I monumenti romani di MERIDA, Spagna, Provincia di Badajoz (Estremadura)

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view post Posted on 21/8/2011, 20:48     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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I monumenti romani di MERIDA


Merida2

Spagna, Provincia di Badajoz (Estremadura)



Nel 1991, a Merida, è stato inaugurato il Puente Lusitania. Questa fragile struttura che attraversa il fiume Guadiana è motivo di orgoglio per gli abitanti, e non soltanto perché a firmarla è stato Santiago Calatrava, uno dei più acclamati architetti contemporanei: con i ponti, Merida ha, per così dire, un rapporto speciale, dato che apparteneva proprio a un ponte la prima pietra che segnò la sua fondazione.

Era l’anno 25 a.C. quando Publio Carisio, legato di Augusto, giunse sulle sponde del Guadiana. L’area circostante era fertile, numerose sorgenti sgorgavano dalle alture vicine e vi era abbondanza di granito. Queste caratteristiche determinarono la nascita della “Colonia Augusta Emerita”. A popolarla giunsero i veterani delle legioni V Alaudae e X Gemina, che avevano vittoriosamente combattuto contro le popolazioni cantabriche e asturiane, ultime sacche di resistenza all’allargamento dell’impero verso l’estremo Occidente del mondo allora conosciuto.


Merida3



La nuova colonia si dotò subito di un acquedotto che convogliava le acque della fonte Proserpina, a nord della città. Lunga 830 metri e alta fino a 25, quest’opera idraulica era impreziosita da un triplice ordine di archi e, sebbene oggi più della metà sia andata distrutta, sono ancora evidenti l’imponenza della struttura così come la sua eleganza, data dal particolare effetto cromatico del granito abbinato ai mattoni con cui fu costruita.


Ponte_Guadiana



Contemporaneamente all’acquedotto sorse il ponte di Guadiana; con uno sviluppo di 792 metri distribuiti su 81 arcate e un’altezza massima di 12 metri sul livello del fiume, oltre a costituire il principale accesso alla Merida romana dal XVI secolo, divenne uno snodo della Via de la Plata, la strada lungo la quale gli spagnoli trasportavano l’argento delle colonie s’America fino ai forzieri di Madrid.
Ben presto la città crebbe fiorente, tanto che nel 15 a.C. Marco Agrippa, genero di Augusto, arrivò qui per presiedere alle celebrazioni della fondazione della Provincia della Lusitania, della quale Merida divenne capitale.


Anfiteatro



In quell’occasione Agrippa inaugurò il teatro, che poteva contenere 6000 spettatori e aveva una cavea divisa in tre ordini di posti destinati alle diverse classi sociali. Già qualche anno prima era stato ultimato l’anfiteatro, dedicato agli spettacoli di gladiatori e capace di ospitare 14.000 persone, e da allora prese il via una serie di costruzioni monumentali che avrebbero dovuto rendere Merida lo “speculum et propugnaculum Imperii Romani”.
Il grande pavimento a mosaico raffigurante scene di vendemmia è senz’altro l’elemento di maggiore interesse dalla Casa Romana dell’Anfiteatro, notevole esempio di residenza patrizia di epoca tardo- imperiale, disposta intorno a un patio centrale, ornato da un peristilio.

Il grande pavimento a mosaico raffigurante scene di vendemmia è senz’altro l’elemento di maggiore interesse dalla Casa Romana dell’Anfiteatro, notevole esempio di residenza patrizia di epoca tardo- imperiale, disposta intorno a un patio centrale, ornato da un peristilio.


Mosaico2_0


Dettaglio del pavimento a mosaico della Casa Romana dell’Anfiteatro


Mosaico_Spagna



Nel I secolo d.C., grazie all’interessamento degli imperatori della dinastia Claudia, la città arrivò a ospitare una guarnigione di 90.000 soldati e si assistette a una rapida ascesa dell’economia in tutta la Spagna romana. Il foro fu pavimentato con lastre di marmo e furono eretti il circo, una grandiosa costruzione di forma ellittica, con una capacità di 30.000 spettatori, e il principale edificio religioso della città.


Merida4



Nonostante il nome, il tempio di Diana, all’incrocio tra il cardo e il decumano, era dedicato al culto imperiale, come testimoniano il ritrovamento della statua del Genius Augusti e il gruppo scultoreo di Enea, Anchise e Ascanio.
Merida visse il suo periodo di massimo splendore nel II secolo d.C., sotto Traiano e Adriano, entrambi nativi della >Spagna. Risalgono a quel tempo la costruzione di numerose ville patrizie decorate da mosaici, oggi custoditi al Museo Archeologico, e l’ampliamento di strutture preesistenti.

Una scena di caccia alla pantera è raffigurata in questo pannello musivo del IV secolo d.C., conservato al Museo Nacional de Arte Romano, che ospita una straordinaria collezione di mosaici, sculture e affreschi provenienti dalle ville di Merida, nonchè oggetti di scavo rinvenuti nella necropoli scoperta durante i lavori di costruzione del museo.


Mosaico_0



La città divenne anche più popolosa, grazie all’arrivo di guarnigioni provenienti dalle province nordafricane. Questi soldati portarono qui una nuova religione legata al culto di Marte. Così dal 155 d.C., Merida divenne uno dei fulcri del mitraismo, come dimostrano i numerosi bassorilievi raffiguranti il dio in duello con un toro, rinvenuti in città. E avrà origine proprio a Merida la passione degli spagnoli per la tauromachia. (M.@rt)




Edited by Milea - 26/9/2021, 18:13
 
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