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| Don Camillo e Peppone compiono 60 anni
Il primo ciak del film "Don Camillo" a Brescello il 7 settembre 1951
Brescello (Reggio Emilia), 7 settembre 1951. Una giornata apparentemente come tante, un set cinematografico in piena attività e due attori importanti protagonisti: il francese Fernandel e l'italiano Gino Cervi. Eppure proprio quel giorno rimarrà nella storia del cinema perché segna l'inizio della saga di Don Camillo e Peppone che durerà per cinque film di successo. Il primo è stato "Don Camillo" e incassò oltre un miliardo e mezzo di lire. Il paesino di Brescello è rimasto il set naturale delle vicende del prete e del rappresentante del Partito Comunista per ben 14 anni. Molti cittadini parteciparono alle riprese di quella che sarebbe diventata la saga più amata non solo dagli italiani ma anche dai francesi, grazie alla magistrale interpretazione di Fernandel.
Tutto ruota attorno a Don Camillo che parla spesso con Gesù crocifisso. E altrettanto spesso il Signore gli risponde cercando di aiutarlo nei momenti più difficili. Una circostanza che scatenò non poche polemiche da parte dei cattolici perché era impensabile, secondo la religione, parlare direttamente con Cristo. Ma quei dialoghi sono stati un punto di forza della sceneggiatura per tutti e cinque i lungometraggi. A "contrastare" le azioni del prete c'è il sindaco Giuseppe Bottazzi detto Peppone, esponente locale del Partito Comunista, che cerca di comprendere le ragioni del suo antagonista. Don Camillo però apprezza la persona di Peppone meno il suo convincimento politico. Le diatribe tra i due, ma anche i numerosi segni d'affetto, hanno divertito intere generazioni fissando così nella memoria collettiva i due personaggi rimasti nel cuore di tanti fan.
Don Camillo e Peppone sono personaggi letterari nati dalla penna dello scrittore e giornalista italiano Giovannino Guareschi. Ecco i titoli dei cinque film cult: "Don Camillo" (regia di Julien Duvivier, 1952). "Il ritorno di don Camillo" (regia di Julien Duvivier, 1953), "Don Camillo e l'onorevole Peppone" (regia di Carmine Gallone, 1955), "Don Camillo monsignore... ma non troppo" (regia di Carmine Gallone, 1961) e infine "Il compagno don Camillo" (regia di Luigi Comencini, 1965).
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