Il PONT du GARD, Francia, Provenza

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view post Posted on 21/8/2011, 14:35     +2   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Il PONT du GARD



Pont_du_Gard1

Francia, Provenza



Nel 1958 un’imponente piena del Gardon provocò ingenti danni nell’area di Nimes, in Provenza. Il moderno ponte ferroviario che scavalcava il fiume nei pressi della località di Remoulins venne letteralmente spazzato via. Poco più a monte, il Pont du Gard, vecchio di oltre 2000 anni, resistette impassibile alla violenza delle acque. Se da un lato, passata l’emergenza, si gioì per l’incolumità del ponte, eretto dagli antichi romani, una costruzione monumentale che con oltre due milioni di visitatori l’anno è la seconda attrazione turistica provinciale della Francia dopo il Mont Saint Michel, dall’altro gli ingegneri del XX secolo non poterono non sentirsi battuti dai loro “colleghi” dell’antichità.


Pont_du_Gard



Documenti storici attribuiscono il progetto del Pont du Gard, nonché dell’intero acquedotto che, dalla sorgente di Ucetia (l’odierna Uzès) forniva acqua a Nemausus (Nîmes), nientemeno che a Marco Agrippa, genero di Augusto. Noto per il suo talento di ingegnere, Agrippa visitò la Gallia nel 19 a.C. e subito dopo iniziarono i lavori per questa colossale opera idraulica. Completato probabilmente all’epoca di Traiano (98-117 d.C.), l’acquedotto segue un tracciato a forma di “U” lungo 49 chilometri, 35 dei quali sotterranei, con un dislivello totale di 17 metri.


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A colpire tuttavia non è la sua lunghezza, bensì la straordinaria precisione con cui venne realizzato: dalla fonte alla grande cisterna (il castellum) situata in quella che allora era la periferia di Nîmes, l’acqua scorreva con una pendenza costante di 34 centimetri a chilometro. Dal Castellum poi, si dipanavano dieci canali per l’approvvigionamento idrico delle terme, degli edifici pubblici e delle abitazioni dei circa 50.000 abitanti della città, che in questo modo avevano a disposizione 400 litri pro capite al giorno, una quantità di acqua considerata adeguata anche per gli standard odierni.
E’ stato calcolato, inoltre, che la realizzazione dell’acquedotto richiese una spesa di 30 milioni di sesterzi, l’equivalente di cinquant’anni di paga per 500 ufficiali delle legioni romane.


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Simbolo della grandiosità dell’opera è il Pont du Gard: maestoso e allo stesso tempo elegante e dall’aspetto quasi delicato, è lungo poco meno di 300 metri e s’innalza sul fiume di 48 metri, distribuiti in tre ordini di arcate sovrapposte.
Il primo, con sei archi di ampiezza variabile tra i 15,75 e i 21,5 metri, supporta una strada che fu ampliata per essere resa carrozzabile a metà del XVIII secolo. Il secondo ordine conta 11 archi, mentre l’ultimo (sulla cima del quale si trova il canale idrico) è composto da 35 archetti.

Il materiale con cui è stato costruito è una pietra ricca di concrezioni fossili, proveniente dalle cave della zona. Il suo colore giallo chiaro si armonizza alla perfezione con il paesaggio di verdi colline e vigneti. Ogni blocco, del peso di 6 tonnellate, è stato assemblato a secco con sorprendente precisione.


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La continuità abitativa e il costante sviluppo di questo angolo della Provenza, sono stati provvidenziali per la salvaguardia del ponte. I primi lavori di restauro risalgono all’epoca di Napoleone III; gli ultimi, da poco terminati, sono costati 30 milioni di euro, la maggior parte dei quali è servita a finanziare la costruzione di un centro visitatori. L’opera di consolidamento del monumento romano ha invece interessato la sostituzione di 300 metri cubi di pietra, appena il 5% dell’intera struttura. (M.@rt)







Edited by Milea - 26/9/2021, 18:08
 
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