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Edouard Manet
La viennese.
Ritratto di Irma Brunner
1881
Pastello su cartoncino
54X46cm
Musée d'Orsay - Parigi
A partire dalla fine degli anni settanta, anche in conseguenza del costante peggioramento delle sue condizioni di salute, Manet si dedica sempre più spesso a eseguire ritratti femminili con la tecnica del pastello.
A posare per lui sono soprattutto le sue amiche, che erano affascinate dal modo in cui l'artista catturava la loro immagine, esaltandone la raffinatezza.
Egli chiedeva espressamente che indossassero i loro abiti più eleganti, spesso coronati da grandi cappelli.
Il ritratto della viennese Irma Brunner, presentatagli dalla comune conoscente Méry Laurent, è uno dei più squisiti.
La giovane donna è raffigurata di profilo, posizione che mette in risalto la regolarità dei suoi tratti, rievocando addirittura le dame del Rinascimento italiano.
Sfruttando pienamente l'effetto naturalmente vellutato e sfumato del pastello, Manet gioca sui contrasti di tono, che si esaltano a vicenda.
La massa nera della capigliatura e del cappello fa risultare ancor più luminoso il viso bianco, certamente reso più chiaro del naturale dal trucco, come mostra il rosa più pronunciato dell'orecchio.
A bilanciare il nero, brillante eppure incredibilmente delicato, come solo Manet sapeva renderlo, interviene la macchia rosa del vestito accollato, che modella le forme del corpo della ragazza.
Uno sfondo neutro, di un grigio luminoso, completa l'accordo cromatico, reso piccante dal rosso acceso delle labbra.
Anche Edgar Degas utilizzò abbondantemente la tecnica del pastello, sperimentandone tutte le possibilità.
I suoi ritratti, però, indagano a fondo la psicologia dei personaggi, al contrario di Manet, che dipinge perlopiù le sue modelle come se si trattasse di splendidi fiori. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 17/9/2021, 10:00 |
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