Scrivere una descrizione

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La descrizione



Penna_Bianca


Descrivere è un modo di parlare della realtà che sta attorno a noi.

La descrizione può riferirsi:
o al mondo concreto;
o a quello dei sentimenti, delle impressioni, delle emozioni, della memoria.

Le descrizioni servono a informare qualcuno di qualcosa e si basano su quattro abilità fondamentali:
o la capacità di osservare attentamente la realtà attraverso i cinque sensi;
o la capacità di scegliere un punto di vista, cioè se intendiamo fornire una descrizione soggettiva oppure oggettiva;
o la padronanza lessicale;
o l’esposizione logica.

Ogniqualvolta noi ci impegniamo in una descrizione attiviamo tutti, o in parte, i cinque sensi: la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto.
Con la VISTA percepiamo: lo spazio e le sue forme, la luce e i suoi colori, il movimento delle cose.
Con l’UDITO percepiamo: i suoni, i rumori, le voci e la loro intensità.
Con l’ OLFATTO percepiamo: i profumi, gli odori, la loro provenienza e intensità.
Con il TATTO percepiamo: la temperatura (caldo, freddo), la qualità di una superficie (liscia, ruvida), la forma.
Con il GUSTO percepiamo i sapori.


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Quando si descrive un oggetto, una persona, un animale, un luogo, così come appare, la descrizione si chiama OGGETTIVA; si colgono infatti le caratteristiche reali su cui tutti sono d’accordo.
Se alla descrizione oggettiva si aggiungono impressioni, sensazioni, ricordi che appartengono al soggetto, cioè colui che racconta, la descrizione si chiama SOGGETTIVA. Questo tipo di descrizione si avvale di similitudini (paragoni) o di personificazioni (attribuzione di qualità umane a cose,animali o situazioni). Di solito le similitudini e le personificazioni sono introdotte da espressioni come simile a, assomiglia a, pare, come, mi ricorda…

Come si scrive una descrizione


Scrivere una descrizione significa costruire un’ immagine usando le parole.
Per scrivere una descrizione è necessario innanzitutto capire bene il titolo, cioè quello di cui devi parlare e individuare la parola-chiave. Poi devi osservare con i cinque sensi e trovare le parole per esprimere le tue sensazioni.


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Come si procede

Anche la descrizione deve essere divisa in tre parti:

INIZIO
Freccinapresentazione generale dell’oggetto (oggettivo) e motivazione della scelta (soggettivo).

Ad esempio: l’ho scelto, perché è molto colorato e mi fa provare molta gioia nell’osservarlo… Oppure: la sua forma così slanciata mi piace, perché mi dà l’idea di forza e robustezza.

SITUAZIONE CENTRALE
Freccina descrizione dell’oggetto ( sviluppo) in modo oggettivo e soggettivo.

Ad esempio: … il suo colore è di un rosso vivo simile alle fiamme di un bel fuoco luminoso; …poi invece schiarisce piano piano, fino ad acquisire la tonalità calda di un arancio intenso,proprio come quello di un tramonto infuocato.

CONCLUSIONE
Freccina in questa parte si parlerà dell’uso dell’oggetto, la sua funzione e, se lo possiede, anche il suo valore affettivo.
Ad esempio:… l’ oggetto mi è caro, perché…


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Schema per la descrizione di un oggetto

Osservazione generale dell’ oggetto:
- di quale oggetto si tratta;
- posizione (vicino o lontano dall’osservatore) e luogo (in cui è collocato).

Osservazione particolare dell’ oggetto:
- forma
- dimensioni
- materiale di cui è composto
- colori
- sensazioni che provoca (alla vista…)
- uso
- conclusioni


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Schema per la descrizione di un animale

Osservazione generale dell’ animale:
- di che tipo è: domestico/non domestico
- ambiente in cui vive

Osservazione particolare dell’ animale:
L’animale in particolare:
- aspetto fisico: dimensioni del corpo, parti del corpo (testa, muso, arti, pelo, piumaggio …)
- aspetti del comportamento: la sua natura (docile, feroce, aggressiva), le abitudini, di cosa si nutre, le relazioni con altri animali, i rapporti con l’uomo
- conclusioni


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Schema per la descrizione di un luogo
Osservazione generale del luogo:
- di quale luogo si tratta
- dove si trova
- com’è nell’insieme

Osservazione generale del luogo:
- qual è l’elemento dominante
- quali sono gli elementi secondari
- caratteristiche: colori, forma, suoni e rumori, odori, presenze umane e non
- conclusioni ( impressioni, ricordi, riflessioni che suscita)


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Schema per la descrizione di una persona
Osservazione generale della persona:
- nome
- età
- attività

Osservazione particolare della persona
- aspetto fisico: statura, corporatura, volto e particolari (capelli, occhi, naso, bocca, orecchie, voce)
- particolari legati all’aspetto esteriore (abbigliamento)
- profilo psicologico
- carattere
- comportamento
- abitudini
- reazione di fronte a problemi e difficoltà
- interessi
- qualità e difetti
- conclusioni


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Una persona può essere:

Riferito alla statura: alta, bassa, media, normale, notevole.

Riferito alla corporatura : robusta, grassa, magra, muscolosa, smilza, asciutta, sottile, debole, forte, gracile, agile, potente, secca, segaligna, scarna, emaciata, scheletrica, allampanata, sparuta, smunta, esile, mingherlina, tozza, tarchiata, florida, regolare, grassoccia, minuta, massiccia, atletica, imponente, vigorosa, tarchiata, slanciata...


Sinonimi di:



Corporatura: figura, costituzione, forma, aspetto, sagoma, conformazione, configurazione, struttura, immagine, corpo, organismo, fisico, personale.

Testa: cranio, capo, zucca, teschio.

Faccia: viso, volto, fisionomia, ceffo, muso, grinta, grugno, sembianza, lineamenti.

Guancia: gota.

Spalle: dorso, schiena, torso.

Petto: torace, busto, costato.

Capelli: chioma, capigliatura, zazzera.



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Come può essere:
Il volto: regolare, irregolare, ovale, tondo, affilato, lungo, largo, paffuto, rubicondo, florido, magro, quadrato, incavato, sottile, fresco, rugoso, scavato, butterato, smunto, scarno, emaciato, sparuto, ossuto…

Colorito ( carnagione): roseo, arrossato, sanguigno, pallido, giallognolo, olivastro, bruno, abbronzato, paonazzo, livido, olivastro…

Espressione: allegra, vivace, gaia, gioiosa, meravigliata, stupita, ebete, sorpresa, sorridente, tranquilla, calma, serena, dolce, triste, stanca, addolorata, spaventata, inquieta, seria, adirata, rammaricata, tesa, eccitata, malinconica, risoluta, decisa…

Capigliatura: lunga, folta, fitta, ricca, abbondante, sciolta, legata, intrecciata, fluente, corta, rada, canuta…

Capelli :morbidi, ispidi, fini, ruvidi, lanosi, docili, soffici, spessi, duri, ribelli.

Colore: castano, castano chiari, castano scuri, biondo, biondo uniforme, biondo cinerino, fulvo, luminoso, opaco, dorato, nero, nero corvino, nero lucente, rosso, rossiccio, brizzolati, pepe e sale, grigi, bianchi…

Aspetto: arruffati, pettinati, spettinati, trascurati, sciolti, ricci, ricciuti, crespi, mossi, ondulati, inanellati, scompigliati, …

Acconciatura: con la frangetta, lisci all’indietro, a caschetto, a spazzola, raccolti, a trecce, a coda di cavallo, alla nazarena (lunghi e sciolti), rasati a zero…

Occhi (Forma): piccoli, grandi, a mandorla, rotondi, allungati, infossati, sporgenti, cerchiati, sgranati ...;(Colore): castani, neri, azzurri, verdi, celesti...; (Espressione): di ghiaccio, penetranti, espressivi, vacui, sfuggenti, indagatori, persi, crudeli, curiosi, dolci, luminosi, spenti, teneri, tristi, vispi, languidi...

Sopracciglia e ciglia : folte, rade, arcuate, dritte, asimmetriche, ispide, sottili, lunghe, corte...

Fronte:alta, spaziosa, bassa, stempiata, aggrottata, grinzosa, corrugata, rugosa, sporgente...

Orecchie: piccole, minuscole, grandi, sporgenti, a sventola, aderenti, delicate...

Zigomi: sporgenti, alti, duri, larghi, pronunciati...

Naso: regolare, aquilino (come il becco di un'aquila), dritto, affilato, lungo, bitorzoluto, largo, schiacciato, all'insù, adunco (piegato ad uncino), appuntito, camuso (corto e schiacciato), rincagnato ( schiacciato e volto all'insù), spiovente, greco (dritto), prominente...

Guance: incavate, con fossette, paffute, scarne (molto magre), scavate, lentigginose...

Bocca: piccola, grande, larga, sottile, rotonda, a cuore, smisurata, socchiusa, sdentata…

Labbra (Forma): sottili, grosse, sporgenti, gonfie, screpolate, secche, lisce, morbide, carnose, tumide…; (Colore): rosee, rosse, pallide, livide, vermiglie, paonazze, coralline…

Mento: sporgente, regolare, aguzzo, rotondo, sfuggente, squadrato, prominente, con fossetta...




(Milea)


Edited by Milea - 22/7/2021, 07:30
 
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I dati visivi


I dati visivi si distinguono in dati di posizione, di forma, di dimensione, di movimento.


I dati di posizione


A livello linguistico per collocare nello spazio (un luogo,un ambiente) persone , animali ,oggetti e i loro rapporti spaziali mi servono delle parole ben precise:

FreccinaPREPOSIZIONI semplici, articolate, improprie: su, fra, in (nel-nello-nella-nelle-nei-negli),tra,da (dal-dagli-dalla-dallo- dalle-dai ), sopra di, sotto di, dentro a, fuori, davanti, dietro, fino a, di fronte a, intorno a, fino a, insieme con, a fianco, presso di, intorno a, davanti a, dietro a……

FreccinaAVVERBI di luogo e di modo: sopra, sotto, a destra, a sinistra, in mezzo, in alto, in basso, al centro, qui, dentro, fuori, qua, là, lì, all’interno, all’esterno, discosto, su, giù, verso, insieme, presso, oltre, intorno, dietro, in piedi, di traverso, di sbieco…

FreccinaVERBI e AGGETTIVI di posizione: seduto, alzato, sdraiato, allineato, raggomitolato, disteso, arrampicato, allungato, rasente, pendente, secondo, accostato, vicino, lontano…


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I dati di forma


Per rendere l’idea di forma, a livello linguistico si devono usare tutte quelle parole o locuzioni, cioè un insieme di parole, che rendono l’idea di forma.

FreccinaNOMI: cerchio, rettangolo, esagono, rombo, quadrato, trapezio, ottagono…

FreccinaAGGETTIVI QUALIFICATIVI: tondeggiante, ovale, bombato, panciuto, rotondo, rettangolare, esagonale, irregolare, regolare, arcuato, spigoloso, acuminato, ogivale..

FreccinaVERBI: smussare, arrotondare, squadrare, livellare, arcuare, tondeggiare, arricciare, intrecciare, scalpellare, incidere, scolpire…

FreccinaAVVERBI di MODO: acutamente, ondeggiantemente, triangolarmente, quadratamente, rettangolarmente, panciutamente, ovalmente…

FreccinaLe LOCUZIONI: ad arco, ad onda, ad uovo, a metà, a trapezio, a riccioli, a treccia, a palline, a quadretti, a righe…


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I dati di dimensione



I NOMI ALTERATI diminutivi e accrescitivi rendono bene l’idea di dimensione.

I DIMINUTIVI rendono l’ idea del piccolo e si ottengono togliendo la desinenza al nome primitivo e aggiungendo i suffissi -ino –etto -ello.

Gli ACCRESCITIVI rendono l’idea del grande e si ottengono togliendo la desinenza al nome primitivo e aggiungendo i suffissi -one -ona.


Le parole da usare per esprimere la dimensione sono:

FreccinaAGGETTIVI: grande, piccolo, alto, basso, magro, grasso, largo, stretto, lungo, corto, enorme, minuscolo…

FreccinaVERBI: allungare, accorciare, abbassare, alzare, ingrassare, dimagrire, restringere, rimpicciolire, ingrandire, allargare, ampliare….

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I dati di movimento



Le parole da usare per esprimere i movimenti sono:

FreccinaNOMI: salto, velocità, piroetta, lentezza, cammino, agitazione, movimento, giro, urto, agilità, abilità, elasticità, strisciata, accostamento, giravolta, balzo, molleggio,corsa,palleggio…

Per precisare un movimento espresso da un nome, si utilizzano gli:

FreccinaAGGETTIVI: sfrenato, frettoloso, immobile, saltellante, agile, impacciato, altalenante,roteante…


FreccinaVERBI: correre, saltare, camminare, salire, inciampare, scendere, cadere, volare, alzarsi, rimbalzare, rotolare, scalciare, scuotere, sdraiarsi, dondolare, arrampicarsi, marciare, partire, tuffarsi, uscire…

Per precisare un movimento espresso da un verbo, si usano gli:

Freccina AVVERBI : lentamente, sfrenatamente, frettolosamente, agilmente..




(Milea)


Edited by Milea - 22/7/2021, 07:33
 
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I dati gustativi



La percezione del gusto è data dai sapori. A livello scientifico c’è differenza tra gusto e sapore; a livello linguistico gusto e sapore si usano come sinonimi. Per rendere i dati gustativi occorrono:

FreccinaNOMI:: fragranza, amarezza, dolcezza, acidità, asprezza, sapore, saporosità, gusto, gustosità, squisitezza…

Freccina AGGETTIVI : dolce, amaro, squisito, acido, aspro, saporito,gustoso, amarognolo, salato, dolciastro, acidulo, insipido, oleoso, agro, acetoso, piccante,stuzzicante, salmastro, invitante, appetitoso, sgradevole, sapido, gradevole…

FreccinaVERBI : gustare, assaporare, disgustare, stuzzicare, addolcire, assaggiare, pizzicare, insaporire, salare, inacidire, pepare, centellinare, succhiare, acidulare, ingoiare, ingurgitare, masticare…

FreccinaAVVERBI : avidamente, insaziabilmente, voracemente…


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I dati uditivi


Il nostro mondo è immerso nei suoni e rumori. L’assenza di suoni e rumori è il silenzio. Suoni e rumori sono percepiti dall’udito: essi sono quindi DATI UDITIVI. A livello orale non ci è difficile riprodurre e imitare i suoni e i rumori che ci circondano. A livello scritto per rendere l’idea di questi dati utilizziamo:

FreccinaNOMI: rombo,tintinnio,cinguettio,scricchiolio,clacson,fruscio,cigolio,
miagolio, fracasso, tuono, gracidio, pigolio, ronzio, squittio, scroscio, gocciolio, guaito, parlottio, urlo…

FreccinaAGGETTIVI : debole, forte, piano, acuto, dolce, grave, fioco, lieve, basso, leggero, rumoroso, lento, assordante, flebile, stridente, piacevole, intenso, triste, allegro…

FreccinaVERBI: fracassare, sbattere, rompere, scrosciare, stridere,cantare, starnazzare, starnutire, strillare, tossire, scoppiettare, intonare, belare, urlare, russare, parlare, chiacchierare, tintinnare,gocciolare, gridare…

FreccinaAVVERBI di MODO: fortemente, piano, leggermente, debolmente, altamente, flebilmente, sgradevolmente, rumorosamente, stridentemente, assordantemente, chiassosamente, silenziosamente, sommessamente, rimbombantemente, intonatamente, fiocamente, sordamente, piacevolmente, stonatamente…

Freccina ESCLAMAZIONI E ONOMATOPEE : scrash, boom, splash, drinn, spatapam, clap, crash, sbam, scchh, plip-plip, tip, patapumfete, bit-bit, grrr.., tin-tin, scrunch, sszz, beee…, bau-bau, muuhh…, miaoo… ecc…


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I dati tattili



Per sensazioni tattili intendiamo tutte quelle sensazioni che percepiamo con il tatto (cioè con la pelle).
Per descrivere queste sensazioni, che di solito sono molto soggettive, a livello linguistico usiamo :

Freccina NOMI : morbidezza, ruvidità, durezza, freschezza, calore, rigidezza, viscidezza, leggerezza, pesantezza, sottigliezza, liscezza, spessore, friabilità, mollezza, gommosità, levigatezza, puntura, frastagliamento, appiccicosità, elasticità, rugosità, sfregamento, brivido, solletico, prurito…

FreccinaAGGETTIVI: seghettato, lisciato, rugoso, morbido, duro, ruvido, molle, friabile, levigato, viscido, leggero, appuntito, frastagliato, soffice, appiccicoso, elastico, pesante, compatto, gommoso, fresco,sfregato,caldo, freddo, ghiacciato, sottile, tiepido, spesso, sudaticcio, ispido, asciutto, bagnato, pungente, bollente, umido, unto, ustionante, gelato, gelido…

FreccinaVERBI: sfregare, appiccicoso, pungere, ungere, pizzicare, scottare, toccare, bagnare, asciugare, ghiacciare, sudare, gelare, succhiare, solleticare,ustionare, intiepidire, schiacciare…

FreccinaAVVERBI: pungentemente, elasticamente, caldamente, bollentemente, untuosamente, frescamente, calorosamente…



(Milea)


Edited by Milea - 22/7/2021, 07:36
 
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Ben Gourion

(esempio di testo descrittivo di una persona)


(…) Aveva una criniera argentea, profetica che gli attorniava il capo come un anfiteatro. Ai margini dell'immensa fronte si dipartivano due sopracciglia bianche cespugliose. Sotto le quali forava l'aria un paio di occhietti dallo sguardo affilato come un temperino, dal color grigio-celeste, penetrante.
Aveva un naso grosso e spesso, un naso impudente, pornografico, spiccicato a quello delle caricature ebraiche antisemite. Per contrasto, le labbra erano sottili, filiformi, tutte ripiegate all'interno, mentre negli zigomi trovai un che di imperativo, erano sfuggenti, atteggiati a pugno come quelli di un vecchio marinaio. La carnagione del viso era rossa e ruvida, più che pelle pareva carne abbrustolita.
Sotto il corto collo partivano le spalle, larghe e spesse. Il petto era massiccio. La camicia scollata copriva un palmo di pelle pelosa. La pancia sporgeva alquanto, sporgeva senza il minimo pudore come una gobba di balena, solida, compatta, pareva fatta di cemento, più che di grasso. Tutto questo dispiegamento terminava, con mio grande stupore, in un paio di gambe in miniatura, gambe che, se non fosse stato per il timor sacro di blasfemia, si sarebbero potute definire quasi buffe.

Cercai di respirare il meno possibile. Probabilmente in quella circostanza invidia Gregor Samsa del racconto di Kafka, per essere riuscito a rimpicciolirsi al punto da diventare un insetto. Il sangue s'era defilato da tutti i sobborghi del corpo, e stava acquattato dentro il fegato.
Le prime parole che tagliarono il silenzio arrivarono da dentro una voce metallica alta e perforante, quella voce che tutti sentivano quasi ogni giorno alla radio, in quegli anni. La sentivamo persino in sogno. L'onnipotente mi sferzò con uno sguardo furioso, e disse: “Be'? Allora perchè non ti siedi! Siediti, su!”. In un batter d'occhio mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania. Impettito come un palo. Ma solo in punta sulla sedia. Appoggiarsi allo schienale era semplicemente inconcepibile.

Silenzio. Il padre della nazione continuò a camminare avanti e indietro per la stanza, con passi piccoli ma lesti e vigorosi, come un leone in gabbia, o come avesse deciso definitivamente di non tardare. Dopo mezza eternità sentenziò improvvisamente:” Spinoza!”. Ciò detto tacque. (…) ( tratto da “Storia di amore e di tenebra”, Amos Oz, pag 520)

(Milea)




Edited by Milea - 19/12/2014, 20:09
 
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Incontro con il gattino

(esempio di testo descrittivo di un animale)


(…) Quando si avvicinò a lei, Mati vide che dentro il suo abbraccio c'era un gattino, vivo: non una fotografia di un gattino, e nemmeno un pupazzo di peluche a forma di gatto, bensì una creatura lanosa, viva, morbida, dolce e timida che scrutò Mati con due occhi rotondi, le orecchie ritte per la curiosità, il naso e le vibrisse che tremolavano un poco, come non fosse stato affatto un gatto ma piuttosto un saggio filosofo, nonché illustre pensatore tutto preso nella missione di decifrare che cosa fosse quella cosa arrivata tutt'a un tratto, e perchè era arrivata. E che portava con sé? E soprattutto, cosa, cosa stava succedendo in quel mondo sconosciuto fuori dalla porta? Mati era talmente spaventato che si scostò persino un poco indietro, perchè i gatti lui li conosceva solo disegnati e perchè gli sembrava che il corpo del gatto si allargasse un po' e poi si rimpicciolisse e di nuovo si allargasse e di nuovo si svuotasse senza fermarsi, in un modo che a Mati sembrava strano, quasi pauroso: mai, mai in vita sua aveva visto e nemmeno immaginato che tutte le creature vive semplicemente respirassero sempre, inspirando l'aria nei polmoni ed espirandola e inspirando di nuovo, proprio come lui.

Ma Maya non si arrese, anzi prese la mano di Mati e gli affondò le dita spaventate dentro il morbido pelo del gatto, più volte, sinché le dita si calmarono dalla paura, e dopo le dita si calmò anche il palmo che accarezzava, e tutto quanto lui stesso si calmò, più volte, sinchè le dita si calmarono dalla paura e dopo le dita si calmarono anche il palmo che accarezzava, e tutto quanto lui stesso si calmò, e si calmarono il braccio e le spalle e tutto il corpo.
Di colpo gli piaceva da matti il contatto con la pelliccia del gatto, e anche con le dita di Maya che gli tenevano e gli guidavano la mano lungo il suo dorso vellutato. Era come se le dita di lei disegnassero e trasmettessero dei lievi, piacevoli fremiti, fremiti caldi che passavano dal palmo della mano di lei al dorso di quella di lui, e attraverso la mano scorrevano delicatamente facendo fremere la pelliccia del gatto, che ora lo guardava con innocenza profonda e sincera, con quei suoi occhietti rotondi colmi di stupore.

Poi il gatto li chiuse gli occhi, e anche Mati per un momento percepì sulla punta delle dita i fremiti delle onde tremule che scuotevano delicatamente il corpo del micino, perché la creatura ora aveva cominciato a gorgogliare con un sommesso, prolungato rumorio di piacere; poi cominciò a spingere dolcemente, ma con decisione, le guance e la fronte e a strofinarle contro la mano che lo accarezzava. Gli occhi del micetto si spalancarono e poi di nuovo si chiusero, lasciando solo due fessure verdoline che ammiccavano a Mati e parevano dire:”Sì, così, continua per favore ad accarezzarmi, sì, piace a tutti e due, continua sì, così, per favore, non smettere”.

D'un tratto il gatto fece l'occhiolino a Mati. Fu un gesto rapido ma inconfondibile, un occhiolino di complicità, solo fra loro due: come se cercasse di dirgli che lui capiva bene quanto il suo pelo fosse attraente per le dita che lo accarezzavano e capiva quanto era bello per la mano di Mati, che si trovava in mezzo, fra il pelo del gatto e le dita di Maya, e che quell'insieme era per Mati così piacevole da fargli venire un lieve capogiro, bello, sì, una cosa che non aveva mai provato prima, perchè la punta delle dita di Maya che sfiorava il dorso della sua mano e il calore del pelo morbido accarezzato avanti e indietro procuravano a Mati come onde su onde di fremiti brividosi ma caldi. (…) (tratto da “D'un tratto nel folto del bosco”, Amos Oz, pag 73)


(Milea)


 
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Il parco

(esempio di testo descrittivo di un luogo)


Il parco era ombreggiato, una delizia per gli occhi, tutto illuminato non solo dai raggi del sole al tramonto, ma anche da spettacolari fasci di luce variopinta. Quei fasci di luce sbucavano fra gli alberi e le siepi delle aiuole in fiore, fra le vasche d'acqua, fra i ruscelletti e le piccole striature di cristallo che brillavano qua e là nelle fenditure della roccia e dentro ai gradini, “Quelle luci” disse Maya sottovoce, “ non vengono mica da dei lampioni nascosti come potrebbe sembrarti; sono sciami di lucciole a emanare quel magnifico splendore”.

Per tutto il parco c'erano alberi da frutta e ornamentali, siepi e cespugli ed erba. Ai piedi degli alberi facevano bella mostra aiuole di felci e fiori, e su tutto dimorava una tenue e gentile fioritura, con una messe di colori: arancione e oro e viola e rosso e ocra e giallo e anche celeste e vermiglio e rosa e avorio e porpora.
Mati levò lo sguardo verso le chiome degli alberi e vide e udì per la prima volta in vita sua frotte di uccellini chiacchierare fra loro a squarciagola e cantare e interrompersi a vicenda e dispiegare le ali e d'un tratto spiccare il volo, di ramo in ramo. Sulle rive del ruscelletto e anche in mezzo alle vasche se ne stavano pacificamente degli uccelli acquatici, ritti su una zampa tenevano l'altra ripiegata e ogni tanto immergevano i becchi rosa nell'acqua. Una pace profonda, dolce, riempì il petto di Mati... (…)

Il parco era profondo e ampio e si stendeva a perdita d'occhio, sino alle pendici dei declivi in fiore che confinavano con dei boschetti scuri, dei frutteti e degli orti. E sopra a tutto scorrazzavano, fremevano, zigzagavano frotte di insetti e bestioline che, volando, facevano cascatelle rumorose di ronzii e brillii e brusii e frulli, come se avessero avuto il compito preciso di stendere sopra tutto il parco una trama fitta e intrecciata di sottili fili luccicanti, e tutti questi impalpabili e invisibili fili tesi canticchiassero piano piano sottovoce un ronzante ritornello che tornava ad ogni alito di vento. (…) ( tratto da “D'un tratto nel folto del bosco”, Amos Oz, pag.77)


(Milea)
 
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PER DESCRIVERE UN FAMILIARE



Ecco lo schema che ti può aiutare a raccontare:

mark2_0come si chiama

mark2_0quanti anni ha

mark2_0aspetto fisico (capelli, pelle, occhi, bocca, naso, viso ecc…)

mark2_0che lavoro svolge

mark2_0come si veste (a casa, al lavoro, nei momenti di relax ecc…)

mark2_0mi piace quando indossa…

mark2_0cosa fa quando torna dal lavoro

mark2_0cosa fai per aiutarlo/a

mark2_0come si comporta in cucina

mark2_0è molto bravo/a…

mark2_0non è bravo/a…

mark2_0cosa gli/le piace fare nel tempo libero

mark2_0di cosa parlate volentieri

mark2_0quali sono i suoi hobby

mark2_0a chi assomiglia

mark2_0con me è molto paziente quando…

mark2_0si arrabbia quando…

mark2_0è felice quando…

mark2_0gli/le sento dire spesso…

mark2_0un tuo giudizio personale
 
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6 replies since 8/10/2011, 21:19   49184 views
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