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Edouard Manet Monet che dipinge sull'atelier galleggiante 1874 Olio su tela 81X100cm Neue Pinakothek - Monaco
La vicinanza tra Manet e il giovane impressionista, che toccò il culmine nell'estate del 1874, è esplicitamente dichiarata in questo dipinto, non portato a termine, come un altro analogo.
Manet imponeva ai propri modelli lunghe sedute di posa ed è probabile che non volesse sottoporre l'amico e la giovane moglie a tale complicato procedimento, complicato dal soggetto stesso.
Egli l'aveva ripresa da Daubigny, celebre paesaggista di Barbizon e amico sostenitore dello stesso Monet, che aveva sperimentato l'idea, divenuta celebre per la sua originalità, negli anni sessanta.
Nel dipinto il vero protagonista è il battello stesso, che occupa quasi tutta l'estensione della superficie, Monet è rappresentato di profilo, intento a lavorare a una tela, ancora allo stato di abbozzo. La moglie Camille, avvolta in un abito bianco, che contrasta con un cappellino nero, lo osserva dipingere, a rispettosa distanza.
Oltre il battello è visibile la sponda della Senna, dove al verde della campagna si mescolano in lontananza le fabbriche della periferia parigina.
Il dipinto, chiaro e luminoso, nonostante la macchia nera dello scafo, è dominato dai toni azzurri del cielo, della cabina del battello e soprattutto dell'acqua. E' proprio la resa di quest'ultima ad avvicinare la tela di Manet a quelle del collega: l'artista impiega un tocco mobile e vibrante, picchiettando audacemente l'acqua di giallo, verde, rosa, nero, con lo stesso procedimento di ombre colorate e di riflessi reciproci che Monet stava applicando intensamente nei lavori dello stesso periodo. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 17/9/2021, 20:15
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