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Giotto Storie della Vergine L'annuncio ad Anna, 1303 - 1304 affresco, 200x185 cm Padova,Cappella degli Scrovegni
Mentre pregava nella sua stanza, Anna riceve da un angelo l’annuncio delle sua prossima maternità. Sulla sinistra, in un vano attiguo, una domestica è intenta a filare. E’ una delle più poetiche scene del ciclo. Giotto segue probabilmente la versione dello Pseudo Matteo, secondo cui un angelo compare improvvisamente ad Anna in preghiera, dicendole: “Non temere Anna. Dio ha stabilito di esaudire la tua preghiera. Chi nascerà da te, sarà di ammirazione per tutti i secoli” (PM 2,3-4), e la interpreta come una classica Annunciazione. Il clima tuttavia non è sacro, ma decisamente terreno, trasferito in un interno di stampo borghese, tra umili oggetti e persone semplici. L’episodio si svolge dentro una costruzione classicheggiante memore della romanità nel tipo di architettura e nel timpano, che, nei due putti alati ch sorreggono il busto del profeta Isaia, rievoca motivi dei sarcofagi classici.
Molte sono le note di costume trecentesco e l’attenzione all’arredo e agli oggetti di uso quotidiano, come la tenda, il letto ben rifatto, il baule. Ed è proprio questa attenzione alla umanità dei personaggi e alla vita di ogni giorno che fa di Giotto un grande rivoluzionario, il primo ad usare il “latino”, o meglio il “volgare” in pittura, dopo secoli di “greco” e di arte bizantina. Gli oggetti sono trattati con la minuzia di un fiammingo, basta guardare spole e rocchetti, soffitto a cassettoni e quella stupenda coperta a righe, la panca, la cassapanca e la scala di legno che porta alla piccola loggia superiore. Suggerimenti a Giotto sono certo arrivati anche dal teatro e dalle sacre rappresentazioni del tempo, come racconta quell’angelo che appare ad Anna da una finestra, molto simile a una quinta teatrale. (M.@rt)
Edited by Milea - 29/8/2021, 09:27
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