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Giotto Storie della Vergine Le nozze di Maria e Giuseppe, 1303 - 1304 affresco, 200x185 cm Padova, Cappella degli Scrovegni
E’ fiorita la verga portata dal vecchio Giuseppe, e su di essa appare una colomba. Il sacerdote celebra il matrimonio dinanzi agli altri pretendenti e ad alcune donne. “Giuseppe disse: “Accetto il divino beneplacito. Sarò il custode di Maria, finchè si potrà conoscere la volontà di Dio. Frattanto le siano date alcune amiche con le quali abiti”. Il sommo sacerdote Abiatar rispose: “Sarà fatto come tu hai detto, finchè venga il giorno, nel quale tu riceva a casa tua; a nessun altro infatti potrà essere data in sposa” (PM 8,4). Maria viene data dunque in consegna a Giuseppe, secondo la volontà divina. La cerimonia si svolge in un tempio raffigurato identico a quelli di episodi precedenti. Il gruppo di giovani a sinistra crea continuità con la scena della Preghiera di Giuseppe e dei giovani al tempio.
L’esile figura di Maria evoca Madonne gotiche, mentre quella mano appoggiata sul ventre sembra alludere alla maternità, nel momento in cui Giuseppe sta per infilarle l’anello al dito. Il fulcro centrale della pittura è formato da Giuseppe, Maria e il sacerdote, mentre i personaggi che fanno corona creano, con l’architettura, gli spazi come quinte umane di un grande teatro sacro. Si è supposto che le tre donne astanti, di cui una sembra incinta come pare indicare con la mano sul ventre che ripete il gesto di Maria, possano essere ritratti di nobildonne dell’entourage degli Scrovegni. I sobri, ma eleganti vestiti, certamente di moda nell’ambiente aristocratico padovano, nascondono nei loro colori precisi. Metalliche come sculture le pieghe di manti sfavillano di luce fluorescente, ricca di sfumature. Vivace la gestualità dei personaggi, concentrata nei giochi delle mani sottili e forte l’espressività dei volti, che indicano una gamma variegata di sentimenti ed emozioni. (M.@rt)
Edited by Milea - 29/8/2021, 09:41
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