Musica alle Tuileries, Edouard Manet, 1862

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view post Posted on 2/3/2011, 14:08     +2   +1   -1
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Edouard Manet
Musica alle Tuileries
1862
Olio su tela
76X118cm
National Gallery - Londra



Le Tuileries, il parco che unisce place de la Concorde al Louvre, erano all'epoca di Manet un luogo di ritrovo lussuoso, ove si tenevano concerti che si trasformavano in eventi mondani.



Lo stesso pittore di estrazione altoborghese, faceva parte di tale ambiente elegante.
Nonostante il titolo, non c'è traccia di strumenti musicali nel quadro e le protagoniste della scena sono le figure assiepate tra gli alberi, i loro sguardi, le conversazioni.

Nel quadro Manet ha raffigurato, oltre a se stesso - in primo piano a sinistra, con il bastone da passeggio - molti suoi amici, fra cui il fratello Eugène, il critico Astruc, il pittore Fantin-Latour, la moglie del comandante Lejosne, il musicista Offenbach e il poeta Charles Baudelaire.

Quest'ultimo aveva da poco scritto un saggio intitolato "Il pittore della vita moderna", che sarebbe stato pubblicato nel 1863, del quale il quadro di Manet voleva essere evidentemente la trasposizione pittorica.

Il dipinto, esposto in una galleria privata, suscitò molto clamore: Manet trasferiva nel linguaggio colto della pittura un tipo di scena che era peculiare di un genere "basso", le illustrazioni delle riviste, circostanza che scandalizzava il pubblico.

A risultare sconcertante era anche lo stile compendiario, la presenza di dettagli non più che abbozzati, caratteristiche che si sposano invece perfettamente con l'impressione sonora della folla riunita, intenta a chiacchierare.

Il critico Babou condannava aspramente tale "mania di vedere per macchie", estesa poi agli stessi ritratti, "la macchia-Baudelaire, la macchia-Manet".

L'effetto, che apriva la via alla pittura moderna, era chiaramente voluto, tanto che pur avendo eseguito degli studi sul posto, l'artista aveva realizzato la tela interamente in studio.

Manet, insomma, aveva creato una raffigurazione ardita della modernità, di quella "vita parigina" celebrata di lì a breve dalle parole di un'operetta di Offenbach: "Tutto gira, gira, gira...Tutto danza, danza, danza...". ( Mar L8v )










Edited by Milea - 18/9/2021, 14:10
 
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