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Giotto Storie della Vergine La nascita di Maria, 1303 - 1304 affresco, 200x185 cm Padova, Cappella degli Scrovegni
Le sei storie, che riguardano l’infanzia e lo sposalizio di Maria, si svolgono sulla parete opposta a quella delle storie di Gioacchino e Anna. L’insieme costituisce il più esteso ciclo mariano sino ad allora affrescato in Italia. Del resto la cappella degli Scrovegni era dedicata alla Vergine della Carità, il luogo scelto dal committente era legato alla Confraternita dei Frati Gaudenti, che combatteva l’usura e aveva una particolare devozione alla Madonna. Anche in questa serie di episodi l’iconografia si ispira alla Legenda aurea di Jacopo da Varazze e si sviluppa con sottili rispondenze concettuali a quelle della parete opposta. Giuseppe e Gioacchino sono presentati come exempla virtutis legati alla castità, virtù celebrata dai Frati Gaudenti, anche per uomini sposati come Enrico. L’episodio della Nascita di Maria è raffigurato all’interno della stessa architettura dell’Annuncio ad Anna per mantenere l’unità del luogo.
Nel piccolo vano a sinistra, una donna porge a un’altra dei panni. Nella stanza più grande sant’Anna, distesa nel suo letto con la coperta a righe già vista nell’annuncio, tende le braccia verso la neonata. In primo piano le ancelle lavano la piccola Maria. Due belle donne accanto al letto si danno da fare, una con la neonata avvolta in fasce, l’altra con tazze di cibo per sant’Anna. Le figure hanno un carattere scultoreo che ricorda quelle die dipinti di Giovanni Pisano. In questa scena Giotto ha ripreso uno spaccato di vita domestica trecentesca e lo ha trasformato in tema sacro. Per sottolineare la profondità della stanza ha disegnato prospetticamente il rettangolo formato dai bastoni che sorreggono le tende, anticipando soluzioni rinascimentali. E’ stato ipotizzato che nella nobile dama, dal vestito azzurro con bordure dorate, si celasse la consorte di Enrico Scrovegni. (M.@rt)
Edited by Milea - 29/8/2021, 09:37
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