|
|
|
L’incoronazione di spine, dal 1485
olio su tavola, 73,7x 58,7 cm
Londra, National Gallery
Il tema dell’incoronazione di spine è stato più volte affrontato da Bosch. In questa versione, per il diradamento dei personaggi (cinque in tutto) e la visione ravvicinata, si fa palese il contrasto tra l’intensa umanità del condannato a la spietatezza dei suoi aguzzini.
Avvolto in un mantello bianco, Cristo sta per essere trafitto dalla corona di spine: egli getta allo spettatore uno sguardo compassionevole e colmo di pietosa umanità. Sono invece tutti rivolti all’interno, alla vittima, gli sguardi dei carnefici, quattro tipi umani molto caratterizzati che hanno fatto anche pensare a un’allegoria dei temperamenti.
E’ arduo fornire un’interpretazione dei simboli presenti, dalla freccia che trafigge il turbante del soldato in atto di “incoronare” Cristo, alla foglia di quercia e al collare punzonato dell’uomo di destra, in singolare, angosciosa espressione, al punto da mettere una mano sulla spalla della vittima. Più spietati, i due aguzzini del livello inferiore: sui loro volti si leggono l’odio e il desiderio di provocare sofferenza.
Argomenta Paul Vandenbroek che “Bosch ha riconosciuto l’impatto brutalizzante delle azioni di massa” e che “potrebbe aver vissuto di persona una situazione di questo tipo, dato che le torture e le esecuzioni pubbliche del suo tempo, univano la popolazione cittadina in un voyeurismo assetato di sangue”. Tutti aspetti visibili non solo nel dipinto in oggetto, ma in buona parte della sua produzione pittorica, in cui il malvagio e la brutalità giocano sempre un ruolo di spicco. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 09:17 |
| | |
