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Edward Hopper Rooms by the sea ( Stanze sul mare ) 1952 Olio su tela Yale University Art Gallery - New Haven
Quest'immagine riproduce un interno di casa Hopper a Cape Cod in cui di scorcio, dalla porta sul retro, si ha la percezione della vista che si godeva sul mare.
Da una prospettiva angolare era infatti possibile vedere la scogliera che scendeva bruscamente e cogliere così, con un solo colpo d'occhio il cielo e il mare assieme.
La stanza visibile in secondo piano, nell'angolo sinistro, era la camera da letto dell'artista. Si conservano, per questo dipinto, due disegni preparatori su uno stesso foglio ( recto e verso ), che mostrano come Hopper abbia modificato la posizione della porta spostandola da sinistra a destra. La perfetta e severa geometria di questa stanza è accentuata dalla luce del sole, che si staglia in diagonale sul muro e sul pavimento...è un quadro tutto giocato sui rapporti di luce, di spazio e di alcune forme essenziali.
Emblematica a proposito è una frase di Hopper:
''Forse non sono molto umano. Il Mio desiderio era di dipingere la luce del sole riflessa sul muro di una casa...''
Si percepisce nel dipinto il piacere fisico dell'artista nei confronti della luce emanata da questo paesaggio marino, intriso di brezza.
E' stato osservato come ciò che emerge con forza nelle ultime opere di Hopper, partendo dal dipinto qui raffigurato, sia un certo carattere che le accomuna al Surrealismo di Renè Magritte: lo straniamento nella percezione della realtà. Il motivo del quadro nel quadro è usato dai due artisti in modo simile, ma non perfettamente coincidente. Mentre in Magritte esso raffigura un momento della realtà in un contesto assurdo, in Hopper è così solo apparentemente...osservando ad esempio il mare si può avere qui una sensazione del genere, ma in realtà, da questa prospettiva, la visione potrebbe essere veramente quella del dipinto. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 27/8/2021, 08:15
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