Giovanni Verga riposa nel degrado

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view post Posted on 11/7/2011, 20:09     +1   -1
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Verga riposa nel degrado.
Così Catania abbandona la tomba del celebre scrittore.






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Cimitero monumentale immerso nella sporcizia, fra marmi distrutti e rifiuti speciali nascosti nelle cappelle.

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Un mazzo di rose in plastica dentro un vasetto bianco è l’unico elemento di decoro in un quadro di abbandono e degrado. Assoluto, o per meglio dire perpetuo, visto che si tratta di una tomba: quella di Giovanni Verga, lo scrittore verista che da quasi 90 anni è sepolto nel viale degli uomini illustri al Cimitero monumentale di Catania.

MARMI FRANTUMATI - Il marmo bianco della lapide che ricopre la bara è in più parti danneggiato, frantumato e ricoperto di spazzatura. Segno che nessuno si occupa della pulizia. Lo confermano anche alcuni mazzi di fiori secchi deposti certamente da settimane da qualche mano misericordiosa. Abbandono e incuria che fanno a pugni con uno degli scopi principali della Fondazione Verga, nel cui consiglio di amministrazione siede tra gli altri il sindaco Raffaele Stancanelli: «dare più degna e solenne ubicazione alla tomba». Ma tant’è.

NON SOLO VERGA - Ad essere trascurata non è solo la tomba di uno dei catanesi che ha reso famosa la città in tutto il mondo, ma la gran parte del camposanto. Cappelle danneggiate o usate come deposito, lapidi spezzate e illeggibili, fili elettrici scoperti senza protezione e rattoppati con nastro isolante adesivo. Un po’ dappertutto, rifiuti di ogni tipo e detriti tra sterpaglie secche che aggrediscono vialetti e tombe. Non mancano loculi distrutti con spazzatura al loro interno e, peggio ancora, tombe, in apparenza vuote, coperte con transenne. Non manca poi un vasto campionario di vasi rotti. La mancanza di un sistema di videosorveglianza e l’esiguo personale addetto alla vigilanza notturna favoriscono anche profanazioni e furti. L’ultimo caso poche notti fa, quando qualcuno ha rovinato diverse lapidi per rubare un centinaio di vasi portafiori in rame dai loculi di un intero vialetto del cimitero. In passato erano stati rubati fili elettrici e i quadri di controllo dell’energia elettrica per ottenere il sempre più prezioso ‘oro rosso’.

REATI AMBIENTALI - Non solo furti e profanazioni, ma anche reati ambientali si registrano ai «Tre cancelli». Come accertato un paio di giorni fa, quando la guardia di finanza ha scoperto alle spalle di alcune cappelle private i resti di bare che una volta aperte per l’estumulazione devono essere smaltite come rifiuti speciali. Tra le sterpaglie, le Fiamme gialle hanno rinvenuto un cassone verde, con tanto di targhetta del Comune, e tutt’attorno una discarica di circa 1.000 metri quadrati con cumuli di detriti delle ristrutturazioni delle tombe private. A fianco del cassone, tre metri cubi circa di bare ormai sbriciolate, rifiuti di ogni genere, tra cui una scarpa, dei vestiti e persino un crocifisso in metallo e pare anche dei piccoli frammenti di ossa umane. L’estumulazione, ossia le estrazione di un feretro dal loculo nel quale era stato tumulato, è una consuetudine quasi giornaliera al cimitero di Catania e viene effettuata alla presenza di un medico dell’Asp che l’autorizza a 25 anni dalla morte. Dopo l’apertura della bara, i resti umani vengono deposti in una cassetta di zinco e la bara gettata dentro il cassone verde per poi essere distrutta. Secondo la procedura, le bare devono essere contenute nei sacchi di iuta. Che però non vengono utilizzati perché da tempo esauriti.

VILLARI - «Se oggi festeggiamo i 150 anni dell’Unità d’Italia è anche grazie ai protagonisti della nostra cultura e la notizia delle condizioni di abbandono e degrado in cui versa la tomba di Giovanni Verga, nel Cimitero monumentale di Catania, non ci fa onore», dichiara il sottosegretario ai Beni Culturali Riccardo Villari. «Le opere del padre del verismo, hanno segnato una svolta nella cultura italiana facendo emergere per la prima volta la questione meridionale e credo che tutti noi, che ci siamo formati sui banchi di scuola leggendo i suoi capolavori, abbiamo la responsabilità di preservarne la memoria anche attraverso il rispetto del suo sepolcro». «Mi muoverò immediatamente - conclude Villari - segnalando la questione al ministro Galan, coinvolgendo la Regione Sicilia e sensibilizzando anche i privati, affinché al più presto vengano predisposti gli interventi necessari per il restauro» .

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LA REPLICA DEL COMUNE - «La tomba dello scrittore Giovanni Verga è in uno stato di decoro ed è stata anche ripulita, spiace che per una vicenda più mediatica che di sostanza si sia persino scomodato un sottosegretario di Stato, conosciuto peraltro per le sue notevoli capacità di adattamento ai mutamenti del clima politico». Lo afferma una nota dell'amministrazione comunale di Catania, commentando la dichiarazione del sottosegretario ai Beni culturali, Riccardo Villari. «Se si fosse informato meglio, infatti - si legge ancora nel comunicato - il senatore Villari si sarebbe reso conto che la foto diffusa non è quella della tomba dello scrittore, bensì è stata impropriamente associata a un'altra. Tuttavia, si rassicuri il sottosegretario, che addirittura evoca l'intervento del ministro perchè - conclude la nota - l'amministrazione comunale per il cimitero monumentale di Catania è impegnata su più fronti per riordinarlo, come ben sanno i catanesi, prevedendo anche di valorizzare i siti di interesse artistico e culturale, come lo è certamente la tomba di Verga».

Occorrerebbe tuttavia rilevare che se fosse vera la tesi del Comune di Catania, sarebbe un caso senza precedenti che ci fosse una tomba di un «signor Giovanni Verga», nato e morto proprio lo stesso giorno dello scrittore, e sepolto - chissà perché - nel cimitero monumentale (come è documentato visivamente dalla foto che pubblichiamo). Tuttavia, tutto può succedere e saremmo pronti a pubblicare la foto «propriamente associata» allo scrittore.


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