I file di Wikileaks: IL MONDO TREMA !

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Lottovolante
view post Posted on 16/12/2010, 13:46 by: Lottovolante     +1   -1
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Wikileaks, Assange torna in aula.




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Nuova udienza a Londra per il rilascio su cauzione. Il legale: ''Siamo fiduciosi".

Julian Assange è arrivato su un furgone della polizia all’Alta corte di giustizia di Londra, dove oggi il giudice Duncan Ouseley si pronuncerà sull’appello presentato dalle autorità britanniche contro il suo rilascio su cauzione. L’udienza è fissata per le 12.30 italiane. «Siamo fiduciosi - ha detto il legale Mark Stephens alla stampa riunita fuori dalla corte - ma naturalmente è tutto nelle mani del giudice».

Martedì scorso, la corte ha fissato in 200.000 sterline (316.000 dollari) la cauzione per il rilascio di Assange, ma le autorità britanniche hanno presentato ricorso, costringendo il fondatore di Wikileaks a trascorrere altre due notti in carcere. Il quotidiano britannico Guardian ha infatti rivelato che non è stata la Svezia che ha aperto un’inchiesta per stupro contro Assange, chiedendone l’estradizione, ma il Regno Unito a opporsi alla sentenza. «Le autorità giudiziarie svedesi non possono prendere decisioni in territorio britannico - ha detto il responsabile per le comunicazioni della Procura svedese - spetta alle autorità britanniche gestire la questione».

«I sostenitori di Julian si sono mobilitati e credo che abbiamo raggiunto la cifra», ha detto il suo legale alla Bbc. Diverse le personalità che hanno promesso un loro contributo, tra cui il regista americano Michael Moore e quello britannico Ken Loach. Il fondatore di Wikileaks si è consegnato alla polizia britannica il 7 dicembre scorso, dopo che la Svezia ha spiccato un mandato di arresto internazionale per stupro.

Oggi la corte può decidere di respingere l’appello, permettendo così ad Assange di beneficiare della libertà condizionata, oppure di accoglierlo, lasciando il 39enne australiano dietro le sbarre. Se sarà rimesso in libertà, Assange dovrà risiedere nella casa di Vaughan Smith, l’inviato di guerra che nel 2003 ha fondato a Londra il Frontline Club, dovrà indossare un braccialetto elettronico, presentarsi ogni giorno dalla polizia e non uscire di casa dalle 22 alle 2 e dalle 10 alle 14. Ieri, l’avvocato Mark Stephens ha fatto sapere di aver raccolto circa la metà della cauzione richiesta. Diverse le personalità che hanno promesso un loro contributo, tra cui il regista americano Michael Moore e quello britannico Ken Loach.
 
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