I file di Wikileaks: IL MONDO TREMA !

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Lottovolante
view post Posted on 17/12/2010, 21:55 by: Lottovolante     +1   -1
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Assange: ''Sono di nuovo al timone,
ora documenti segreti sulle banche''.




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Il capo di Wikileaks è libero: «Continueremo a lavorare, il nostro è un sito resistente».

Julian Assange ha detto di ritenere «sempre più probabile» che gli Stati Uniti cerchino di estradarlo in relazione a Wikileaks. Nella sua prima giornata di libertà provvisoria, il fondatore di Wikileaks, ha parlato all’esterno di Ellingham Hall, la residenza dove è tenuto a risiedere, proprietà di Vaughan Smith (un ex soldato e giornalista che ha fondato il Frontline Club a Londra, che agisce come base britannica di Wikileaks). Assange ha detto di essere molto preoccupato per le mosse da parte delle autorità statunitensi: «Il grande rischio, il rischio di cui siamo sempre stati preoccupati, è di un’estradizione in Usa. E questo rischio sembra sempre più concreto e probabile». E ha aggiunto che i suoi avvocati sono convinti che ci sia un grand jury al lavoro, in gran segreto, in Usa, «un’inchiesta non solo segreta, ma illegale».

Immersa nel verde delle campagne nel Suffolk, a circa tre ore da Londra, Ellingham Hall, la villa georgiana proprietà di un fedele sostenitore di Wikileaks, da qui alle prossime settimane sarà lo scenario delle prossime azioni di Julian Assange. In attesa dell’inizio del processo di estradizione verso la Svezia (previsto per i primi del prossimo anno), Assange ha detto di aver trascorso i 10 giorni in prigione praticamente senza poter aver contatti con l’esterno; e che durante questo periodo la procura svedese non è stata capace di presentare «neanche una sola prova» che permetta di processarlo per i reati di violenza sessuale. Il fondatore di Wikileaks è convinto di essere vittima di una campagna di cospirazione orchestrata da Washington con l’aiuto dei servizi segreti svedesi e ha ripetuto che il processo è un modo in cui gli Stati Uniti cercano di prendere tempo per preparare il processo a suo carico. E alla domanda se si aspetti un processo equo nel caso venga estradato in Usa, ha risposto: «Assolutamente no».

Il 39enne australiano, che si è fatto intervistare sullo sfondo innevato della bellissima tenuta, aveva l’aspetto rilassato, indosso un piumino verde. Secondo i media, i pubblici ministeri Usa stanno cercando di incriminarlo con la motivazione che ha incoraggiato il soldato Bladley Manning a rubare i documenti riservati a cui aveva accesso da un computer del governo, per poi passarli a Wikileaks. Assange ha confermato che Wikileaks ha promesso 50mila dollari per il fondo a tutela legale di Manning, ma ha aggiunto di non aver «mai sentito parlare del nome di Bradley Manning prima che fosse pubblicato sulla stampa. La tecnologia di Wikileaks -ha detto- era progettata fin dall’inizio per fare in modo che non si sapessero mai l’identità o i nomi delle persone che ci forniscono il materiale».



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74 replies since 28/11/2010, 17:17   889 views
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