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Santa Caterina d’Alessandria, 1598-1599 olio su tela 173×133 cm Madrid, Museo Thyssen - Bornemisza
In un momento molto caratteristico e sperimentale della sua evoluzione stilistica, Caravaggio amplia il formato delle sue tele e modifica il taglio delle figure, dando loro un’evidenza monumentale anche grazie a luci forti e laterali, che scandiscono nettamente zone d’ombra e parti di forte illuminazione. Grazie a questa impostazione, i personaggi si staccano dal fondo con grande evidenza tridimensionale e gli oggetti vengono rappresentati in modo lucido, attento ai valori e alle caratteristiche delle materie di cui sono composti (metalli,stoffe, legno, foglie e così via).
La raffinata eleganza dei colori e delle vesti contrastano nettamente con l’idea del martirio, di cui richiamano in primo piano la palma, la ruota e la spada. Caterina d’Alessandria è una delle sante più spesso rappresentate nell’arte: il ricco corredo iconografico ( la fulgente giovinezza, gli abiti e la corona di principessa, la ruota del martirio e la spada che ricordano le complicate fasi del suo martirio) la rendono inconfondibile. Caravaggio segue scrupolosamente la tradizione, ma trasforma un’ immagine devozionale in una balzante, credibile presenza umana. Si può anche riconoscere l’originaria matrice lombarda nella paziente e naturalistica descrizione dei tessuti e delle venature lignee della ruota, scorciata con grande maestria. Per impersonare la santa, Caravaggio chiama a posare una modella divenuta celebre che ricompare anche in altre opere: si tratta della cortigiana Fillide Melandroni, una donna che entra spesso nelle vicende biografiche del pittore intorno alla trentina.
Il volto della santa, ruotato tra l’ombra e la luce, esalta gli occhi scuri e lo sguardo penetrante di Fillide, la modella prediletta dall’artista, negli anni che precedono il 1600; una fascia di ombra definisce il movimento del capo e del collo.
Caterina era una principessa e per questo viene abitualmente raffigurata con abiti sontuosi, talvolta anche con una corona. Caravaggio allude alla sofisticata eleganza della santa grazie ad una ampia gonna di una ricca stoffa trapunta d’oro.
La ruota chiodata è lo strumento del martirio: secondo la leggenda, la ruota si sarebbe miracolosamente spezzata durante il supplizio, ferendo diversi carnefici.
Dopo il fallimento del tentativo di martirio con la ruota chiodata, la santa venne decapitata: per questo spesso è raffigurata con una spada. Qui le morbide dita della ragazza accarezzano e sfiorano il filo tagliente della lama d’acciaio.(M.@rt)
Edited by Milea - 10/8/2021, 23:25
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