I file di Wikileaks: IL MONDO TREMA !

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Lottovolante
view post Posted on 17/12/2010, 20:29 by: Lottovolante     +1   -1
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Abu Omar, pressing Usa sull'Italia.




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I dossier: contatti con Berlusconi.

Il governo americano cercò di esercitare numerose pressioni su quello italiano per mettere a tacere la vicenda del rapimento di Abu Omar. Lo rivela il settimanale ’Der Spiegel’, che cita il contenuto dei cablogrammi inviati a Washington dall’ambasciata Usa a Roma. Il settimanale scrive che dai cablogrammi «emerge in maniera dettagliata il modo in cui l’ambasciatore americano (in Italia, ndr), ma anche il ministro della Difesa Robert Gates venne personalmente a Roma per incalzare il governo italiano», per evitare che gli organi giudiziari emettessero un mandato di cattura internazionale nei riguardi degli agenti della Cia coinvolti nel rapimento di Abu Omar. Dopo un colloquio tra l’ambasciatore americano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta, nel maggio 2006, in un verbale cablato a Washington sarebbe scritto che «niente potrebbe peggiorare più rapidamente ed in maniera durevole i rapporti di quanto farebbe l’emissione di mandati di cattura».

Nel corso del colloquio Letta avrebbe proposto che il procuratore capo degli Stati Uniti trattasse l’argomento direttamente con il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, in modo da risolvere rapidamente il problema. Lo ’Spiegel’ scrive inoltre che, ancora prima dell’intervento americano, le prove raccolte sulla conoscenza delle autorità italiane delle circostanze del rapimento di Abu Omar erano state coperte dal segreto di Stato. In merito a questa decisione, in un cablogramma sarebbe scritto come il governo italiano fosse «fermamente deciso a mantenere la stretta cooperazione nella lotta contro il terrorismo». Nel corso di un incontro a Palazzo Chigi nel febbraio 2010 tra Robert Gates e Silvio Berlusconi il ministro americano avrebbe cercato di ottenere l’immunità per l’ufficiale della «Air Force», Joseph Romano, poichè a suo avviso la giustizia italiana non era competente per il caso in questione. Secondo il verbale del colloquio, rivelato da Wikileaks, Berlusconi avrebbe risposto a Gates di voler «fare di tutto per risolvere la situazione». Il presidente del Consiglio avrebbe espresso anche giudizi sulla magistratura italiana, a suo avviso «dominata dalla sinistra», in particolare nel settore dei pubblici ministeri, tra i quali avrebbe molti nemici. Berlusconi avrebbe aggiunto che per fortuna in appello «le cose si svolgono piuttosto in mano nostra».

Il giorno successivo all’incontro con Berlusconi, Gates ebbe anche un colloquio con il suo collega italiano Ignazio La Russa, che sarebbe stato ringraziato per aver inviato lettere a tutte le autorità competenti sostenendo la tesi che per il perseguimento dell’ufficiale americano (Joseph Romano, ndr) la competenza spettava agli Stati Uniti. La Russa avrebbe anche consigliato a Gates di presentarsi ai processi di appello, per non lasciare su questa vicenda il governo italiano da solo.

 
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