un altro segnale del fatto che nella frase non c’è un complemento oggetto.

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Predicato nominale o complemento oggetto?



Queste due parti della frase non possono convivere.
Es: Federico è un ragazzo tranquillo
Federico Freccia_nera soggetto
è Freccia_neranon esprime un’azione, ma un modo di essere
un ragazzo tranquillo Freccia_nera indica l’appartenenza del soggetto alla categoria “ragazzi tranquilli”. Non è complemento oggetto, ma completa il predicato: è predicato nominale.


Essendo un’espansione diretta, il complemento oggetto è legato alla frase senza necessità della preposizione e, in genere, si trova dopo il verbo. Può accadere che, però, sia introdotto da un articolo partitivo e generare qualche dubbio.
Es: La mamma compera delle pesche
La mamma Freccia_nera soggetto compera Freccia_nera predicato verbale
che cosa?
Freccia_nera_Vert
delle pesche Freccia_neracomplemento oggetto


Il modo migliore per evitare errori, è dunque, dopo aver riconosciuto il verbo e il soggetto, porsi sempre la domanda magica: Chi? Che cosa?






(Milea)


Edited by Milea - 21/7/2021, 19:47
 
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Le espansioni indirette


I gruppi di parole che arricchiscono una frase possono essere numerosi e di diverso tipo. Per riconoscere un’espansione indiretta, come per quella indiretta, esistono delle domande chiave. Nella tabella sono raccolti i complementi che si incontrano con più frequenza, accompagnati dalle relative domande.



Complementi



Quando il soggetto è… passivo


Nelle frasi passive il soggetto subisce l’azione. In queste frasi non è il soggetto a compiere l’azione, ma un altro elemento dell’enunciato.
Es: Il signor Amedeo ( soggetto) è stato colpito (predicato verbale)
da che cosa?
Freccia_nera_Vert
da una pallonata proprio sul naso

L’enorme ematoma (soggetto) è stato curato (predicato verbale)
da chi?
Freccia_nera_Vert
dal medico del pronto soccorso

Ora il nasone (soggetto) è stato coperto (predicato verbale)
da che cosa?
Freccia_nera_Vert
da un’ evidente fasciatura

Chi agisce nella frase passiva costituisce l’espansione indiretta e prende il nome di complemento di agente.



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Attenzione!


Tuttavia va fatta una distinzione. Se ad agire è una persona è complemento d’agente; se non è una persona ad agire, ma è l’effetto di un’azione compiuta da qualcuno non indicato nella frase, è complemento di causa efficiente.

L’enorme ematoma è stato curato ( soggetto + predicato verbale) dal medico Freccia_neracomplemento d’agente

Il signor Amedeo è stato colpito( soggetto + predicato verbale) da una pallonata Freccia_neracomplemento di causa efficiente



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L’attributo


I soggetti e i complementi sono costituiti non soltanto da nomi, articoli, o preposizioni, ma spesso sono accompagnati da aggettivi ( qualificativi, numerali, dimostrativi, possessivi,…) che, nell’analisi logica, prendono il nome di attributi e si analizzano così:
Es: Il mio ( agg. possessivo) abito è macchiato
Il mio abito Freccia_nera soggetto + attributo

Tre ( agg. numerale) uccellini sono appoggiati sulla grondaia
Tre uccellini Freccia_nera soggetto + attributo

Questa ( agg. dimostrativo) camicetta nuova (agg. qualificativo) mi piace molto.
Questa camicetta nuova (agg. qualificativo) Freccia_nera soggetto + attributi

Nel mio (agg. possessivo) negozio preferito ( agg. qualificativo) compro tanti ( agg. indefinito) indumenti colorati (agg. qualificativo)
Nel mio negozio preferito Freccia_neracomplemento di luogo + attributi
tanti indumenti colorati Freccia_nera complemento oggetto + attributi


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I pronomi personali e l’analisi logica


Nell’analisi logica i pronomi personali hanno un ruolo importante e possono svolgere funzioni diverse.
Es. Tu monti la tenda Freccia_nerasoggetto (espresso)
Guardate il gatto in giardinoFreccia_nera (voi) soggetto (sottinteso)

Noi vi seguiremo! Freccia_nera chi? Voi ( complemento oggetto)
Piera mi parlò Freccia_neraa chi? a me (complemento di termine)

In atri casi, il complemento è espresso con un pronome.
Es: Parto con lui ( complemento di compagnia)
Ascoltami ( complemento oggetto)
Pensa a te ( complemento di termine)

Attenzione però alla forma riflessiva del verbo (mi lavo, ti vesti, si pettina,…) : in essa il pronome fa parte a tutti gli effetti del verbo.


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L’apposizione



Soggetto e complemento si possono arricchire, oltre che di uno o più aggettivi ( attributi), anche di un altro nome.
Succede quando chi scrive (o parla) vuole aggiungere un’informazione in più o desidera essere più preciso circa il soggetto o il complemento. Questo nome aggiunto si chiama apposizione.
Es: La regione ( apposizione del soggetto) Lombardia (soggetto) non è bagnata dal mare.
Per strada ho incontrato il maestro (apposizione del complemento oggetto) Maurizio (complemento oggetto)






(Milea)


Edited by Milea - 21/7/2021, 20:02
 
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(Milea)


Edited by Milea - 21/7/2021, 20:03
 
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