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Giotto L’Annunciazione, 1303 - 1304 affresco, 200x185 cm Padova, Cappella degli Scrovegni
La scena, che si configura come una vera e propria cerniera dal punto di vista visivo e concettuale con le storie di Cristo, occupa la lunetta dell’arcone trionfale. In alto L’eterno in trono, dipinto su una tavola inserita nel muro, attorniato da schiere angeliche, ordina all’arcangelo Gabriele, posto alla sua destra, di dare l’annuncio a Maria della Prossima maternità. “L’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città delle Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria”, recita il Vangelo di Luca (I,26-27).
L’angelo annunciante e l’annunciata sono dipinti ai lati estremi dell’arcone, inginocchiati uno di fronte all’altra, entro vani architettonici simili, articolati con loggette, piccole finestre e soffitti a cassettoni, che raffigurano la stanza, semplice e sobria, in cui si svolge l’avvenimento. Il particolare risalto che Giotto dà a questa scena nasce dalla devozione al culto dell’Annunziata cui era dedicato un antico oratorio, che sorgeva nell’area acquistata da Enrico Scrovegni per costruire la cappella, di fronte a cui il 25 marzo di ogni anno si svolgeva una processione e una sacra rappresentazione in onore della Madonna. (M.@rt)
Edited by Milea - 29/8/2021, 09:43
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